Genitori anaffettivi
Questa mattina ho avuto una delle mie crisi di pianto, il mio pensiero ritorna sempre alla mia infanzia, così travagliata e traumatica. I miei genitori sono sempre stati profondamente assenti, anaffettivi, incapaci entrambi di dimostrare affetto nei miei confronti. Quotidianamente mi ritornano in mente episodi che mi provocano un dolore profondo, che si manifesta in crisi depressive di pianto, l'unico contatto che subivo da parte di mia madre erano i suoi schiaffi, mi picchiava duramente e lo faceva per qualsivoglia motivo, anche per sfogare le sue preoccupazioni (avevamo spesso problemi economici ed anche le liti tra i miei genitori erano quasi all'ordine del giorno), di contro invece mostrava gesti di affetto a mia sorella (minore) ed è capitato innumerevoli volte che io le chiedessi carezze, baci o di tenermi in braccio come faceva con lei, ma venivo scacciata, umilliata, derisa.
I miei unici ricordi positivi li devo ai miei nonni materni, gli unici che hanno saputo farmi sentire amata, per parte della mia infanzia ho vissuto con loro, (dopo 1 anno dalla mia nascita è nata mia sorella, per mia madre era evidentemente troppo dura gestirci entrambe quindi io venivo affidata ai miei nonni), ma quando tornavo a casa dei miei genitori mi sentivo puntualmente una estranea, un ospite indesiderato e percepivo di non essere gradita. Mio padre era presente solo a pranzo/cena, mia madre mi lasciava giocare per ore da sola in uno stanzino, quello era il mio mondo, parlavo con qualcuno che non era fisicamente presente, mi creavo soggetti fittizi che potessero farmi compagnia, davo loro dei nomi, ci parlavo...venivo interrotta bruscamente e ritornavo a quella realtà così fredda, sconosciuta ed inspiegabile a suon di schiaffi ed umiliazioni se non rimettevo tutti i miei giochi (regalati dai miei nonni) a loro posto. Negli anni maturó in me la convinzione che mi sarei potuta guadagnare il loro rispetto ed il loro affetto coi risultati scolastici, essendo una bambina/ragazza coscienziosa quindi mi impegnai per dimostrare loro quanto valessi, ho imparato ad affrontare da sola piccole/grosse difficoltà pur di non dare loro dispiaceri/grattacapi, devo ammettere che a volte è stata dura. Mi sono iscritta all'università, guadagnandomi la bds per merito, l'ennesima batosta fu quando mia madre mi comunicò che non avrebbero speso 1€ per festeggiare il traguardo raggiunto, fu la ciliegina su una torta tanto amara per me, tutti i 30 non erano motivo di orgoglio, anche il mio percorso universitario fu costellato da un continuo sminuire, minimizzare, da parte loro e da parte di mia sorella, nonostante tutto continuavo a sentirmi la stessa fallita non meritevole di amore che veniva scacciata da bambina quando chiedeva un abbraccio.
Sto pensando di cercare un aiuto, ma non saprei da che parte iniziare, mi pongo molte domande alle quali forse non troverò mai risposta, non nascondo che molto spesso mi capita di pensare al suicidio, è un pensiero ricorrente che si affacciò nella mia vita dopo una "sessione" di botte ed essere stata chiusa in bagno quando ero ancora una bambina, mi ricordo che avrei voluto bere della candeggina per smettere di soffrire. Vorrei avere la forza necessaria per dimenticare, ma è dura.