Il mio cervello mi gioca brutti scherzi?

Inviata da 01020304 · 8 giu 2021

Salve, sono una studentessa di quasi 23 anni. Sto per concludere il mio primo anno fuoricorso e mi vergogno tantissimo. La maggior parte del tempo mi chiedo come sia possibile ritrovarsi così, dopo l'entusiasmo e la socialità a 100 dei primi due anni e mezzo. Da quando, per via del Covid-19, tutta la didattica e gli esami si sono spostati online è successo qualcosa; un blocco mai visto. Ho perso la voglia, l'interesse, la dedizione e persino la PASSIONE per la specifica materia (passione che ho sin dal momento in cui imparai a leggere.) Come ha fatto una pandemia, un periodo, a trasformare tutto questo? Sto cercando in tutti i modi di prendere consapevolezza del fatto che questo periodo mi ha causato un'ansia depressiva abbastanza forte che mi causa (o è causata) da fortissimi sensi di colpa nei confronti dei miei genitori, che vogliono a tutti i costi la laurea subito. ( Devo recuperare tutto ciò che non ho fatto durante la pandemia e non è poco. Premetto che prima ero molto dedita a ciò che studiavo ed era una passione oltre che un percorso di studi, ma ora mi sento come se non fossi più all'altezza né di studiare, né di stare al passo con i miei coetanei con cui, tra l'altro, ho perso tutti i rapporti, in una sorta di isolamento volontario per la vergogna... I miei genitori spesso mi paragonano a coetanei già laureati) Io capisco che questo fuori corso costa(Ragion per cui spendo solo in tasse universitarie e praticamente cerco di vivere di cose estremamente essenziali. Tra l'altro mandai curriculum a destra e a manca ma i miei genitori si oppongono fortemente al farmi studiare e lavorare insieme), ma trovo serie difficoltà a recuperare tutto in un lampo, soprattutto mentre sto cercando di riprendermi a tutti i costi da questo periodo. Questo mi causa sensi di colpa per via del mio stato emotivo, mi sento in trappola, e certe volte prendo in considerazione soluzioni molto estreme. In tutto questo vi starete chiedendo '' Eh beh, che hai fatto tutto il tempo che sei stata a casa?''...
E' proprio questo il punto, io non ricordo nulla.
Ho un blocco verso i miei momenti bui, non riesco a vederli chiaramente e questo mi frustra ancora di più. E' come sentirsi privati di qualcosa, come essere ingannati da se stessi.
Io della pandemia non ricordo nulla. Come se il mio cervello attivasse una sorta di ''autodifesa'' cancellando ciò che mi fa stare male, comprese le amozioni nel momento in cui accade. Mi sono semplicemente svegliata e la persona che ero, ormai non era più.
E ora non so chi sono.
Gli appelli ora sono in presenza, ho paura anche solo di aprire la mail istituzionale, non so cosa fare.
Il mio cervello mi gioca brutti scherzi? O dovrei semplicemente ''lottare'' per avere il diritto di riprendermi? Vorrei che capissero che mi massacra il fatto di dover recuperare/spendere altri soldi ma che purtroppo mi è impossibile recuperare con uno schiocco di dita e questo mi rallenta solo di più. (vogliono che recuperi 9 esami in due mesi. Uno l'ho recuperato nonostante febbre e ansia ma non credo sia fattibile per tutti.)

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Miglior risposta 9 GIU 2021

Buonasera,
comprendo la situazione di disagio che il COVID ha causato. Il percorso universitario svolto prima del COVID è la conferma che vale la pena lottare. Probabilmente hai bisogno di tornare a credere che puoi farcela e che puoi tornare a essere serena e fiduciosa.
Ti consiglio un percorso di terapia psicologica. Un passo importante lo hai già fatto: chiedere aiuto.
Ti auguro il meglio e resto a disposizione
Dott.ssa Oriana Parisi
Neuropsicologa e Istruttrice Mindfulness MBSR

Dott.ssa Oriana Parisi Psicologo a Bari

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9 GIU 2021

Gentile,

la pressione a cui la sottopongono i suoi genitori, la quale le causa sensi di colpa che la fanno sentire in gabbia, di certo non contribuisce alla serenità e concentrazione necessaria per il raggiungimento del suo obiettivo: laurearsi.
La pandemia, con le sue restrizioni e impedimenti, ha amplificato in generale situazioni, relazioni interpersonali, rendendole insormontabi e insopportabili, unitamente a un senso di appiattimento emotivo oppure a un aumento dell'ansia in vista dell'apertura della sua mail istituzionale.
Non si abbatta a pensare che non tornerà più la ragazza spensierata e socievole di una volta; già il fatto che abbia espresso in queste righe il suo disagio, è indice di consapevolezza dei propri limiti. A questo proposito, se vorrà intraprendere un percorso psicologico, da sola o con i suoi genitori, per approfondire tutti insieme le dinamiche che contribuiscono alla fatica di stare al passo con le reciproche esigenze e per riattivare le sue/vostre preziose risorse, io sono a sua/vostra completa disposizione, anche online.

Dott.ssa Francesca Orefice.

Dott.ssa Francesca Orefice Psicologo a Bologna

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9 GIU 2021

Buongiorno, la pandemia mondiale che abbiamo e stiamo tutt'ora vivendo ha messo tutti, in misura differente, a dura prova. Per questo è totalmente comprensibile che lei possa aver reagito in questo modo. Il mio consiglio è quello di focalizzarsi sul presente (almeno per il momento), tralasciando il passato e il voler a tutti i costi far luce sui suoi "momenti bui" e tralasciando al contempo il futuro che le crea ancora più ansia. Faccia un passo alla volta, si dia degli obiettivi realistici (uno dei quali non è sicuramente fare 9 esami in 2 mesi) e cerchi di aprire un dialogo con i suoi genitori, facendo presente che siamo tutti umani, che possiamo avere delle difficoltà, che ognuno ha i suoi modi di reagire a ciò che ci circonda, che ognuno ha i propri tempi e non siamo tutti uguali per cui il confronto con gli altri porta solamente ad una valutazione negativa e non a fare meglio. Un percorso di sostegno psicologico può aiutarla nel normalizzare ciò che ha vissuto, diminuire il suo senso di colpa e superare l'ansia di cui parla.
Resto a disposizione se ha dei dubbi o se desidera maggiori informazioni.
Un caro saluto
Dott.ssa Stefania Lombardi

Dott.ssa Stefania Lombardi Psicologo a Pistoia

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9 GIU 2021

Carissima, purtroppo la pandemia ha condizionato la vita di tutti noi, e ci ha "sospesi" insieme ai nostri progetti e ai nostri piani. Ci siamo scontrati con l'insicurezza e l'instabilità. Penso sia molto importante che Lei intraprenda un percorso psicologico che possa elaborare le emozioni negative che non riesce a riconoscere, attraverso una alfabetizzazione emotiva che Le permetta di dare un nome a ciò che La spaventa, elaborandolo, per affrontarlo e superarlo, tornando ad un Suo equilibrio.
Restando a disposizione, Le auguro buona fortuna e serenità.
Dr.ssa Amanda D'Ambra.

Dr.ssa Amanda D'Ambra Psicologo a Torino

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9 GIU 2021

Cara,
mi arriva forte il Suo disagio. Purtroppo la situazione di isolamento sociale imposto dalla pandemia ha generato quanto descrive in moltissime persone, specie nei ragazzi. È molto diffuso il sentirsi bloccati come in una sorta di limbo.
La pandemica ha dettato delle regole nuove a cui nessuno era preparato e nessuno ne é uscito indenne.
Le Sue difficoltà sono comprensibili, direi che ha messo in atto una delle naturali risposte a quanto accaduto.
Ora non bisogna avere fretta! Si procede un passo alla volta. È impensable dare 9 esami in poco tempo. È impensabile farlo quando dobbiamo trovare un nuovo equilibrio. Ha pensato di parlarne chiaramente con i Suoi genitori? Potrebbe essere un modo per far comprendere il tutto e sentire meno pressione.
L’altro suggerimento é di iniziare un percorso mirato a ciò che sta vivendo. Un esperto porta aiutarLa rispetto all’ansia, ai pensieri negativi a cui accenna, al disagio, alla gestione della relazione con i suoi genitori, ma anche al riorganizzare in maniera graduale e proporzionale il percorso verso i Suoi obiettivi.

Le auguro di trovare presto la Sua serenità e di ottenere ciò che vuole.

Una buona giornata!

Dr.ssa Annalisa Signorelli (sedute anche online)

Dott.ssa Annalisa Signorelli Psicologo a Belvedere Marittimo

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