Salve sono Martina e ho 33 anni da un anno ho lasciato il mio compagno Dopo una relazione durata quasi 6 anni tra cui 5 di convivenza ho lasciato il mio ragazzo perché ho scoperto che mi ha tradito tre mesi prima del matrimonio e purtroppo non è stata la prima volta... Tre mesi dalla rottura ho saputo che lei è incinta.Da allora non sono più la stessa. Ho dovuto ricominciare tutto da zero perché non avevo più nessuna amica in quanto la mia vita sociale, che non è mai stata granché, si era ridotta a zero e quindi per me è stato tutto più difficile dato che sono dovuta ritornare a casa dai miei. Da quel momento sono sempre nervosa non sto bene non ho voglia di fare nulla come una sensazione di vuoto interna nessuna emozione, non ho voglia di uscire per non sforzarmi a sorridere perché ormai l ho perso, non so più cosa fare vorrei solo stare bene, ma sopratutto vorrei dimenticarmi di lui,troppo delusa. Vorrei ritornare a vivere perché mi sento vuota dentro. Grazie per aver letto il mio sfogo anche se sono ancora tante le cose che vorrei dire spero possa essere d aiuto.
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4 SET 2020
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Buongiorno Martina. La sensazione di delusione e di tristezza e apatia che riferisce è pienamente comprensibile alla luce della rottura del patto di fiducia reciproco e del crollo della progettualità condivisa (sancito definitivamente dalla notizia che questa donna è incinta). Apatia, tristezza, vuoto, mancanza di motivazione sono dovuti alla percezione di mancanza di futuro e obiettivo perché il Suo orizzonte d'attesa era completamente proiettato sulla vita insieme. Lei di colpo si trova sola, deve tornare a casa dei Suoi (un "passo indietro" rispetto a una vita "adulta" nel futuro), deve ricostruire un progetto ed è difficile perché negli ultimi 5 anni si è mantenuta alla luce del matrimonio e della convivenza. Il futuro collassa sul presente e viene meno il senso di fare: verso cosa può tendere? Dimenticare quanto avvenuto non è possibile, ma è possibile dargli senso all'interno della storia di vita e riprogettarsi, trovando un nuovo senso del futuro, che sia identitario e autentico e che si basi sulle Sue aspirazioni e potenzialità. Potrebbe beneficiare di un sostegno professionale, entro il quale mettere a tema anche tutto quello che, giustamente, sente di non aver potuto condividere dato il mezzo a disposizione. Valuti di contattare un terapeuta. Cordialità, DP
4 SET 2020
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Salve Martina
Da quanto scrive immagino il suo dolore e frustrazione per quanto sta passando. Quando una relazione finisce è opportuno affrontare il lutto della perdita ed elaborare quanto accade. La sua vita è stata stravolta e di colpo ha dovuto tornare dai suoi genitori e ricominciare tutto da capo. Questo è possibile affrontando quanto sente, le emozioni che scrive di non provare vanno espresse per evitare si imprimano e lei continui a stare male. Contattare un professionista può aiutarla anche a condividere quanto dice di non aver condiviso qui.
Le auguro il meglio. Buona giornata
4 SET 2020
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Ciao Cristina, non sarà stato facile vivere questa esperienza così doloroso... credo che il tuo vuoto e il tuo stato di apatia sia più che lecito è normale, ma bisognerebbe chiedere aiuto ad uno psicologo per ritrovare le risorse e le motivazioni funzionali a ricostruire le tua vita piano piano, passo dopo passo.
Ce la puoi fare!!
In bocca al lupo per tutto
4 SET 2020
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Cara Martina, la fine di una relazione comporta spesso un lutto che, in alcuni casi, si traduce in un'esperienza traumatica che richiede di essere elaborato, affinchè non rimanga incistato.
Quando a questo si aggiunge un tradimento, c'è una vera e propria sottrazione di parti di sè che erano state investite sul partner, da cui il senso di vuoto interno e anedonia.
Purtroppo non ci sono ricette o soluzioni magiche che possano aiutarla a stare meglio. Le suggerisco di contattare una psicologa che possa aiutarla ad uscire da questo momento molto difficile. Spesso queste esperienze, di per sè angoscianti, sono l'opportunità per iniziare un percorso psicologico di grande crescita personale che, normalmente, forse non avrebbe intrapreso.
Un caro saluto.
