Ho problemi di insonnia nonostante l'assunzione di benzodiazepine

Inviata da Marco · 29 giu 2020

Buongiorno,
sono Marco e da anni ho problemi di ansia ed insonnia.
Tutto comincia da giovane a poco più di vent'anni. Ero leader della mia compagnia ma poco alla volta un paio di amici hanno cominciato a trattarmi male. Così in poco tempo mi sono trovato sopraffatto dell'accaduto. Non me ne fregava nulla della leadership ma le mancanze di rispetto mi pesavano sempre di più. Inoltre facevo un uso massiccio di droghe leggere le quali successivamente quando decisi di spostarmi spesso per lavoro, mi facevano compagnia.
Con il passare degli anni, ho cominciato ad isolarmi sempre di più e a tal punto da avere paura ad instaurare nuovi rapporti anche se saltuariamente, quando mi capita di parlare con persone sconosciute, riconosco che è proprio quello di cui ho bisogno. Talvolta assumo atteggiamenti inconsueti, per esempio quando sono nel bar di famiglia (ora non ci vado nello più) ed entra una persona che so già cercherà di instaurare lunghi discorsi, vado a nascondermi in magazzino.
Quando vado a fare la spesa o a svagarmi, guardo sempre in lontananza che non ci sia qualcuno che conosco. Frequento solo posti lontani da casa per essere sicuro di non incontrare nessuno. Questa mia attitudine mi porta inoltre a cambiare lavoro spesso, cosa che chiaramente non è gradita né dal sottoscritto né tanto meno dalla famiglia.
La mia vita ormai si snocciola tra lavoro quando lavoro, e stare a casa oppure frequentare posti dove si perde la propria identità, centri commerciali, McDonald ecc.
Negli ultimi 7/8 anni ho cominciato ad assumere un sonnifero a base benzodiazepine, inizialmente per affrontare meglio il lavoro, poi per abitudine. Gli ultimi due anni però sono diventati problematici, sono arrivato anche a 25 gocce. Ora sono in scalaggio, ne prendo molte meno ma sono a casa da lavoro quindi è più semplice. Come se non bastasse a casa ho una persona invalida cin demenza e cecità e un altra ammalata. Le devo seguire io perché il resto della famiglia non è in grado di farlo. È dura molto dura.
Aggiungerei che circa 12/13 anni fa mi sono fatto anche un paio di anni con uso di droga pesante.
La situazione attuale è che sono a pezzi, fisicamente e mentalmente.
Ho dolori di varia natura, affrontati nel tempo ma mai risolti. Mentalmente ho poca memoria, sono nervoso e non reggo più le pressioni.
Divrei partire con un percorso almeno per ansia e insonnia e poi via via cercare di star meglio.
Ci sarebbe altro da raccontare, ma con questa mail ho riassunto le tappe fondamentali.
Consigli?

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Miglior risposta 30 GIU 2020

Buongiorno Marco,
vediamo un po' se riesco a sintetizzare quello che lei ci racconta..
fino a circa vent'anni lei frequentava gruppi di amici ed era spesso un leader: questo molto probabilmente la rinfrancava, perchè nel leader sono riposte la fiducia e la stima, nonchè l'identità del gruppo. Ma il valore di tutto questo dipende anche dal proprio concetto di leadership, che spesso può essere scambiata per altri tipi di atteggiamento,essi causa di rotture all'interno dei gruppi. A circa quell'età lei è stato trattato male dalle persone che prima sembravano riporre stima in lei, dunque bisognerebbe analizzare e capire cosa è accaduto in dettaglio, in modo da darsi una spiegazione più profonda. Di certo questo ha colpito la sua autostima, il suo senso di sè, ha impattato contro le sue sicurezze. Lei ha vissuto con disagio tutto questo...ciò forse significa che la leadership faceva parte della sua identità: e difatti anche attualmente a lei sono attribuite responsabilità di non poco conto; perchè si occupa di persone che in casa sono in difficoltà, in quanto gli altri non sono in grado. Ma lei stesso è in una condizione di bisogno...e può diventare molto difficile mantenere certi "ruoli" quando si vive un momento difficile. Nel suo caso non si tratta di un momento, si tratta di anni di difficoltà...ma ho la sensazione che lei fatichi a richiedere il supporto di qualcuno, forse perchè di solito è lei a fornire supporto agli altri.
Tale aspetto, in particolare, può essere fonte di grande ansia... si percepisce che gli altri attribuiscono grande fiducia e responsabilità all'agire e al ruolo della propria persona e di conseguenza ci si sente sovraccaricati: da parte di chi ci attribuisce tanto e da parte di se stessi, perchè subentrano sensi di colpa e di responsabilità. Il sovraccarico può impedire di ingaggiare rapporti significativi, nella paura che questi possano mettere a disagio.
Mi domando cosa succederebbe se per una volta lei si consentisse di essere colui che viene aiutato piuttosto che colui che risolve i problemi... probabilmente non sarebbe facile, eppure è necessario...
Le consiglierei di richiedere una consulenza e di iniziare un percorso che la possa far riscattare da questa situazione.

Dott.ssa Gabriella Comi Psicologo a Reggio Calabria

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29 OTT 2021

Buongiorno. Sono il dott. Massimiliano Castelvedere, di Brescia. Sono tra quei professionisti che ritengono che il cambiamento personale sia un processo lungo e complicato. Purtroppo non ci sono scorciatoie percorribili e i consigli che uno psicologo potrebbe dare in una chat lasciano il tempo che trovano: non esiste la “bacchetta magica”. Per inquadrare l’eventuale problematica di un paziente serve invece una consulenza approfondita (almeno 4 sedute). A seguire, se nella consulenza si evidenzia un problema significativo, per trattarlo e cercare di risolverlo è necessaria una vera e propria psicoterapia o una psicoanalisi.
È illusorio credere che si possa fare qualcosa scrivendo in una chat, serve solo a perdere tempo e di solito significa che non si è pronti a mettersi in discussione. Se lei è una persona veramente motivata a capirsi e a ricercare un cambiamento personale profondo e duraturo, le do la mia disponibilità per fissare un appuntamento (anche online).

Dott. Massimiliano Castelvedere Psicologo a Brescia

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29 GIU 2020

Emergono con chiarezza una serie di elementi che inducono a pensare che lei abbia necessità di rivolgersi ad un professionista per intraprendere un percorso
Dott. Masucci A.

Dott. Armando Masucci Psicologo a Avellino

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