Mi ha lasciata perché non sta bene con se stesso

Inviata da claudiandb · 5 apr 2021

Salve a tutti, scrivo per disperazione perché non so davvero trovare una risposta a ciò che sto per raccontare, e un'opinione da chi è di competenza mi darebbe un grande aiuto.
Parto col dire che sono una giovane donna, fidanzata da un anno con un ragazzo con cui ho avuto sin da subito una fortissima intesa. Come tutte le coppie avevamo i nostri momenti no, ma in confronto a tutto quello che eravamo l'uno per l'altra, tutti i bei momenti, e i sentimenti profondi e sinceri che ci sono stati, erano nulla. Lui per me è stata una persona essenziale per la mia crescita, mi ha insegnato tanto, e soprattutto da lui mi sono sentita amata e compresa. Per la prima volta mi ero resa conto di aver trovato una persona che mi accettasse per quella che ero, soprattutto quando mi trovai ad affrontare un periodo molto negativo e lui mi rimase accanto senza mai chiedere nulla in cambio. Del resto, la sua indole è questa: mettere al primo posto sempre gli altri e mai se stesso.
Mi sentivo in colpa quando avevo una delle mie crisi (riguardanti me stessa, non ho mai avuto dubbi sulla nostra coppia), e ho fatto di tutto per uscirne, infatti grazie ad un'insieme di cose, che comprendono anche il suo affetto e i suoi consigli, ci sono riuscita.
La nostra coppia funzionava alla perfezione ed eravamo completamente persi l'uno dell'altra, e anche se lui dovette partire per un'altra città, col tempo ci rendemmo conto che la distanza aveva rafforzato il nostro sentimento.
Allora i problemi iniziarono quando lui, dopo essere ritornato qui ed esserci visti, partì nuovamente a gennaio per l'università. Quando tornò passò circa dieci giorni da solo, i suoi coinquilini non erano arrivati e nemmeno gli amici che aveva lì, usciva soltanto per fare la spesa o emergenze diverse. I primi giorni giustificavo la sua quasi assenza dal rispondere ai messaggi col fatto che stesse studiando, in quanto pochissimi giorni dopo affrontò un esame. Ma anche dopo che l'ebbe superato, con eccellenti risultati, il suo atteggiamento non era affatto cambiato. La madre, avendo con me un rapporto molto stretto, mi confidò preoccupata per prima, che notava qualcosa che in lui non andasse... era diventato distante e freddo, assente. Si rifiutava di fare chiamate con tutti, spariva senza lasciare contatti con nessuno. E il problema non era solo con me ma con tutte le persone a lui più care, e lui darebbe non so cosa per la famiglia. Intanto il primo mese passava, e quando gliene parlavo lui provava una sorta di repulsione, cambiava discorso e diceva di sentirsi sbagliato perché non lo sapeva nemmeno lui da cosa fosse generato questo malessere. Gli avanzavo le teorie più assurde sperando che vi potesse trovare l'origine. Lui è sempre stato una persona che quando si trova un problema davanti, lo ignora e lo reprime, e le persone che cercano di aiutarlo, le allontana. Odia sentirsi debole e in difetto, o almeno, odia avere i riflettori puntati, com'è successo. Tante, tantissime volte gli ho detto che la cosa giusta da fare sarebbe quella di andare da uno psicologo, ma ha sempre procrastinato, dicendo di non sentirsi abbastanza pronto per parlare dei suoi problemi a qualcun altro, di avere paura di questo confronto... E ovviamente di questa cosa, a parte me e la madre (e nemmeno), non ne ha parlato con nessuno.
Siccome i mesi passavano, e rimanevamo sempre in questa situazione di staticità, io allora gli propongo, ormai un mese fa, una pausa per lui, di riflessione, chiedendogli di pensare a cosa fare della nostra relazione, perché io continuavo a rimanergli accanto e sostenerlo, ma non sapevo se la mia presenza fosse gradita e ne valesse la pena aspettarlo. Lui comunque mi ha sempre detto che continuava ad amarmi e ritenermi una persona per lui essenziale, ma che questa sua distanza non riusciva a controllarla, e nemmeno fingere. Addirittura mi aveva confessato che alcuni giorni era rimasto tutto il tempo nel suo letto a non fare nulla.
Alla fine ieri, dopo tre mesi, ci vediamo di persona e ne parliamo. Scoppia a piangere appena mi vede dicendo che gli dispiace per come si è comportato in questo periodo, e mi dice che è combattuto perché se da una parte non vuole perdermi, dall'altra pensa che sia giusto lasciarci, sia per non farmi stare male perché, a detta sua, non riuscirebbe a darmi quello che merito, sia perché vuole prendersi del tempo per sé, amare se stesso affinché possa amare qualcuno. Questo perché sta male con la sua persona, e del motivo di tutto questo, non ne ho idea (penso che sia stato un insieme di cose, forse anche il fatto che io e sua madre gli facemmo notare sin da subito della sua chiusura ha inciso? non lo so). Io inizialmente l'ho presa malissimo e gli ho detto di tutto per convincerlo a rimanere. Poi però ho capito che dietro la sua scelta c'era tanto dolore ma anche tanta decisione, e alla fine tra lacrime e singhiozzi ci siamo lasciati. Mi dice che non è un addio, che inizierà il percorso con uno psicologo molto presto e che "non è così stupido da lasciarmi scappare", anche se mi ha detto di non aspettarlo.
Ora io non so cosa fare, la mia paura è che finché le cose migliorino lui non possa più provare le stesse cose per me, e allora a quel punto a cosa sarebbe servito aspettarlo? Perché aspettarlo è quello che farò. Io sono convinta che se fosse successo a me, lui avrebbe fatto le stesse cose che ho fatto io per lui, è davvero una persona stupenda. E voi cosa ne pensate di tutto questo? Cosa dovrei fare nel frattempo? Ritenete giusta la sua scelta? Scusate davvero se mi sono dilungata.

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Miglior risposta 6 APR 2021

Carissima, é evidente che questa persona sta soffrendo tanto. Non possiamo sapere come si svolgeranno i fatti, ma ciò che conta é che Lei pensi a sé stessa, e si orienti a ciò che La faccia star bene, consapevole che il malessere del Suo compagno non dipende da Lei e che solo lui può risolvere questa problematica con un aiuto competente. Lei, dal Suo canto, deve trovare il modo di andare avanti non riponendo aspettative sul comportamento dell'altro e riorganizzandosi per trovare un Suo equilibrio e stare bene.
Buona fortuna.
Dr.ssa Amanda D'Ambra.

Dr.ssa Amanda D'Ambra Psicologo a Torino

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