Ho paura che tutto ciò che stiamo vivendo sia grazie agli antidepressivi
Inviata da giulia21 · 15 nov 2021
Parlarne non mi è facile ma non riesco più a tenermi tutto dentro.
ho 23 anni il mio fidanzato 26, stiamo insieme da un anno e due mesi...sin dai primi mesi c'è stato un problema di fondo che abbiamo dovuto affrontare riguardo la sua erezione ed eiaculazione precoce. Sotto consiglio di un medico specialista ha iniziato a prendere xanax e altre pillole per evitare la eiaculazione precoce. Questo percorso di farmaci continua già da sei mesi ma io ho paura che quello che stiamo vivendo, tutto questo star bene possa finire e che tutto questo benessere termini dopo la fine del ciclo dei farmaci.
Lui è molto insicuro e non si fida ancora di me nonostante io sia una persona tranquilla e lo ami da morire.
Morirei per lui, questo per me è fortissimo.
Lui è l'amore della mia vita, ma come posso affrontare questa paura.
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16 NOV 2021
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Cara Giulia,
dalle tue parole mi arriva la potenza delle tue emozioni e dei tuoi sentimenti.
Rispetto a quanto riporti sento di dirti due cose:
- per quanto riguarda il problema del tuo fidanzato, oltre ai farmaci sarebbe indicato intraprendere un percorso psicosessuologico, perché le disfunzioni sessuali sono curabili tramite terapie psicologiche mirate, che contemplano anche la terapia sessuologica mansionale, ad esempio. Si costruisce un percorso mirato e su misura della persona e della coppia.
I fattori che influenzano la risposta sessuale sono diversi e di varia natura, dunque lavorare a tutto tondo su essi porterebbe risultati auspicabilmente stabili nel tempo. Tuttavia questa è una decisione che dovrebbe prendere il tuo ragazzo, qualora attualmente viva la situazione con disagio o in modo problematico.
- Riporti una sfiducia da parte sua nei tuoi confronti e questo sembra generarti dei vissuti spiacevoli a tua volta, con timori specifici.
Da questo punto di vista sarebbe utile per te fare qualche consulenza per capire meglio di cosa si tratta e come affrontare al meglio la situazione, perchè in questo caso sei tu a riportare la paura ed il bisogno di affrontarla, dunque è qualcosa su cui necessariamente lavorare singolarmente.
Alla luce di ciò, ti invito a contattare un professionista così che ti aiuti a districarti meglio nella situazione, a comprenderla a fondo e quindi a trovare il modo più adeguato per risolvere le difficoltà.
Resto a tua disposizione in quanto esperta in vita relazionale, di coppie e sessualità.
Ti auguro di vivere una relazione equilibrata e sana per entrambi, e di trovare presto il modo per raggiungerla.
Buona giornata,
Dr.ssa Annalisa Signorelli (ricevo anche online)
26 NOV 2021
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buonasera Giulia,
da ciò che ha riportato nella descrizione del suo rapporto si può cogliere come ci sia un certo timore da parte sua nonostante la terapia farmacologica stia funzionando.
Sicuramente lo xanax è servito a limitare i sintomi ma non a curarli alla radice. Inoltre le medicine che il suo compagno sta assumendo non lo aiuteranno a conquistare più fiducia in se stesso e di conseguenza in lei.
Riterrei utile che egli segua anche un percorso terapeutico oltre a quello farmacologico che sia individualmente o in coppia in modo da riuscire a raggiungere una buona soddisfazione di sé e di entrambi.
Resto disponibile per ulteriori chiarimenti, anche online
Cordiali saluti
Giancarlo Gramaglia
16 NOV 2021
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno Giulia. Se i farmaci sono stati efficaci, molto bene. Ma come lei giustamente sospetta, questo non è sufficiente. I farmaci non potranno aiutarlo a acquisire più sicurezza in sé. Lei può aiutarlo con il suo amore ed essendo comprensiva ma è una fidanzata, ha i suoi limiti, non è una professionista. Lui ha bisogno dì una psicoterapia che molti medici e psicologi ritengono sia un complemento necessario alla terapia farmacologica. Lui o il suo dottore non hanno mai parlato di questa necessità? Se sì lei può stimolarlo. Se non è opportuno che lei ne parle con il suo ragazzo. Un saluto e una buona giornata.
16 NOV 2021
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno Giulia,
gli ansiolitici (di cui fa parte lo Xanax) sono lenitivi del sintomo, non curano la causa.
Per questo le consiglio di incoraggiare il suo fidanzato ad affiancare all'uso del farmaco una psicoterapia che arrivi a rimuovere le cause e quindi poter poi interrompere il farmaco.
Vi auguro il meglio e resto a disposizione
Dott.ssa Oriana Parisi
16 NOV 2021
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno. Il cambiamento personale è un processo lungo e complicato. Se ci sono voluti degli anni per determinare una sofferenza psicologica, non può certo bastare una mail per risolverla. Purtroppo non ci sono scorciatoie percorribili e i consigli che uno psicologo potrebbe dare in una chat lasciano il tempo che trovano: non esiste la “bacchetta magica”. Per inquadrare l’eventuale problematica di un individuo serve invece una consulenza approfondita (almeno 4 sedute). A seguire, se nella consulenza si evidenzia un problema significativo, per trattarlo e cercare di risolverlo è necessaria una vera e propria psicoterapia o una psicoanalisi.
È quindi illusorio credere che si possano ottenere risultati scrivendo in una chat: serve solo a perdere tempo e di solito significa che non si è pronti a mettersi in discussione. Se lei è una persona veramente motivata a capirsi e a ricercare un cambiamento personale profondo e duraturo, l’unico consiglio sensato che posso darle è quello di fissare un appuntamento con un professionista serio e preparato. Per quel che mi riguarda, le do la mia disponibilità (anche online).
16 NOV 2021
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Salve Giulia, Mi dispiace molto per la situazione che descrive poiché comprendo il disagio connesso. Ritengo importante che oltre all'assunzione di farmaci si associ una terapia psicologica al fine di insegnare strategie per fronteggiare i momenti particolarmente problematici.
il farmaco da solo, purtroppo, non insegna strategie funzionali per affrontare in maniera autonoma la situazione.
Cordialmente, dott FDL
