lui

Inviata da niki · 2 gen 2017 Terapia di coppia

Sto da piu' di un anno con un uomo che amo molto.
Lui ha una figlia che adoro e lei adora me (mi chiama mamma).
Sua "moglie" e'morta 10 anni fa.
Quando l'ho conosciuto i primi mesi lui era dolce premuroso (forse perche doveva conquistarmi).
poi tutto e' cambiato ha iniziato a diventare fredo, ad avere indifferenza per me.
Piu' che scrivermi "buongiorno amore" e cosi anche la buonanotte altro non fa.
Io mi sento sola, triste e piango spesso perche'non mi sento amata e a lui l ho fatto notare piu volte senza avere risposte.
spesso lui mi ha detto di essere consapevole di essere un uomo freddo ma di essere cosi.
Lui non mi ha mai parlato della moglie e non ne parla mai neppure con la figlia so per certo che non vanno mai a trovarla e a portarle un fiore e cosi' e' sempre stato non solo da quando ci sono io.
Io questo fatto lo vedo in modo negativo perche' lo interpreto come una "non superazione del lutto".
Prima di me ha avuto altre due donne ma entrambe hanno durato ben poche settimane.
La figlia abita ovviamente con lui e sta sempre con noi.
Non gl iho mai chiesto una serata o una cena da soli.
In realta' non gliho mai chiesto nulla.
Porto la bimba a fare sport, facciamo la spesa assieme si confida con me insomma tutto cio' che di buono puo' fare una madre.
Credo di essere un' ottima "madre" e donna di casa, anche se ad oggi non viviamo assieme.
ma lui sembra non capire o non voler capire tutto quel che faccio come se non vedesse non apprezzasse non capisse.
quando lo vedo stringere la figlia sto malissimo perche'quei gesti li vorrei anch io.
Vorrei anch io essere abbracciata baciata e coccolata.
Cosa dovrei fare?
allontanarmi da lui?
andarmene?
forse sta bene da solo?
Vi ringrazio qualora mi deste un consiglio.

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Miglior risposta 18 GEN 2017

Cara Niki
in questa relazione non è facile comprendere quale sia il "nocciolo" del problema.
Credo che tu abbia fatto una giusta considerazione e cioè il fatto che quest'uomo non abbia superato la perdita della moglie e quindi è come se sia bloccato a metà in un lutto che è per lui, emotivamente, come trovarsi in una palude dove solo una metà è fuori dalle sabbie mobili; l'altra metà è immersa in questo fango paralizzante.
Non credo che il problema stia nel rapporto che tu hai instaurato con la figlia; anzi, questi tuoi aspetti dolci sia con la figlia che con lui, mi sembrano molto buoni.
Qui, il problema è lui che si sta impedendo, probabilmente, di amare pienamente perché non ha il coraggio e la giusta libertà interiore di tornare a dnarsi con libertà.
Non ha importanza che siano passati 10 anni dalla morte della moglie; qualcosa è rimasto bloccato.
Credo che in questi termini e, con molto tatto, vada affrontato il problema con lui e quindi nel cercare di motivarlo a fare qualche colloquio psicologico in tal senso con un professionista.
Quello che invece penso che non sia molto vantaggioso per la vostra relazione è quando tu ti lamenti con lui che non ti ama abbastanza e cose del genere.
In questa forma di recriminazione che posso comprendere empaticamente, c'è però compresa una forma di disistima tua nei tuoi stessi confronti; cosa che non dovrebbe esserci dal momento che lui ti ha comunque aperto la sua vita e ha accettato di condividerla con te; tu stessa dici che con altre non lo ha fatto.
Io sarei più ottimista e serena e affronterei in modo equilibrato il problema.
Se hai bisogno di chiarimenti ulteriori ci sono!

Dott.ssa Ceccucci Silvana Psicologa Psicoterapeuta

Dott.ssa Silvana Ceccucci Psicologo a Ravenna

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9 GEN 2017

Salve niki,
Dalle sue parole capisco che ha già affrontato il discorso col suo compagno senza però ottenere risultati. Una possibilità sarebbe quella di affrontare la questione in modo più professionale mediante un percorso di sostegno di coppia. Se neanche in questo modo riesce ad ottenere risultati l'unica scelta, anche se sofferta, è quella di pensare a se stessa e di riprendere la sua vita lasciando il suo compagno perché poi diventerebbe sempre più difficile affrontare e sostenere la situazione. Per qualsiasi problema o richiesta rimango a sua disposizione. Cordiali saluti

Dott.ssa Rosa Coluccino Psicologo a Atripalda

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3 GEN 2017

Cara Niki, perché non gli hai mai chiesto nulla? Se vuoi davvero qualcosa chiedi!
Credo che un percorso di psicoterapia possa aiutarti meglio a trovare le risposte a tutte le domande riguardo questa relazione.
In bocca al lupo!

Dott.ssa La Carbonara Laura Psicologo a Pavia

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3 GEN 2017

Cara Niki, sei stata certo molto dolce e accudiente a prenderti cura di quest'uomo e della figlia....forse troppo! Dici che all'inizio lui era dolce e affettuoso, forse per conquistarti mentre adesso è freddo e distaccato e afferma :sono così ! La situazione per te non ėfacile e neanche giusta! La difficoltà in un eventuale allontanamento sta nel rapporto che hai adesso con la figlia, a quanto dici molto intenso. Se la moglie è morta da 10 anni la ragazza forse sarà adolescente? Non dici quanti anni ha né come va la vostra vita sessuale. Per eccesso di zelo, forse per sentirti amata e apprezzata un errore di interpretazione lo hai fatto. Quest'uomo probabilmente cercava una donna da avere a fianco non un surrogato di madre per la figlia. Non siete riusciti a mantenere i due aspetti separati. Ti sei immediatamente inserita in un contesto/routine familiare che sarebbe dovuto arrivare solo con una convivenza. Tu, anzi voi, avevate diritto a degli spazi vostri da vivere come coppia, serate per voi, weekend da fare senza la figlia. Tu adesso ricoprì il ruolo della moglie che non c'è più e forse questo ha guastato le cose. La mia è un'analisi basata su poche notizie. Quello che ti consiglio è di rivolgerti a una psicologa per qualche seduta di sostegno e, nel frattempo, parla con lui in modo fermo e deciso proponendo un allontanamento, in quanto la vita di coppia che stai vivendo non è soddisfacente. In caso puoi proporgli di continuare, in modo più limitato a seguire la figlia ma che da lui, adesso, prendi un momento di pausa. Vediamo come reagisce.....scusa la brutalità ma lui non sembra apprezzarti come donna, in quanto, quello che stai facendo per la figlia, potrebbe farlo benissimo una governante o una ragazza alla pari. Auguri dr. Annalisa Lo Monaco

Anonimo-146364 Psicologo a Roma

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3 GEN 2017

Cara Niki, non esiste una condizione perfetta.. esiste la condizione in cui proviamo a sentirci sereni.. prova a chiederti quanto ti è utile questa condizione.. in bocca al lupo!
Dott.ssa Enrica Vinci

Dott.ssa Enrica Vinci Psicologo a Messina

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