Buongiorno,
sono una ragazza di 33 anni e faccio l'ingegnere.
7 mesi fa sono passata dalla mia azienda di 60 persone di provincia ad una multinazionale con migliaia di persone e molte sedi. Io sono sempre stata considerata brava nel mio lavoro (sono stata 6 anni nella mia azienda precedente). Ma qui sono 7 mesi che mi sento UNA TOTALE STUPIDA. è vero che ho fatto anche molte cose buone e che comunque ho leggermente cambiato settore e devo imparare...ma mi sembra sempre e solo di fare errori stupidi, qui tutti sono agguerriti e se si ha un minimo di dubbio si viene immediatamente attaccati. E io, che almeno sulle mie doti intellettive non ho mai avuto dubbi, sono mesi che mi sento poco sveglia, incapace…mi aspettavo di avere difficoltà i primi 2 o 3 mesi...ma dopo 7 mesi non posso più avere la giustificazione di essere nuova!! e se davvero non fossi abbastanza intelligente per questo lavoro e il mio capo a colloquio avesse sbagliato a valutare?
Non so davvero come gestire la cosa e l'idea di passare per incompetente mi fa enormemente soffrire….
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15 GEN 2019
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Buongiorno Fra,
Non penso proprio, visto il contesto particolarmente agguerrito, che il suo capo abbia sbagliato a valutarla. Tutt'altro, i dubbi, l'ansia da prestazione e la preoccupazione attivano il nostro cervello e ci aiutato a dare di più, tuttavia dobbiamo saperla gestire, altrimenti si trasforma in ansia negativa e succede quello che sta accadendo a lei. Al fine di poterla aiutare avrei bisogno di ulteriori elementi, della sua vita e del suo lavoro, ad esempio cosa rappresenta per lei?cos'ha paura oltre a non essere all'altezza? e soprattutto perché si sente stupida? é vero che sono passati 7 mesi, ma ha anche sottolineato di aver cambiato settore. Le consiglio di intraprendere un breve percorso psicologico, online o da un professionista della sua zona.
Se vuole può scrivermi, cercherò di aiutarla.
Cordiali saluti
Dott.ssa Alice Noseda
16 GEN 2019
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buonasera Fra
Il passaggio da un ambito di lavoro ad un altro può essere molto faticoso e mettere seriamente in crisi: oltre al nuovo ambiente, ci si deve confrontare con dinamiche relazioni e prassi aziendali proprie del luogo.
Le suggerisco di ritornare con la mente alla gioia che aveva quando ha accettato questo incarico. Ritrovi la sua grinta. Non si lasci intimidire da ciò che la fa sentire incapace, accetti il cambiamento e cerchi nuovi alleati e strategie per fronteggiare questa start-up.
Se desidera resto disponibile ad un confronto più approfondito
Un caro saluto
Dott.ssa Nicolini Fabiana
15 GEN 2019
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno,
il punto cruciale è cambiamento nel clima che si respira in azienda, nel senso che lei è passata da un'azienda piccola, in cui ci si conosce tutti, ad una multinazionale dove la competitività fra i dipendenti si esprime al massimo. E qui veniamo ai suoi problemi. Anzi al problema, poiché in lei vi è una difficoltà ad esprimere quella pulsione naturale che tutti abbiamo ma che in alcuni è parzialmente inibita e che è l'aggressività, intesa in senso lato. Non credo che lei sia inadatta al nuovo lavoro, penso che dal punto di vista intellettuale lei vada benissimo. Dove è carente è appunto nella espressione dell'aggressività che le impedisce di essere competitiva.
Al fine di scoprire e rimuovere quelle forze inconsce che spingono in direzione contraria alla libera espressione dell'aggressività le consiglio un percorso terapeutico, possibilmente di tipo psicoanalitico, con un analista della sua zona o presente sul sito ma che usi Skype.
Mi faccia pure delle domande se ne ha bisogno!
15 GEN 2019
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno,
mi sembra che l'elemento centrale sia il cambiamento del clima lavorativo. Lei è passata da un'azienda quasi familiare a una multinazio0nale con un grado di competitività e aggressività da parte dei dipendenti molto maggiore. E qui secondo me sta il punto, ovvero che lei è sicuramente capace da un punto di vista intellettivo ma mostra delle carenze sulla propria espressione dell'aggressività. Che è una pulsione vitale che tutti abbiamo, ma qualcuno di noi fa più fatica a mostrare. Allora il punto è scoprire quali sono le inconsce forze che si muovono in senso contrario alla libera espressione delle pulsioni aggressive. Pertanto le consiglio di rivolgersi ad uno psicologo al fine di conoscersi meglio e riuscire ad essere più competitiva, più aggressiva appunto, rimuovendo quelle resistente che albergano dentro di lei.
Può rivolgersi ad un professionista della sua zona o presente sul sito ma che usi Skype.
Mi faccia pure delle domande se ne ha bisogno!
15 GEN 2019
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Carissima,
non credo che il problema sia di tipo intellettivo (penso che lei sia sufficientemente capace di svolgere il suo lavoro) ma di tipo emotivo. Mi spiego. Lei è passata da un'azienda in cui si conoscevano tutti ed era provinciale ad una multinazionale in cui è impossibile conoscere tutti e soprattutto il clima è totalmente diverso: c'è moltissima competitività e se lei fa un minimo errore viene attaccata. Questo secondo me fa la differenza. L'obiettivo che deve darsi è quello di aumentare la sua autostima e tirare fuori quell'aggressività che tutti abbiamo ma che in determinate circostanze è inibita.
Per cui le consiglio di farsi aiutare da un buon psicologo della sua zona o presente sul sito ma che usi Skype.
MI faccia pure delle domande se ne ha bisogno!