Salve a tutti,sono una ragazza di 20 anni che da 4 mesi soffre di doc omosessuale.Mi é stato diagnosticato da una psicologa il doc da cui vado da un mese e per ora mi ha consigliato di scrivere tutti i miei pensieri su un quaderno. Non mi riconosco più e ultimamente mi sento più giù di morale rispetto a prima perché durante questi mesi ero spinta a lottare contro le ossessioni perché non volevo perdere il ragazzo con cui sto da 5 mesi,il problema che mi sembra che ora il mio doc si alterni tra doc omosessuale e doc da relazione in quanto un giorno dal nulla mi sono chiesta se amavo il mio ragazzo e da lì mi ricordo che ho passato un mese in cui il mio pensiero fisso era che non lo amavo più ma riuscivo a non darci molto peso,però ho notato che controllavo come mi sentivo quando ero con lui e in alcuni momenti mi sentivo innamorata mentre in altri meno.Recentemente ho scoperto che una coppia di nostri amici si sono lasciati e io li vedevo molto innamorati e mi è crollato il mondo addosso e volevo sapere insistentemente il motivo della loro rottura e ho incominciato ad avere strane sensazioni nei giorni precedenti come noia e fastidio nei confronti del mio ragazzo.Queste emozioni negative e pensieri ossessivi si sono amplificati durante la quarantena e in alcuni momenti ho come l’istinto di lasciare il mio ragazzo mentre in altri sento che mi manca e vorrei essere con lui,dato che è più di due settimane che non ci vediamo.
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17 NOV 2020
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Ciao, sicuramente il DOC è un disturbo che sfianca, e devi avere pazienza, vedrai che con la terapia presto si all'allevieranno. Ricorda che i pensieri non sono realtà, ma sono soltanto nella tua testa. Le ossessioni vanno accettate e non contrastate altrimenti entrerai nel vortice delle compulsioni mentali cercando di trovare giovamento (in realtà fortifichi il meccanismo delle ossessioni).
18 NOV 2020
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Salve Alyssa00,
mi chiedo inanzitutto come mai, pur essendo seguita da una collega, ci chieda un consulto. Non ha fiducia nella sua psicologa? Forse non le piace cosa le ha detto? Per poter portare avanti una terapia psicologica con successo e quindi risolvere i propri disagi, sono fondamentali tre cose: la motivazione, la fiducia nel professionista a cui ci si affida e la collaborazione. Se manca uno di questi punti non ha senso proseguire.
La motivazione a cambiare la propria situazione di disagio e sofferenza non può prescindere dalla collaborazione che presuppone il dover faticare sperimentandosi in modi differenti e scomodi, a volte dolorosi, non esiste professionista al mondo capace da solo di risolvere il problema di nessuno. Per affidarsi al professionista è necessaria la fiducia, per seguirlo anche quando non si comprende il perchè di certi compiti di un certo andamento delle cose, sapendo che si muove sempre per il nostro benessere.
Detto ciò il suo doc parla al posto suo, per trasmetterle situazioni scomode che non è in grado in questo momento di vedere o non ha il coraggio di affrontare. La collega sa sicuramente come procedere, le lasci il tempo di lavorare, di conoscerla, di indagare la sua storia. Se invece non dovesse trovarsi a suo agio con questo professionista, non esiti a cambiarlo. Le suggerisco comunque di farsi seguire, e di risolvere il problema prima che si cronicizzi il sintomo.
Auguri
Dott.ssa Laura Termini
17 NOV 2020
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentilissima,
Il DOC è una problematica la quale richiede un certo lasso di tempo prima che si allentino i pensieri ossessivi, gradualmente perdono d'intensità quanto piu' accetti la situazione e la tua difficoltà. Quando ti opponi ricadi nel circolo vizioso dell'ansia e le emozioni negative prendono il sopravvento.
Sicuramente la quarantena ha contribuito ad acuire il disagio psichico, tuttavia cerca di intravedere la possibilità di cambiamento ascoltando te stessa e le emozioni profonde senza spaventarti.
Se hai interrotto la terapia è opportuno riprenderla con una psicologa di cui nutri fiducia e stima,
cari saluti
dr.ssa Donatella Costa
17 NOV 2020
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Salve, mi spiace per la situazione. Le consiglio di affidarsi ai compiti ed alle indicazioni prescritti dalla sua psicologa di riferimento che sicuramente la conosce meglio di altri noi qui sul web. Come mai la rottura della relazione della coppia di amici l'ha turbata così tanto? E come mai chiedersi se ama ancora o meno il suo ragazzo le provoca così tanta angoscia?
Prosegua il suo percorso con la psicologa, vedrà che troverà le risposte che cerca.
Cordialmente, dott. FDL