Buona sera, mi chiamo Antonia e ho 22 anni, scrivo perché fin da piccina soffro di questo problema che era più grave e per fortuna con il passare degli anni sono migliorata molto. Insomma ogni volta che mi trovo in pubblico o con una persona che mi provoca imbarazzo io balbetto, cioè è come se le parole si bloccassero in gola mentre sto per dirle.
Ci sono occasioni in cui sto nervosa e inizio a balbettare perfino con persone strette (tipo genitori o fidanzato), sarà perché penso troppo prima di parlare?
Ogni volta che devo chiedere a qualcuno una cosa (soprattutto se grande ai mei occhi) se devo raccontare qualcosa che mi emoziona, capita che mentre sto parlando non finisco di dire alcune parole e le persone si ritrovano a finirle al posto mio ed è una cosa davvero inaccettabile per me.
È una bruttissima sensazione che ogni volta non posso evitare e che mi reca molto imbarazzo, secondo voi c’è una soluzione?
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30 OTT 2021
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Gentile Antonia,
sembra che il suo disturbo riguardante la fluenza del linguaggio sia strettamente collegato all'ansia socio-relazionale e ad un carente livello di autostima.
Pertanto è possibile avere buoni risultati mediante un percorso di psicoterapia preferibilmente cognitivo-comportamentale magari associato a tecniche di rilassamento psico-fisico.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
30 OTT 2021
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno Antonia,
intanto complimenti: mi sembra che tu stia parlando di un problema che ti porti avanti e sul quale sei già migliorata in passato e sul quale desideri lavorare. Come hai fatto in passato a migliorare?
Il tuo racconto mi fa venire in mente una mia collaboratrice che, essendo straniera, talvolta sbagliava a pronunciare le parole oppure a coniugare correttamente verbi e aggettivi e capitava spesso che gli altri la correggessero e quando questo avveniva continuamente risultava per lei molto fastidioso. E la cosa più difficile era che lei doveva tenere delle lezioni con me e quindi parlare in pubblico di fronte a tante persone.
Allora le venne un'idea: all'inizio della lezione, prima di iniziare a spiegare, diceva "come vedete dal nome, io sono straniera, quindi sbaglierò a pronunciare alcune parole e a dire alcuni verbi. Mi piacerebbe però che non mi interrompeste per correggermi". E dicendolo prima è come se si fosse autorizzata a sbagliare, perché lei è un essere umano come tutti e la perfezione non è cosa umana e soprattutto non è qualcosa che devi a nessuno. Ed allo stesso modo gli altri adesso sapevano che non dovevano correggerla, perché adesso sapevano che non le avrebbe fatto piacere, anche se loro lo avrebbero fatto in buona fede.
Spero che questo racconto ti sia stato utile. Resto a tua disposizione come psicologo, lavorando anche online. Spesso sono sufficienti pochi incontri per vedere importanti miglioramenti.
29 OTT 2021
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno Antonia,
condivido che il disagio provato deve essere assai sgradevole, quando ci sentiamo bloccati e i blocchi influiscono sulle nostre potenzialità e relazioni.
Sembra che la disfluenza si manifesti , maggiormente in determinate occasioni che possiamo definire "sociali" .
Quello che è accade è che nel tentativo di anticipare, con i suoi i pensieri, ciò che accadrà nella comunicazione, il problema peggiora.
Iniziare un percorso la può sicuramente aiutare, in questo caso sono consigliati approcci di tipo integrato ad esempio con una presa in carico dal logopedista se non è stata effettuata in passato.
La terapia cognitivo comportamentale e la mindfulness sono, secondo la letteratura scientifica, approcci efficaci nel ridurre la sintomatologia che lei riporta.
Rimango disponibile per un colloquio conoscitivo se decidesse di iniziarne uno.
A presto
29 OTT 2021
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno Antonia,
ha iniziato dicendo che il problema è presente sin da quando era piccina: cos'ha fatto per renderlo meno grave in questi anni?
Credo che oltre a pensare alla soluzione del problema in superficie, possa essere utile andare a capirne le origini e valutare cosa fare successivamente.
Resto a disposizione, qualora volessimo incontrarci e valutare insieme il percorso migliore.
Buona giornata,
Dott.ssa Michela Dicosta
29 OTT 2021
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Antonia, il problema di cui parli sembra appunto un disturbo della fluenza del linguaggio ovvero balbuzie. Può essere di aiuto un trattamento di logopedia per un lavoro specifico sulla respirazione ma essendo di origine ansiosa il trattamento principale sarebbe proprio quello psicologico.
Sarebbe importante infatti capire e approfondire i pensieri sottostanti e poterli mettere in discussione. I punti di lavoro sarebbero appunto il rafforzamento delle tue strategie e abilità sociali, il miglioramento della tua autostima e anche un lavoro sull'ansia da prestazione che ti conduca nel tempo a percepirti come in grado di poter affrontare efficacemente le situazioni.
Resto a disposizione
28 OTT 2021
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Salve Antonia,
sì secondo me una soluzione potrebbe esserci.
L'ansia si può manifestare con la contrazione dei muscoli della gola (delle corde vocali). Quando dice "è come se le parole si bloccassero in gola", sente anche una stretta/dolore/nodo alla gola?
Sì, pensare troppo prima di parlare può rendere difficile esprimersi. Pensare in modo frenetico può essere una reazione automatica all'ansia.
Il fatto che il problema aumenti quando è più emozionata/imbarazzata fa proprio pensare che la balbuzia sia connessa all'ansia.
Sono d'accordo, un altro che finisce le proprie frasi da una bruttissima sensazione.
Se le va possiamo esplorare insieme le emozioni che causano quest'ansia, così da superarla. Se vuole possiamo unire le forze e vedere se le possiamo essere d'aiuto.
Sarei veramente entusiasta di lavorare con lei. Se LEI vuole, non esiti a contattarmi.
Un caro saluto,
dott. Salvatore Isaia.
28 OTT 2021
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Salve Antonia, mi dispiace molto per la situazione che descrive poiché comprendo quanto disagio e sofferenza possa generarle.sarebbe importante cercare di capire nel dettaglio cosa pensa e cosa prova quando si trova a parlare con le persone al fine di cogliere lo stato emotivo che la compagna.potrebbe avere un’intensa paura per il giudizio degli altri? Potrebbero esserci aspetti di ansia intensa? Ritengo che mediante un percorso psicologico sia possibile affrontare e superare queste difficoltà e soprattutto cogliere l’origine ed i fattori che mantengono in vita la sintomatologia in atto.
Credo che un percorso cognitivo comportamentale possa aiutarla a cogliere i pensieri disfunzionali che la dirigono verso emozioni negative e che la conducono a loro volta verso comportamenti che lo allontanano da quelli che sono i suoi scopi ed obiettivi.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
28 OTT 2021
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Buongiorno, la tua è una forma importante di ansia, credo sia anticipatoria che generalizzata. A volte animare forse del panico.
Puoi risolvere sicuramente il problema solo facendo un.percorso psicologico con un professionista che di occupa di ansia .
A disposizione
Saluti
Dottssa Belinda Doria
28 OTT 2021
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Antonia,
certo le soluzioni esistono se lei vive questa situazione con disagio ed è motivata a migliorare. Il mio consiglio innanzitutto è quello di parlare tutte le volte che può, cercando di vincere i suoi timori. Certo è uno sforzo, ma parlare e parlare in pubblico sono due azioni che richiedono allenamento e costanza: più parlerà più vincerà il suo timore e più si sentirà in grado di padroneggiare le situazioni, creando un circolo virtuoso.
È un problema più diffuso di quello che pensa. Tuttavia se la sua problematica è per lei fonte di un disagio che non le permette di vivere serenamente e la limita nello studio o nel lavoro le consiglierei un approfondimento psicologico.
Rimango a disposizione online,
Buona giornata,
Dott.ssa Valentina Ciavarra