Oggi vorrei scrivervi un po' della mia situazione attuale.
Dopo un po' di tempo sono riuscita a trovare lavoro, che oltre ad essere un mezzo per stare il più lontano possibile da casa e anche un modo per rafforzare altri aspetti come l'autostima e l'indipendenza economica. È da quasi un mese che svolgo il mio primo lavoro che sarebbe uno stage, però ultimamente noto che la sto vivendo con più bassi che alti, nel senso che so che devo raggiungere certi obiettivi, e ancora prima di iniziare a lavorare sono convinta e rassegnata che non riuscirò a raggiungere gli obiettivi richiesti.
In più mi hanno fatto notare che sono lenta nel fare le cose che mi vengono chieste, ammetto che purtroppo lo sono, però lo faccio perché non voglio sbagliare e ci metto di più perché ho bisogno di concentrarmi.
Tendo a crollare un po' per errori minuscoli al lavoro, nel senso che per me ogni errore equivale al fatto di non essere brava e di conseguenza mi porta a non impegnarmi.
Invece a casa quando arrivo da lavoro, trascuro delle cose che prima facevo, per esempio studiare per la patente,
fare esercizio fisico, adesso nemmeno mi viene voglia di allenarmi e so che faccio male.
Ogni giorno in casa mia devo sopportare le critiche continue e le lamentele di mia madre mentre mio padre è assente, nel senso che è presente in casa ma vive in un mondo tutto suo, perché non si interessa della situazione in casa, non collabora e non fa niente tutto il giorno.
In tutta questa situazione pensavo che il lavoro potesse in qualche modo distrarmi e distaccarmi da tutto, ma al momento non mi dà un effetto di benessere...forse sono soltanto io che devo cambiare approccio.
Mi dispiace solo non poter essere brava ad organizzarmi e riuscire a raggiungere i miei obiettivi senza trascurarli, ma soprattutto di ritrovare un po' di soddisfazione in tutto ciò che sto vivendo.
Scusate per lo sfogo, però non ho persone con cui posso confidarmi. Intanto vi ringrazio in anticipo per la vostra attenzione e disponibilità.
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3 AGO 2021
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Gentile Laura,
La prima esperienza lavorativa può essere fonte di insicurezza, tanto più che per lei si tratta di uno stage e che a volte i responsabili dimenticano di avere un/una giovane in formazione e richiedono competenze e efficacia già acquisite.
Lei sembra aver ritrovato sul luogo del lavoro lo stesso clima familiare di critiche da cui sperava allontanarsi, e ha reagito con la rinuncia alimentando la sua mancanza di autostima.
Le critiche ricevute in ambito professionale, infatti, possono a volte colpire l’intera personalità, riaprire ferite, invadere tutte le sfere dell’esistenza e influenzare le emozioni.
Forse, per resistere alle critiche e ai giudizi negativi di sua madre, potrebbe aiutarla considerare che alcune persone esprimono continue critiche distruttive verso gli altri e si lamentano di tutto per difendersi dalla sfiducia in se stessi, dal mondo esterno e dal loro vissuto insoddisfacente.
Anche lei però esercita il suo giudizio verso suo padre, accusandolo di disinteresse e di vivere in un mondo « tutto suo ». Anche se ci possono essere ragioni obiettive, il giudizio imprigiona sempre le persone e non favorisce mai il cambiamento e l’evoluzione positiva di una situazione.
La incoraggio vivamente a riprendere i suoi allenamenti e a continuare a impegnarsi nel suo stage, cercando di ritrovare la sua motivazione iniziale e magari individuando sul luogo di lavoro qualcuno che possa capire le sue difficoltà e aiutarla.
Oltre naturalmente a cercare di condividere con persone amiche e coetanei le sue esperienze e i suoi problemi, familiari e lavorativi.
Un cordiale saluto
Dott.ssa Elisabetta Falcolini
2 AGO 2021
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile Laura,
da ciò che scrive sembra emergere una profonda insoddisfazione riguardo vari aspetti della sua vita ma anche e soprattutto verso se stessa. Scegliere un lavoro come strategia di allontanamento da una casa che le lascia addosso un profondo malessere può funzionare se sceglie e trova un contesto lavorativo soddisfacente sia dal punto di vista pratico che sociale, in modo tale che le ore che trascorre lavorando le restituiscano un po' di quella serenità che le manca nel contesto familiare. Tuttavia essendo alla prima esperienza lavorativa è anche normale non esserne soddisfatti poiché trovare l’ambito che più ci soddisfa può richiedere tempo, risorse personali e il dover affrontare successi ma anche insuccessi.
Mettersi alla prova richiede coraggio perché dobbiamo mostrare agli altri ma soprattutto a noi stessi di valere, ma non è solo il successo finale a dimostrare il nostro valore, lo sono anche l’impegno, la determinazione, la capacità di rialzarci, la libertà di scegliere di fermarci se ci rendiamo conto che quella strada è sbagliata per noi. Gli sbagli sono comprensibili e funzionali durante un percorso di apprendimento, ciononostante l’essere richiamati sul posto di lavoro può farci sentire inadeguate e abbassare la nostra autostima portando, nel tempo, a diminuire il nostro impegno.
Potrebbe esserle utile un percorso psicologico che la aiuti a gestire nel modo migliore il contesto familiare nel quale vive e fare un percorso sull’autostima e sulla realizzazione personale portandola così a raggiungere i suoi obiettivi.
Restando a sua disposizione,
Cordiali saluti,
Dott.ssa Valeria Parisi
2 AGO 2021
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Carissima Laura,
dalle righe che scrive traspare tutta la stanchezza che questa situazione le sta causando. Sembra che abbia perso la sua vitalità, che le energie e la voglia di fare siano assopite e schiacciate dai continui giudizi che si da.
Sicuramente anche a casa la situazione familiare non l'aiuta, continuare a sentirsi giudicati non rafforza l'autostima con la conseguente perdita di voglia di fare.
Un sostegno con un professionista potrebbe aiutarla a recuperare le risorse che ha e che adesso sono "schiacciate" dalla situazione, a recuperare motivazione e soprattutto autostima imparando anche ad accettare di non essere perfetti ma che, per questo, le persone la stimeranno e vorranno bene comunque.
Sono a disposizione
Un caro saluto
Dott.ssa Stefania Barbaro
(ricevo anche on line)
31 LUG 2021
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Buonasera Laura,
aver trovato lavoro è certamente una buonissima cosa. Ora deve darsi tempo per imparare e accettare i piccoli errori. Si apprende dall'esperienza. Non perda la fiducia in se stessa! Dice bene, forse può cambiare approccio, può darsi che per farlo abbia bisogno di un aiuto. Se fosse così può trovarlo rivolgendosi ad uno psicologo. Dalle sue parole sembra che il clima familiare non le sia di supporto ma la appesantisca. Le critiche continue tolgono energie e sono dure da contrastare. Riprenda a perseguire i suoi obiettivi, come la patente e ricordi che piccole cadute, errori, smarrimenti... fanno parte del percorso. Le auguro il meglio. Dott.ssa Franca Vocaturi
31 LUG 2021
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Buongiorno Laura,
probabilmente, come già evidenzi tu stessa, occorre rinforzare l'autostima e quindi partire da te. Gli obiettivi che ci poniamo rispecchiano la credenza di autoefficacia. Più bassa è questa credenza meno osiamo nei nostri obiettivi.
Ti incoraggio ad intraprendere un percorso di sostegno psicologico proprio ora agli inizi del tuo percorso professionale, perchè possa cominciare con il piede giusto e affrontare serenamente successi e fallimenti (che appartengono alla dimensione umana)
Resto a disposizione e ti auguro il meglio
Dott.ssa Oriana Parisi
31 LUG 2021
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Cara Laura,
Seguo con attenzione la tua preoccupazione e ansia della situazione attuale.
Questo processo di voler fare bene ed essere lenta nel fare è presente solo nel lavoro o anche in altre sfere della quotidiana?
A lavoro come anche nella vita non si può avere tutto sotto controllo e farlo alla perfezione.
Datti tempo per imparare e diventare brava.
Se in casa ti fa stare male come si comporta tuo padre faglielo presente con una comunicazione assertiva in cui gli esprimi le tue preoccupazioni ed emozioni.
Resto a disposizione anche online se vorrai ulteriori informazioni o chiarimenti in merito
Cordiali saluti.
