Mi sento una persona smidollata, fallita e inetta.
Inviata da Fedy · 14 ott 2021
Buona sera. Scusate per il disturbo ma mi sono imbattuto in questa pagina che forse mi può aiutare ad avere qualche spunto di riflessione. Comincio innanzitutto col dire che purtroppo soffro di depressione. Meno male non una forma grave però di un grado medio elevato. Comunque non è questo il punto ma bensì un altro. Sono un porno dipendente. E la cosa mi fa stare davvero male! Non so definire nei minimi particolari i meccanismi che legano questa mia dipendenza alla mia situazione in particolare, so solo che sono davvero stanco. Penso che quello che lega questa mia dipendenza alla mia depressione sia la scarica di adrenalina che mi procura. Negli istanti in cui guardo materiale pornografico provo delle sensazioni piacevoli momentanee che mi portano a sentire una sorta di scossa che mi procura felicità, sentimento oscurato al 95% dalla mia depressione. Il problema è che questi istanti in cui scarico l’adrenalina sono appunto momentanei e fittizi. Fittizi perché immediatamente dopo aver visto quelle cose vado in uno stato depressivo peggiore di prima. Mi sento una persona inutile, vuota, animalesca che non riesce a padroneggiare il proprio corpo e i propri impulsi. Ci tengo a specificare che non sto parlando degli impulsi del tutto naturali e sani che ognuno di noi ha, ma mi riferisco agli impulsi morbosi ed esagerati che mi portano alla continua ricerca di materiale pornografico. Ormai è da anni che cerco ripetutamente di sradicare questa dipendenza, ma senza successo. Questa dipendenza inoltre mi fa molto male perché io provo il sincero desiderio di innamorarmi di qualcuno, solo che questa mia cattiva abitudine radicata da anni mi porta a vedere le ragazze più come un oggetto che una persona da amare. Inutile dire che la mia autostima crolla sempre di più subito dopo aver visto quelle immagini e questo mi porta di conseguenza a mollare, a sentirmi un fallito e a vivere per inerzia. In altre parole questa mia maledetta dipendenza è come uno schifoso parassita che mi consuma da dentro e che non mi permette di godermi la vita, di godere di una buona autostima e di essere felice. Ho cercato di “rimpiazzare” questa scarica di piacere e di adrenalina, che mi procura la pornografia, con qualcos’altro di più sano e rigenerante . Ma sembra che niente, niente mi possa dare una scarica di piacere altrettanto forte come quella è che possa rimpiazzare. Il risultato di tutto è che sono infelice, depresso, con l’autostima a meno di zero e che vivo ormai per inerzia, trascorrendo le mie giornate immerse nel vuoto del mio stato d’animo. E il problema in tutto questo è che non vedo soluzione
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15 OTT 2021
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Buongiorno Fedy, dalle tue parole si evince tanta sofferenza e anche tanta stanchezza; sei stanco di vivere in questo circolo vizioso e non sai come fare. E poi hai desiderio di innamorarti, di provare un altro tipo di emozioni. Sai però di non riuscirci ora perché intrappolato in questa gabbia. Il fatto di parlarne qui è già un importante passo avanti. Da sessuologa e psicoterapeuta ti consiglio vivamente di intraprendere un percorso di psicoterapia che non esclude però anche un supporto farmacologico.
Cordialmente
Dott.ssa Claudia Minenna
25 OTT 2021
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno. Sono il dott. Massimiliano Castelvedere, di Brescia. Sono tra quei professionisti che ritengono che il cambiamento personale sia un processo lungo e complicato. Purtroppo non ci sono scorciatoie e i consigli che uno psicologo potrebbe dare in una chat lasciano il tempo che trovano: non esiste la “bacchetta magica”. Per inquadrare l’eventuale problematica di un paziente serve invece una consulenza approfondita (almeno 4 sedute). A seguire, se nella consulenza si evidenzia un problema significativo, per risolverlo è necessaria una vera e propria psicoterapia o una psicoanalisi.
Illudersi che si possa fare qualcosa scrivendo in una chat serve solo a perdere tempo e significa che non si è pronti a mettersi in discussione. Se lei è una persona veramente motivata a capirsi e a cambiare, le do la mia disponibilità per fissare un appuntamento (anche online).
18 OTT 2021
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Salve Fedy, mi spiace molto per la situazione e comprendo quanto disagio possa recarle.
Si sente così ma non Lei non è davvero cos’è, è molto di più: purtroppo gli stati emotivi negativi influenzano negativamente i pensieri, e viceversa, portando la persona a mettere in atto comportamenti che la sottostimano andando a rinforzare il nucleo di scarsa autoefficacia. Come vede, dunque, è un circolo vizioso che si mantiene protratto nel tempo e si irrigidisce.
Ritengo che un percorso psicologico cognitivo-comportamentale possa essere utile al fine di esplorare meglio pensieri e vissuti emotivi connessi alla situazione riportata, ottenere ulteriori dettagli e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
15 OTT 2021
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Salve, ha descritto molto bene il suo malessere, dev'essere un bel po' che riflette su questo schema, di conseguenza dev'essere molto tempo che ne soffre. Leggo che ha fatto diversi tentativi per "sradicare" la dipendenza.
Ha provato anche a intraprendere un percorso di psicoterapia?
Esistono molti approcci che si occupano di questa problematica e sembra anche che quelli più recenti funzionino molto bene per gestire e regolare gli impulsi, che al momento, da quel che dice, sembrano dominare parte della sua vita.
15 OTT 2021
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Buongiorno lei ha una dipendenza che come lei.stesso scrive sta diventando sempre più invalidante per la,sua vita.
Come ogni dipendenza per affrontarla ,gestirla e risolverla necessita dell'intervento di uno specialista, ovvero di uno psicoterapeuta.
Per quanto lei potrà impegnarsi con tutti i.buoni propositi possibili ,non riuscirà ad uscirne da solo, anzi la,sua autostima e frustrazione aumenteranno
A disposizione se ha bisogno di approfondire
In bocca al lupo
Dott Belinda Doria
15 OTT 2021
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno Fedy,
Seguo con attenzione ciò che riporti.
Mi dispiace per il disagio e la sofferenza emotiva che stai vivendo.
Hai fatto bene a scrivere in questo portale chiedendo un supporto.
Sei consapevole e sei stanco di ciò, ti consiglierei di intraprendere una psicoterapia cognitivo comportale.
Cordiali saluti.
15 OTT 2021
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Salve, il suo problema è diffuso e presenta due letture, la prima sul versante moralistico, vedere pornografia di per sé non è gran che, ciò che fa la differenza è il tempo passatoci sopra. È evidente che è ben diverso se lei si masturba di fronte a un video un quarto d'ora al giorno, oppure sta ore su materiale pornografico. Se il caso è quest'ultimo, bisogna comprendere se lei sta ore su materiale pornografico e se poi, dopo esserci stato soffre di sensi di colpa, per il tempo perso, per aver utilizzato un "rifugio della mente" inidoneo e assai poco costruttivo. In questo caso è evidente che c'è un problema di investimento emotivo, di gratificazione esistenziale, di senso di efficacia nella propria vita, di frustrazione erotica, etc. Questo va trattato nell'ambito di una lunga psicoterapia presso qualche psicoterapeuta accreditato degnamente. La seconda lettura, che non esclude la prima ma ne è complementare, riguarda l'aspetto del craving, cioè del desiderio incoercibile e fallimentariamente ripetitivo che la riporta sempre lì. Questo è un aspetto medico, nel senso che oggi disponiamo di farmaci in grado di ridurre enormemente il craving (per le sostanze, il gioco d'azzardo, le abbuffate, la pornografia). Se si rivolge ad un centro (anche qui, non può essere il SerT di Fessate sull'Oglio, per dire, ma qualche centro all'avanguardia) potrà essere curato di questo, che è un fatto meramente biologico. Psicoterapia e farmacoterapia insieme possono fare miracoli. Buone cose.
