Mangio tanto e ho sempre fame

Inviata da Anonimo · 21 set 2021

Ciao. Da sempre sono in sovrappeso. Negli ultimi mesi però sto ingrassando. Ho sempre fame, mangio spesso, e sembra quasi che io non riesca a saziarmi anche se poi in realtà sto male. A volte capita che mangio più di quanto si debba mangiare, come ad esempio un intero sacchetto di patatine (180-200gr per un totale di più di 1000 kcal) nel giro di 10 minuti, oppure che mangio 2-3 tazze piene di cereali e poi mangio qualcosa di salato come uno o due panini con quello che trovo nel frigo. Mi faccio schifo solo a scrivere tutto quello che mangio, ma ne sento l’esigenza e non riesco a fermarmi, e anche se so che non è salutare, che posso concedermi tutto senza però esagerare, quando mi trovo a mangiare è come se fossi staccata da me stessa, mangio e mangio fino a che non sono sgradevolmente piena. E poi partono i sensi di colpa, mi dico che sarà l’ultima volta e che devo smettere di mangiare così tanto, che devo iniziare ad avere uno stile di vita più sano… ma non riesco. Non so perché, e mi faccio rabbia da sola, non mi sopporto quando faccio così. Non so più che fare, non riesco a risolvere questo mio comportamento.

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Miglior risposta 22 SET 2021

Gentile utente,
i sintomi che descrive rientrano in un disturbo del comportamento alimentare del tipo "binge eating" con episodi rapidi e compulsivi di ingestione di eccessive quantità di cibo con sensazione di perdita di controllo e successivo senso di colpa.
E' verosimile che le abbuffate compulsive svolgano la funzione di anestetizzare temporaneamente emozioni negative non gestibili diversamente con conseguente disagio e senso di colpa che alimenta un circolo vizioso basato sulla bassa autostima.
Con questa consapevolezza lei può provare ad interrompere questo circolo vizioso tramite un percorso di psicoterapia preferibilmente cognitivo-comportamentale.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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23 SET 2021

Carissima,
La fame sembra essere il modo in cui prova ad esprimere a se stessa dei bisogni a cui non riesce a dar voce mentre il cibo pare essere il momentaneo calmante...che però poi si rivela un veleno ed un nemico. Sotto questi meccanismi apparentemente incontrollabili c'è una logica e un bisogno da esprimere. Le consiglierei di intraprendere una terapia cognitivo comportamentale che l'aiuti sia nella gestione e prevenzione delle abbuffate sia nell'esplorazione più profonda del motore che muove tutto ciò.
Resto a sua disposizione,
Un caro saluto!

Dr.ssa Arianna Buttafuoco Psicologo a Perugia

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22 SET 2021

Cara,
Mi dispiace per la sofferenza attuale.
Ti consiglierei di intraprendere un percorso psicologico e medico per venire fuori dal circolo vizioso della fame nervosa.
Cordiali saluti.


Dott.ssa Margherita Romeo

Dott.ssa Margherita Romeo Psicologo a Roma

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22 SET 2021

Buongiorno,
da quello che ho letto queste dinamiche legate al cibo la disturbano parecchio nel corso della giornata.
Penso che potrebbe esserle utile intraprendere un percorso in modo da capire le origini di questo problema, spesso collegato a componenti affettive e relazionali, utilizzando unitamente a strategie che l'aiutino sul piano pratico e concreto a gestire l'impulsività.
Un modo potrebbe essere di affiancare una terapia tradizionale con la mindfulness, la quale utilizza tecniche estrapolate dalla meditazione che mettono in campo il nostro rapporto con il cibo, il corpo, i pensieri, le azioni e i comportamenti.
Rimango a sua disposizione, anche per terapia online.

Saluti,
dott.ssa Isabella Maraviglia

Dott.ssa Isabella Maraviglia Psicologo a Gravellona Toce

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22 SET 2021

Buongiorno,
Il suo ricorso alle abbuffate è probabilmente una strategia di fuga che ha imparato ad adottare per non prestare ascolto ai pensieri disturbanti che in quel momento Le riempiono la mente e che non riesce a gestire in altro modo anche a causa della mancanza di consapevolezza.
Per poter affrontare il problema delle abbuffate bisogna cercare di comprendere quali credenze e pensieri, spesso irrazionali, si rifiuta di ascoltare e che sono talmente dolorosi da spingerla ad un comportamento disfunzionale. Compreso ciò che vi è alla base potrà poi imparare a sostituire il “comportamento abbuffate” con una strategia più funzionale e sana andando a eliminare il circolo vizioso che ha creato e che si autoalimenta. Quei dieci minuti, durante i quali mangia, le concedono un momento di pausa dallo stare male tale da superare lo stato di disagio che proverà successivamente quando giungerà la consapevolezza di ciò che ha fatto; è proprio quella pausa durante la quale si sente distaccata e per certi versi “bene” che mantiene in piedi il suo comportamento disfunzionale poiché si è verificato un apprendimento: Sto male e quindi mangio, così mi sentirò meglio, ma poi sopraggiungono il senso di colpa e la rabbia e di conseguenza il “farsi schifo”, per eliminare queste emozioni dolorose ritorna a mangiare perché è l’unica strategia che ha appreso per far fronte al dolore e il circolo vizioso continua.
Per affrontare questi aspetti Le consiglio di rivolgersi ad uno psicoterapeuta che saprà aiutarla a gestire la sua emotività.
Rimango a disposizione e le faccio i miei migliori auguri,
Cordiali saluti,
Dott.ssa Valeria Parisi

Dott.ssa Valeria Parisi Psicologo a Modena

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22 SET 2021

Buongiorno
Mi dispiace per il disagio che sta vivendo.
Ciò che la spinge a mangiare è una fame nervosa con sensi di colpa successivi.
Le consiglierei di intraprendere un percorso psicologico e consultare anche un dietista.
Con un lavoro di equipe ma anche grazie sopratutto ad un lavoro psicologico vedrà che riuscirà ad uscire da questo circolo vizioso.
Cordiali saluti.

Dott.ssa Margherita Romeo

Dott.ssa Margherita Romeo Psicologo a Roma

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22 SET 2021

Buongiorno Aaaaa, leggo il suo messaggio e percepisco una storia di disagio molto profonda.. I disturbi alimentari non possono essere trascurati nè giudicati. Hanno le loro radici in dinamiche interne ben precise e quello che posso suggerirle è di farsi aiutare da una/uno psicoterapeuta con cui poter elaborare questa fame insaziabile e questa difficoltà a fermarsi.
Se vuole rimango a disposizione. Un caro saluto e i miei migliori auguri
dott.ssa Silvia Chivaacci.

Dott.ssa Silvia Chiavacci Psicologo a Firenze

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22 SET 2021

Buongiorno,
Il tuo sembra essere espressione di un disturbo del comportamento alimentare. Hai elencato diversi sintomi che si riscontrano in questo problema, sebbene ti consiglio di stare tranquilla poichè non è detto che tu rientri nella diagnosi. Ad ogni modo, non lo sottovalutare perchè la sensazione di non essere mai piena e sazia può aggravarsi e possono subentrare vissuti depressivi, sentimenti di colpa e di vergogna, quindi ti suggerisco di cominciare un percorso psicoterapeutico, nel quale il professionista si occuperà di risolvere insieme a te la problematica in questione.

Un caro saluto,
Dott.ssa Beatrice Filiputti

Dr.ssa Beatrice Filiputti Psicologo a Roma

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22 SET 2021

Buongiorno sembra tu abbia sviluppato un Dosirdine alimentare. Il cibo sostituisce e "tappa" qualcosa a cui non si vuol/può pensare, un dolore o angoscia forte che non si vuole contattare
Penso tu debba intraprendere un percorso con un professionista per indagare le cause, la rabbia è un sentimento tipico di queste situazioni.
Con chi sei arrabbiata veramente nel profondo?
Parallelamente però bisogna contattare anche un nutrizionista, è molto importante.
L'iter per un disturbo alimentare è importante e include più figure professionali, non solo lo psicologo. Sono disponibile se vorrai altre informazioni
Saluti
Dottssa Belinda Doria

Dott.ssa Belinda Doria Psicologo a Vecchiano

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22 SET 2021

Carissima,

l' unico modo per spezzare questo loop di autogoal è parlarne e scavare profondamente nelle sue relazioni significative, in modo tale da risignificare e ridimensionare il dolore che ha attraversato.
Sono a sua completa disposizione, anche online.

Dott.ssa Francesca Orefice.

Dott.ssa Francesca Orefice Psicologo a Bologna

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22 SET 2021

Buongiorno,
La fame nervosa è espressione di un disagio che vuole essere preso in considerazione e risolto. Finché la soluzione che adotta è zittirlo col cibo ritornerà più forte di prima.
Prenda la decisione di farsi aiutare e avrà compiuto un’azione di amore verso se stessa.
Le auguro il meglio e resto a disposizione
Dott.ssa Oriana Parisi

Dott.ssa Oriana Parisi Psicologo a Bari

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