Le sensazioni negative mi sovrastano
Buongiorno, sono una ragazza di 29 anni che ha da poco cambiato lavoro per scelta. Ho lavorato per 3 anni in un luogo di lavoro in cui l'ambiente era piacevole ma la mansione alla lunga non mi ha dato più soddisfazione, così ho deciso di intraprendere una nuova strada anche per accrescere il mio bagaglio di esperienze lavorative. Questo nuovo lavoro su è rivelato però un incubo. In tal caso la mansione in sè mi piace, ma vi è dietro una pressione commerciale da parte della direzione che non mi fa dormire la notte. Oltre a ciò, non avere orari pienamente definiti e dover utilizzare il mio numero personale anche per questioni di lavoro mi fa sentire come se non potessi mai staccare la testa dall'ufficio. Sono lí da due mesi e vorrei davvero rimanere anche solo un anno per poter imparare il più possibile, ma mi sveglio ogni mattina con una profondissima angoscia e un'ansia opprimente che mi impedisce di muovermi. Quasi tutti i giorni penso che vorrei licenziarmi, ma poi subentrano le conseguenze economiche (oltre che di soddisfazione personale, dato che mi sentirei una fallita). Questo lavoro, e soprattutto la direttrice, mi fanno sentire fragile e sbagliata, mi fanno sentire come se desiderare il mio giusto tempo libero e la mia giusta salute mentale sia un pensiero egoistico e da lavoratore fallito che non farà mai strada. A tratti grazie al mio fidanzato e ai miei amici riesco a essere gioiosa, ma mi basta un messaggio di lavoro per farmi ritornare con la mente alla negatività.
Per la prima volta nella mia vita sto pensando di intraprendere un percorso di terapia, perché queste sensazioni stanno diventando insopportabili. C'è qualcosa che io possa fare nel frattempo per alleviare l'ansia quando arriva?