Ho iniziato l’università due anni fa

Inviata da Anna · 4 ott 2021

Salve, sono Anna e ho 21 anni. Sono finita qui perché non so più cosa fare, mi sento inutile. Ho iniziato l’università due anni fa e dopo un anno in cui ho dato tutti gli esami (tranne uno, molto importante per la facoltà, in cui sono stata bocciata) ho perso la voglia di seguire le lezioni e di impegnarmi. Non so se sia dovuto al fatto che non ho superato l’esame, la situazione delle lezioni online che sicuramente non ha aiutato o semplicemente non provo più entusiasmo per la facoltà che ho scelto. Mi trovo in questa situazione di incertezza e mi sento incapace di prendere una decisione (se riprovare a continuare ciò che stavo facendo o invece mollare e provare qualcos’altro). Ovviamente mi sento molto in colpa per i miei genitori e mi vergogno tanto anche solo a parlare di questo mio “blocco”.
Spero qualcuno possa darmi un consiglio, grazie per l’attenzione.

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Miglior risposta 5 OTT 2021

Cara Anna, penso che sia stata giusta l'intuizione di scrivere qui. Infatti, il suo blocco può avere molteplici cause e, attraverso il confronto con un* psicoterapeuta potrà sicuramente venirne a capo così da indirizzare la sua vita verso la strada migliore. Un caro saluto

Rebecca Silvia Rossi Psicologo a Trani

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30 OTT 2021

Ciao Anna,

intanto complimenti: mi sembra che la situazione in cui ti trovi non sia facile per te, forse l'università che hai scelto non si è rivelata essere come te la aspettavi, forse le lezioni online e a distanza sono state molto pesanti e demotivanti per te e non superare l'ultimo esame mi sembra essere stata una forte delusione e nonostante tutto hai deciso di fare qualcosa per uscire da questo impasse.

Non posso sapere cosa sia meglio per te, se riprovare a dare l'esame, concludere il tuo percorso e poi fare ciò che ti pare oppure ricominciare qualcos'altro di diverso e magari di più interessante.

Così a caldo però mi viene da chiederti: cosa facevi di diverso nel momento in cui la voglia di seguire i corsi e dare gli esami c'era? Cosa dicevi a te stessa? Come andavi in università? Con che "mood"? Da che cosa notavi di avere più entusiasmo? Cosa te lo faceva dire?

E poi: non avere questo tuo blocco che differenza farebbe per te? Qual è la prima cosa che noteresti che ti farebbe dire di non avercelo più? E se non lo avessi più cosa faresti di diverso ora? E che impatto avrebbe tra un anno? E tra tre anni?

Rispondere a queste domande per iscritto è già un ottimo esercizio che a volte può essere sufficiente a sbloccarsi.

Resto comunque a tua disposizione come psicologo, lavorando anche online. Spesso sono sufficienti pochi incontri per vedere importanti miglioramenti.

Ti auguro il meglio,

Paolo Perez

Dott. Paolo Perez Psicologo a Torino

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17 OTT 2021

Gentile Anna,
una bocciatura ad un esame non può rappresentare un motivo sufficiente per sentirsi inutile e pensare di cambiare facoltà, anche perchè quest'ultima soluzione non garantisce che un incidente simile non possa ripetersi.
Piuttosto bisogna riconoscere che la preparazione di questo esame non superato non era ottimale e pertanto dovrà essere integrata colmando le lacune emerse.
Occorre avere l'umiltà di ammettere questa cosa come pure l'umiltà di parlarne con i suoi non essendovi buone ragioni per sentirsi in colpa o per vergognarsi.
Il consiglio è quello di fare una esperienza di psicoterapia per prendere consapevolezza dei lati poco funzionali della sua personalità onde poterli correggere.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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5 OTT 2021

Buongiorno Anna,
innanzitutto ritengo che conseguire la maggior parte degli esami in un anno, specialmente il primo, sia un impegno non da sottovalutare. E' interessante questo senso di inutilità che percepisce, verso chi o cosa si sente poco utile?
Le lezioni online sono state un aspetto decisamente invalidante per molti studenti ma c'è la possibilità che questa situazione di incertezza celi dinamiche più nascoste di un semplice esame non superato. L'università è un momento di svolta che spesso genera confusione. Quest'ultima ha un aspetto cruciale e molto positivo nello sviluppo del soggetto perché consente di valutare diverse alternative alla propria realizzazione e scegliere la più utile, ovvero la più soddisfacente, per sé.
Questo senso di colpa che accusa all'idea di dover parlare con i suoi genitori da che cosa deriva? Sarebbe utile condividere l'attuale situazione con chi le sta vicino in modo da non dover portare il carico di questa responsabilità da sola e avere un confronto esterno.
Sarebbe interessante approfondire questi aspetti, nel caso resto a disposizione per eventuali richieste.
Grazie e cordiali saluti
Giancarlo Gramaglia

Gramaglia Dr. Giancarlo Psicologo a Torino

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5 OTT 2021

Gentile Anna, le poche righe che ha scritto per descrivere la sua problematica e i suoi vissuti sono ricche di spunti per un percorso terapeutico che la porti, non solo a superare il blocco che sta vivendo, ma anche per comprendere meglio se stessa e crescere dal punto di vista della personalità. Innanzitutto, c'è la possibilità di esplorare cosa ha significato la bocciatura per lei e quali emozioni e sentimenti ha provato. E' importante chiedersi se aveva messo in conto di poter essere bocciata almeno una volta e se questo evento non abbia prodotto/riaperto una piccola ferita narcisistica. Inoltre, c'è da chiedersi su cosa fonda l'entusiasmo per la facoltà che ha intrapreso e che adesso sembra essersi sopito. E' possibile che esso si basasse anche in gran parte sul confronto e rapporto umano con i professori o con i colleghi di corso e che esso sia venuto meno a causa delle lezioni a distanza? Non credo sia questo il momento per prendere una decisione in merito al suo percorso di studi: nella parola "mollare" che ha utilizzato per ipotizzare il cambio di facoltà, si intravede già un vissuto di fallimento che in tutta probabilità accompagnerebbe la decisione di cambiare. Credo che il primo passo da compiere sia cancellare quell'"Ovviamente" riferito al suo senso di colpa verso i suoi genitori: è normale provare dei sentimenti di colpa, ma non necessariamente deve essere così. Difficoltà come la sua sono molto comuni fra gli studenti universitari, ancor di più a seguito della pandemia e del lockdown. Fatto il primo passo di concedersi la possibilità di essere in impasse motivazionale rispetto al percorso universitario senza sensi di colpa, sarà opportuno aprirsi con le persone che le vogliono bene al fine di superare la vergogna e liberarsi del peso del "non detto" che a lungo andare può diventare un peso troppo grande da sostenere da sola.

Dott. Lelio Bizzarri Psicologo a Roma

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5 OTT 2021

Buongiorno Anna,
leggo con interesse la sua situazione. Molto spesso capita che l'inizio dell'università possa rappresentare un momento di "crisi" e un punto in cui, soprattutto a seguito di qualche esame non andato bene, ci si possa fermare a domandarsi se la scelta che si è fatta sia quella giusta per il proprio futuro. Quello che lei chiama "blocco" ci getta in un'incertezza difficile da maneggiare e gestire, portandoci a vivere anche sentimenti di vergogna e colpa verso i genitori a cui magari ci sentiamo di dover rispondere rispetto all'immagine che loro e noi abbiamo di noi stessi.
Il consiglio che mi sento di darle è quello di provare a iniziare un percorso con un professionista così da poter cercare insieme di sciogliere questi dubbi e vissuti, permettendole di riprendere in mano ed andare avanti serenamente con il suo progetto di vita.
Le auguro il meglio.

Dott.ssa Greta Cazzaniga Psicologo a Monza

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5 OTT 2021

Buongiorno Anna,
Credo che come tu stessa abbia riconosciuto la situazione pandemia e post-pandemia non ti abbia aiutata come a molti succede, in un periodo in cui già eri demoralizzata per via della bocciatura. Dietro al tuo discorso leggo una tua credenza irrazionale che si potrebbe tradurre con "Non ho superato l'esame, quindi sono un'incapace". Dovresti cercare di vedere le cose da un altro punto di vista, capire che non sei incapace solo per un esame, non è l'esame o la tua difficoltà in questo momento a definire la persona che sei. Potresti cercare di approfondire tutto il discorso con un terapeuta, ti suggerisco la psicoterapia cognitivo-comportamentale poichè puoi concordare una breve durata, ma ricordati sempre di scegliere il professionista adatto a te.

Un caro saluto,
Dott.ssa Beatrice Filiputti

Dr.ssa Beatrice Filiputti Psicologo a Roma

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5 OTT 2021

Salve Anna.
Sembra che la sua motivazione abbia risentito della bocciatura in quell'esame importante unito all'anno di formazione a distanza. Emerge tutta la fatica di ritrovarsi in questa fase di stallo, in cui prendere qualsiasi decisione diventa un ostacolo insormontabile. A questo si unisce il senso di colpa nei confronti dei suoi genitori, rendendo tutto ancora più stressante e impedendole di ricevere il loro aiuto e riscontro.
Da quanto ha scritto emergono però anche le sue risorse: sa ascoltarsi, ha a cuore gli altri e anche se stessa, cosa che l'ha portata a chiedere un consiglio in questo portale. Il mio suggerimento è di andare a fondo in questo tentativo di prendersi cura di se e di ascoltarsi, facendosi aiutare da un professionista se necessario. Se il prezzo delle sedute è un problema, visto la sua giovane età, tenga presente che ci sono professionisti che offrono sedute a prezzi calmierati (io ricevo anche online), oppure molti sportelli gratuiti attivati da associazioni, tra cui spesso le università.
Se la situazione di stallo dovesse protrarsi, credo che un percorso con un professionista potrebbe aiutarla a dar voce alle sue motivazioni e alle sue paure, offrendole uno spazio in cui mettere a fuoco quali sono i suoi obiettivi.
Spero di esserle stato utile e nel caso rimango a disposizione online
Dott. Simone Ivoli

Anonimo-182992 Psicologo a Torino

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5 OTT 2021

Cara Anna ,
In questo momento lei sta riflettendo su se stessa e sulle decisioni prese in passato. Tuttavia non riesce ad ascoltarsi per capire quali sono i suoi bisogni e i suoi desideri. Desidera continuare gli studi già intrapresi superando questo momento critico dovuto alla bocciatura? Oppure si stanno facendo spazio altri bisogni e altri desideri finora assopiti?
Solo attraverso un percorso in cui impara ad ascoltarsi per conoscersi meglio , potrà prendere la sua decisione . Posso aiutarla in questo percorso, mi contatti, sono disponibile anche on line.
Dr.ssa Anna Capriati

Dott.ssa Anna Capriati Psicologo a Trieste

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5 OTT 2021

Buongiorno Anna, sembra hai perso la sicurezza in te stessa e di conseguenza la motivazione.
Le lezioni on line sicuramente non aiutano te e nessuno degli studenti universitari , sono poco stimolanti e un pò alienanti.
Quando si è confusi la miglior cosa è aspettare e non prendere decisioni.
Però nel frattempo ti consiglio di parlare con uno psicoterapeuta per schiarirti le idee , capire cosa è successo e cosa vuoi fare. Sei giovane è importante per il tuo futuro tu faccia scelte sentite con serenità

A disposizione se hai bisogno di approfondire
In bocca al lupo
Dottssa Belinda Doria

Dott.ssa Belinda Doria Psicologo a Vecchiano

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5 OTT 2021

Buongiorno Anna,
l'impatto emotivo di questa bocciatura sembra che sia riuscito a farle dubitare di tutto il percorso svolto finora, che mi sembra di capire, sia proseguito in modo lineare prima di questo evento.
Ciò che deve chiedersi è per quale motivo un "fallimento" (piuttosto comune nel percorso universitario) ad un solo esame, l'abbia portata a svalutarsi e a svalutare in questo modo il suo interesse verso la facoltà scelta; potrebbe effettivamente anche essersi resa conto che tale scelta non ha soddisfatto le sue aspettative.
Si immagini in un futuro, pensi a quali obiettivi le piacerebbe sviluppare, a quali progetti vorrebbe ambire, tenendo in considerazione anche l'eventualità di aver bisogno forse di una pausa per capire come progettare al meglio il suo avvenire.
Nel periodo universitario anche un "blocco" di questo tipo è un'esperienza estremamente comune: si dia del tempo per capire cosa vuole realmente. La fretta dettata dal senso di colpa o dalla vergogna per il confronto con i coetanei, potrebbero portarla a scelte affrettate e poco soddisfacenti.

Rimango a sua disposizione (ricevo anche online).

Dott.ssa Laura Romano

Dott.ssa Laura Romano Psicologo a Roma

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5 OTT 2021

Cara Anna,
Mi dispiace per il disagio che stai vivendo e le insicurezze che ne conseguono.
Resto a disposizione anche online se vorrai cercare di avere uno spazio di ascolto.
Cordiali saluti.

Dott.ssa Margherita Romeo

Dott.ssa Margherita Romeo Psicologo a Roma

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5 OTT 2021

Cara Anna, nella vita capita a tutti di sentirsi fragili e non adeguati di fronte alle difficoltà. Bisogna darsi un tempo, far chiarezza e capire veramente chi si è e ciò che si desidera. Una consulenza psicologica potrebbe sicuramente aiutarla. Resto a sua disposizione (ricevo anche online). Le auguro di ritrovare presto la sua serenità.
Un caro saluto
Dott.ssa Patrizia La Bruna

Dott.ssa La Bruna Patrizia Psicologo a San Sperate

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5 OTT 2021

Buongiorno, Anna.
Probabilmente, un percorso psicologico anche breve potrebbe aiutarla a superare questo suo blocco.
Se vuole, sono a sua disposizione anche online per aiutarla.
Cordiali saluti

Dott. Andrea Restaino - MB

Dott. Andrea Restaino Psicologo a Casatenovo

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5 OTT 2021

Cara Anna,
mi dispiace per questa situazione.
Una bocciatura può segnarci ma sta a noi non farci fermare. A volte, quando siamo davanti a queste sensazioni di blocco può aiutare fare dei pensieri razionali su pro e contro, per decidere il da farsi, altre volte “fare” è meglio del pensare. Vale a dire che provare a riattivarsi nel percorso scelto può dare molte più informazioni sulla natura del blocco stesso, per cui o riemerge la motivazione o si comprende che si vuole altro. Sarebbe un peccato farsi fermare dai timori e insicurezze, e in questo caso può essere utile un ciclo breve di sedute che possano aiutare a comprendere quello che accade per superarlo facendo scelte ponderate e in linea con se stessi.
Resto a disposizione e ti auguro di venirne a capo presto.
Buona giornata,
Dr.ssa Annalisa Signorelli (ricevo anche online)

Dott.ssa Annalisa Signorelli Psicologo a Belvedere Marittimo

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5 OTT 2021

Salve, mi dispiace per il disagio che descrive. Consideri la possibilità di costruirsi un suo spazio di ascolto psicologico che possa esserle di supporto e che possa aiutarla a fare chiarezza sui suoi vissuti emotivi legati alla situazione espressa.

Cordialmente,
Dott.ssa FM

Dott.ssa Francesca Moscetta Psicologo a Roma

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5 OTT 2021

Carissima Anna,
può capitare che una battuta d'arresto magari inaspettata ci faccia mettere in discussione un intero percorso.
Dalle poche righe che scrive sembra effettivamente che la bocciatura a questo esame molto importante l'abbia demotivata tanto fino a farle perdere la voglia di continuare.
Lavorare con un professionista potrebbe aiutarla a recuperare motivazione e voglia e ad acquietare così anche i sensi di colpa e vergogna che prova.
Sono a disposizione
Un caro saluto
Dott.ssa Stefania Barbaro
(ricevo anche on line)

Dottoressa Stefania Barbaro Psicologo a Milano

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5 OTT 2021

Buongiorno Anna,
la motivazione interna è il combustibile necessario per far andare avanti la nostra vita. Probabilmente ha bisogno di alzare un po 'lo sguardo e proiettarsi verso i suoi progetti che meglio indovinano la sua persona e poi chiedersi quali sono i passi per avvicinarsi alla meta. Un fallimento all'Università (la bocciatura in un esame) ha fatto crollare un sistema, ma dalla crisi può nascere una grande opportunità se ci si fa aiutare.
Rimango a disposizione e le auguro il meglio
Dott.ssa Oriana Parisi

Dott.ssa Oriana Parisi Psicologo a Bari

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