Ho quasi 25 anni e vorrei iniziare l'università...
Inviata da Vincenzo Chiantese · 28 set 2021
Ho 24 anni e vorrei iniziare l'università, nello specifico Scienze della comunicazione. Non avrei grossi problemi a coniugare lavoro e studio dato che lavoro per l'azienda di famiglia e i miei si sono dimostrati super entusiasti, forse anche troppo non so.
Il problema è che non riesco a non pensare che fallirò di nuovo come già successo in passato in altre situazioni, negli ultimi 3 anni la mia persona è andata sempre peggiorando tra alcool e vizi di cui non sto a parlare(fortunatamente ne sono uscito in tempo), l'immagine che i miei amici hanno di me ormai è quella dello "sfascione" , il giullare di corte (gli unici che si sono dimostrati felici di questa mia scelta sono quelli che vedo meno spesso per un motivo o un altro) e ho paura che questa sia la stessa cosa che in fondo penso anche io di me stesso.. In poche parole ho paura di sprecare altro tempo fallendo ancora e contemporaneamente di restare la persona mediocre che gli altri credano io sia.
Sarei felice di leggere un parere esterno.
Grazie in anticipo a chi risponderà e scusatemi gli errori di grammaticali.
Vincenzo
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5 OTT 2021
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Salve Vincenzo le paure non aiutano ma bloccano l'iniziativa. Lei vorrebbe iscriversi all'università e mi pare che la sua preoccupazione riguardi i suoi genitori che sono super entusiasti. Questo la rende vulnerabile in quanto teme che se non dovesse farcela li deluderebbe. Sicuramente le aspettative dei suoi genitori le pesano anche perché dipende in tutto da loro anche per il lavoro. Valuti attentamente il piano di studi, gli esami da affrontare (in genere in un percorso di studi molti esami non piacciono e questo è già un banco di prova) e valuti anche la difficoltà di coniugare lavoro e studio. Richiede sacrificio ed impegno. Poi faccia una scelta. Non è detto che non frequentare l'università faccia essere una persone mediocre e non è detto che laurearsi faccia essere una persona migliore. La laurea è una competenza che si acquisisce in un campo ma le qualità umane prescindono dal titolo di studio. Auguri!
29 SET 2021
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Salve, mi dispiace molto per il disagio espresso. Valuti la possibilità di ritagliarsi un suo spazio di ascolto psicologico che possa esserle di supporto e che la guidi nella costruzione di una maggiore consapevolezza dei propri vissuti emotivi, oltre che per individuare le risorse sua disposizione e delle strategie utili per gestire le situazioni maggiormente complesse.
29 SET 2021
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Caro Vincenzo,
Posso immaginare la sua difficoltà.
Quello che mi viene da pensare è che probabilmente c’è un sabotatore interno (totalmente inconsapevole e automatico) che la spinge a pensare che non ce la farà, anche in virtù di quello che gli altri pensano di lei. Si sente forse incastrato in un’immagine, in un’aspettativa che gli altri hanno nei suoi confronti che la cristallizza, quando probabilmente la sua idea di sè sta cambiando.
Ciò che io credo è che può provare ad affidarsi ad un professionista che possa aiutarla a gestire questo momento delicato.
Le auguro il meglio e resto a disposizione.
Un caro saluto,
Dott.ssa Monteleone (disponibile per terapia online)
29 SET 2021
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Caro Vincenzo ,
Lei ha ancora molta voglia di fare e di dimostrare a se stesso che vale! Se non fosse così non penserebbe ad intraprendere un percorso del genere a 24 anni. Forse quello che le manca e’ la costanza, la perseveranza e questo dipenderà’ dal fatto che non crede sufficientemente di poter portare a termine un progetto nel tempo e raggiungere degli obiettivi. Per ottenere questo e’ necessario farsi sostenere psicologicamente per evitare di perdere l’orientamento e mollare magari proprio quando sta progredendo. Affronti le sue insicurezze e le sue paure con l’aiuto di un esperto e vedrà che le ricadute non saranno più così condizionanti. Un saluto
29 SET 2021
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Carissimo Vincenzo,
gli altri possono costruire una immagine di noi che può essere ignorata, rielaborata e anche falsificata. Sta a noi sapere di essere più o qualcosa di diverso e non farci colludere con qualcosa di negativo che gli altri pensano di noi.
Si concentri di più su di sé e pensi di valere molto di più dell'immagine che gli altri si sono costruiti o comunque che può diventare qualcosa di diverso. Visto che i suoi la appoggiano nella scelta e sono con lei, lo faccia senza mettersi troppa pressione addosso.
Vedrà che troverà in sé qualcosa di diverso.
Sono a disposizione nel caso in cui necessitasse di un sostegno per affrontare la situazione che ha di fronte.
Un caro saluto
Dott.ssa Stefania Barbaro
(ricevo anche on line)
29 SET 2021
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Caro Vincenzo,
Seguo con attenzione ciò che riporti.
La visione che noi abbiamo di noi stessi è più importante di ciò che gli altri ci rimandano.
È vero purtroppo che ciò che ci rimandano indietro gli altri può influenzare la visione nostra.
Diventa un circolo vizioso.
Ti consiglierei di cercare in questo periodo chi ti incoraggia a migliorarti.
Non pensare al fallimento bensì in positivo a ciò che vorresti fare.
Resto a disposizione anche online se vorrai crearti uno spazio di ascolto e condivisione.
Cordiali saluti.
29 SET 2021
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Gentile Vincenzo,
come diceva la terapeuta Virginia Satir "Non permettete alla percezione limitata degli altri di definire chi siete". Può usare le basse aspettative di alcuni suoi amici come sfida per dimostrare il contrario, e superare gli errori del passato, usandoli come lezioni apprese e opportunità per pianificare in modo efficace il suo percorso (errori del passato = rimedi per il futuro). Valuti l'utilità in questo suo "viaggio" di fare dei colloqui di supporto e orientamento. Può lavorare sulla percezione del giudizio degli altri e la paura di sbagliare da una parte, e dall'altra sul time management (gestione del tempo e obiettivi efficaci; equilibrio tra vita, studio e lavoro). Inoltre può svincolarsi dall'identità e dai copioni comportamentali passati e dedicarsi alla costruzione di nuovi copioni desiderati. Ogni sua risorsa può essere letta negativamente o positivamente: il suo senso dell'umorismo può essere letto da alcuni negativamente, ma se vuole può farlo lavorare al suo servizio per supportarla nei momenti di difficoltà.
Le faccio tanti auguri per il suo percorso di crescita personale e professionale.
Dott. Giovanni Iacoviello