intelligenza o caparbietà?
Salve a tutti. Sono una ragazza-donna sulla trentina, e sono sempre stata una persona essenzialmente "seria", diligente e che si applica in tutto quello che fa credendoci e anche con molto entusiasmo. Mi è costato spesso una buona dose di invidia dalle persone, o istintivo odio/antipatia, come se il dovere altrui fosse quello di farmi "abbassare le ali", anche in ambiti ludici come lo sport. Ora, che l'entusiasmo è più difficile da mantenere davanti a bollette e vita indipendente con responsabilità sulle spalle, capisco che bene prezioso ho in mano, cerco di tener stretto quel che ne rimane e ho maturato una consapevolezza e un apprezzamento di questo mio lato, coltivandolo quando devo impegnarmi per qualcosa. Sempre per queste qualità sono sempre andata bene a scuola, con ottimi voti, e laureata anche in tempo con il massimo dei voti. Il mondo degli adulti-professori mi ha sempre visto di buon occhio, come intelligente - senza che venissi tacciata per il genio di turno, però i Brava si sprecavano. All'Università ho arrancato inizialmente perchè appunto non ero dotata già in partenza di temi che non avevo mai affrontato, non spiccavo e ho dovuto lavorare molto su me per mettermi in pari con chi già sapeva far bene certi elaborati, aveva gusto estetico e così via, coltivandolo anche negli anni dopo e riuscendo a togliermi piccole-grandi soddisfazioni. In qualche impiego post università mi sono scontrata con realtà/persone che mi hanno fatto percepire lo stesso, e allora mi sono messa di nuovo sotto per ottenere l'obiettivo che volevo. Quando ho perso uno degli ultimi lavori, ho reagito male ovviamente, ma subito dopo mi sono messa in proprio. Sono libera professionista da diversi anni ed è stata la migliore cosa che abbia potuto fare per la mia professione (nonostante la paura di tutti, ci sta, che potesse essere un esperimento fallimentare perchè è un campo difficile). Insomma, ho la qualità (grande bella ok) di impegnarmi e di aver la "testa dura"; di nutrirmi di entusiasmo per andare avanti. Sono una persona che legge, mi piacciono molti ambiti creativi anche per il lavoro che faccio, molto curiosa anche se non amo la politica (capisco che è un controsenso, ma è così). Ma ultimamente, fra mia madre e anche i miei amici è come se percepissi che... in fondo sono stupida. Sono distratta, non ho una buona memoria, non sempre seguo quello che fan/dicono molti e ammetto che posso risultare stravagante ogni tanto (anche perchè spesso sono istintiva, un po' emotiva e in più a volte preferisco far la domanda e togliermi dubbi) e mi capita anche che a volte alle cose "non ci penso". Con gli amici più stretti, abbandono l'atteggiamento iperserio e contenuto che ho sempre avuto nel lavoro-studio, quasi come una valvola di sfogo e divento un po' burlona, ma mi dispiacerebbe perdere questo approccio se il loro pregiudizio deriva solo da quello, in quel momento mi sto solo sentendo più libera. E per gli altri, è come se quanto ho ottenuto, è solo per la mia caparbietà, perchè poi sono un po' "sciocchina" o comunque ecco, non proprio una cima. Sottovalutata dai coetanei lo sono stata sempre, certo non tutti, ma la maggioranza. Ci rimango male perchè più conosco le persone e le situazioni, meno mi viene da tacciare per stupido qualcuno, è raro che io veda qualcuno come stupido, magari si è carenti in qualche campo, in qualche capacità, ma non a tutto tondo. Trovo davvero difficile elencare anche solo una persona stupida fra i miei conoscenti. Però se in molti sorridono a molte mie uscite (anche le più normali per me), a mie ingenuità... forse hanno ragione loro? Se non vedo stupidi, ci sarà un motivo?
Non possiamo essere intelligenti tutti allo stesso modo in fondo, e capisco che anche scrivervi per chiedervi di rassicurarmi che non lo sia è un assurdo. Però a essere onesta al mille per mille sì, ci rimango male e spererei tanto che non è così bianco e nero nella vita. Che posso essere molto ignorante di politica e attualità, avere poca memoria, essere goffa o bislacca, ma non mi sento stupida. So di essere una persona insicura, adesso magari un po' meno perchè ci ho lavorato anche un po' su (sì, l'affiancamento un giorno vorrò farlo con uno specialista), ad esempio comprendendo che mia madre con le sue insicurezze e ricerca di perfezionismo mi criticava sempre perchè lei per prima voleva il meglio per me (il suo meglio che da manuale non era il mio meglio).
Insomma. Sono molto curiosa del vostro parere, chissà cos'è che mi comunicherete. Intanto grazie.