Salve, sono una mamma di due gemelli di 11 anni. Sono al primo anno delle medie. Non prendono la scuola con serietà e non hanno voglia di applicarsi.Si fanno distrarre da mille cose e completano i compiti in modo superficiale. Per motivarli ha tolto tv, tablet, calcio e altre cose a cui tenevano ma la mia decisione non ha avuto alcun effetto.
Ora non so più cosa fare.Grazie
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3 OTT 2017
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Cara Monica,
l’atteggiamento che i suoi figli riversano nei confronti dello studio potrebbe essere determinato dal fatto che stiano momentaneamente risentendo di alcune difficoltà nell’adattarsi al nuovo contesto. Essendo da poco entrati nelle scuole medie e soggetti a grandi cambiamenti, deve concedergli il tempo di trovare il giusto equilibrio.
Dal loro punto di vista hanno vissuto delle modificazioni importanti su diversi fronti: ( 1 ) relazionarsi a nuovi ambienti, diversi dai precedenti a cui erano abituati; ( 2 ) l’incontro con nuovi professori che avranno metodi diversi di insegnamento e diverse metodologie nell’interrogare e/o svolgere i compiti in classe; ( 3 ) relazionarsi con nuovi compagni e con i quali stendere nuove relazioni interpersonali; e infine ( 4 ) cimentarsi con una mole di studio ben diversa da quella precedente che richiede maggiore impegno.
Quello che in merito può fare, oltre ad offrirgli ascolto e accoglienza, è di creare un ambiente di studio neutro senza fonti di distrazione. Non deve trasformarsi in una madre “tiranna” che non concede loro lo svago (otterrebbe l’effetto opposto) ma in una figura materna autorevole che sancisce il tempo per lo studio e quello per giocare e stare con gli amici.
Ci vorrà del tempo, ma con il giusto approccio e tanta pazienza, l’atteggiamento dei suoi figli cambierà in meglio.
3 OTT 2017
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Cara Monica,
l’atteggiamento che i suoi figli riversano nei confronti dello studio potrebbe essere determinato dal fatto che stiano momentaneamente risentendo di alcune difficoltà nell’adattarsi al nuovo contesto. Essendo da poco entrati nelle scuole medie e soggetti a grandi cambiamenti, deve concedergli il tempo di trovare il giusto equilibrio.
Dal loro punto di vista hanno vissuto delle modificazioni importanti su diversi fronti: ( 1 ) relazionarsi a nuovi ambienti, diversi dai precedenti a cui erano abituati; ( 2 ) l’incontro con nuovi professori che avranno metodi diversi di insegnamento e diverse metodologie nell’interrogare e/o svolgere i compiti in classe; ( 3 ) relazionarsi con nuovi compagni e con i quali stendere nuove relazioni interpersonali; e infine ( 4 ) cimentarsi con una mole di studio ben diversa da quella precedente che richiede maggiore impegno.
Quello che in merito può fare, oltre ad offrirgli ascolto e accoglienza, è di creare un ambiente di studio neutro senza fonti di distrazione. Non deve trasformarsi in una madre “tiranna” che non concede loro lo svago (otterrebbe l’effetto opposto) ma in una figura materna autorevole che sancisce il tempo per lo studio e quello per giocare e stare con gli amici.
Ci vorrà del tempo, ma con il giusto approccio e tanta pazienza, l’atteggiamento dei suoi figli cambierà in meglio.
3 OTT 2017
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buona sera Monica,come la capisco,da mamma! Da terapeuta le posso dire che ormai in prima media i ragazzi sono quasi già adolescenti. ....ribelli, molto distratti, presunti autonomi,come vorrebbero essere salvo poi mostrare ancora il loro essere bambini o cmq bisognosi di grande accudimento. Io credo non ci siano ricette, bisogna alternare la motivazione alla autonomia e il dare loro compiti chiari-cartella,controllo compiti, cimentarsi con difficoltà - con la dolcezza di capire che alla prima difficoltà regrediscono e tornano bambini con bisogno di assoluta protezione. Sono in mezzo al guado,non è facile essere Caronte da soli. Non vanno troppo caricati di aspettative,vanno guidati verso la sana autonomia. Auguri. Dott Giulia Piana Milano
2 OTT 2017
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Gentile Monica,
capisco la sua insofferenza e difficoltà a gestire l’atteggiamento dei suoi figli.
Tuttavia non dobbiamo dimenticare che la transizione scuola primaria vs scuola secondaria, è un momento cruciale e difficile.
E’ l’inizio della preadolescenza, periodo ricco di cambiamenti, non solo fisici ma anche psicologici. In particolare emerge il bisogno di autonomia e di affermazione.
Questo può spiegare la mancanza di interesse e motivazione che vede nei suoi figli.
Limiti l’uso di fonti di distrazione, ma non le proibisca completamente perché con molta probabilità, per un atteggiamento di sfida, otterrebbe il risultato opposto a quello desiderato.
Cerchi di rinforzare i piccoli risultati positivi e se le possibile faccia supportare i gemelli nello studio, da una persona esterna e meno coinvolta emotivamente
I miei migliori auguri
Dott.ssa Vanda Braga
1 OTT 2017
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Gentile Monica,
comprendo il suo desiderio di madre di avere figli motivati e responsabili nello studio.
Occorre mettere in conto una certa fatica iniziale, la scuola è appena cominciata ed i suoi figli probabilmente devono acquisire il giusto ritmo. L'ingresso alla scuola media rappresenta un cambiamento rilevante.
Minacce e privazioni in genere non ottengono il risultato sperato, il genitore si sente messo alla prova ed esausto. Coinvolga anche il partner se presente nell'educazione dei figli, la figura maschile è importante per dare limiti e regole.
Provi a responsabilizzare i suoi figli, iniziando con piccoli obiettivi, valorizzi le loro risorse e capacità, esprimendo affetto e accettazione nei loro confronti al di là dei risultati raggiungibili.
Limiti l'uso delle tecnologia che crea distrazione e scarsa attenzione durante lo studio e lo svolgimento dei compiti.
Resto a disposizione
Dott.ssa Donatella Costa