Convivo da tre anni con il mio fidanzato.
Io 25 anni lui 23.
Col tempo sono iniziati i primi litigi e penso sia normale...
Quello che non penso sia normale è che lui per motivi davvero futili, ad esempio non trovare le cuffie o una maglietta se ne esca con reazioni estreme, iniziando a insultarmi e lanciare cose per casa.
L'ultimo episodio stasera, perché aiutandolo nella manutenzione della sua moto, accidentalmente mi è caduto un attrezzo sulla moto, graffiandola leggermente in un punto nemmeno visibile. Apriti cielo. Ha iniziato a bestemmiare facendosi sentire da tutti perché urlava (eravamo nel giardino del condominio) io sono entrata in casa per evitare scenate. Lui poi è entrato continuando a insultarmi e sminuendomi, insulti pesanti. Io che tanto zitta non so stare, gli ho fatto notare che il suo atteggiamento era eccessivo e non nella norma. Qualche insulto gliel'ho dato anche io dal nervoso. È arrivato a tirarmi delle pedate.
Io mi sento distrutta, perché una reazione così non me la aspettavo di certo. Mi sento una cretina perché ho sempre pensato che una persona che ti tratta così in realtà non ti ama e che deve essere lasciata subito. Eppure ho paura di soffrire, perché sono innamorata e perché penso di non riuscire ad uscirne.
Ho bisogno di consigli.
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7 LUG 2021
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Cara Lucia,
quando le situazioni si inaspriscono fino alla violenza verbale, psicologica e/o fisica è difficile modificarle.
Di contro, è molto facile restare imbrigliati in una circostanza tossica dalla quale, sempre di più, non si sa come uscirne o come sanarla. Sono molteplici i timori che possono assalire quando si tratta di decidere se porre fine alla relazione o meno. In primis la paura di soffrire insopportabilmente, ma ciò in realtà ci tiene agganciati in una sofferenza quotidiana e continua, altrettanto logorante.
Proprio perché tali meccanismi fanno parte della quotidianità, diventano abitudini che risucchiano in un vortice negativo dalla quale sembra sempre più difficile uscire. La lucidità si perde, ed anche se si è consapevoli razionalmente di quanto accade e di cosa sarebbe giusto fare per il proprio benessere e la propria sopravvivenza emotiva, non si riesce a fare diversamente. In questi casi è necessario rivolgersi ad un esperto che aiuti a maturare una scelta consapevole (qualunque essa sia) e a fronteggiare le situazioni, la sofferenza e le eventuali conseguenze che si vivono e si vivranno. In ogni caso, un terapeuta può accompagnarla in ogni momento verso una gestione ottimale e verso la maturazione di cambiamenti necessari e positivi, rispetto al suo benessere e salvaguardia.
Non sono da sottovalutare le pedate, e bisogna stare attenti affinché non diventino altro. Purtroppo, quando si è innamorati si sottostimano segnali importanti e si accettano gesti inaccettabili in altre circostanze.
Potrebbe essere utile pensare a se stessa come una bambina da proteggere: come si comporterebbe se al suo posto ci fosse una bimba? Cosa farebbe per lei? Come potrebbe portarla in salvo? Come ne tutelerebbe il benessere?
E' bene riflettere e, ad un certo punto, agire!
Qualora avesse bisogno mi contatti pure in privato. Sono esperta di tale ambito e comprendo bene quali meccanismi alimentano certe relazioni e situazioni.
Ad ogni modo, le auguro di scegliere mettendo al primo posto se stessa, oltre le paure connesse alle conseguenze delle scelte.
Buona giornata,
Dr.ssa Annalisa Signorelli
7 LUG 2021
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile Lucia,
la rabbia che manifesta il suo fidanzato potrebbe nascere da emozioni incomprese, nascoste o represse. Sarebbe utile, non solo per il benessere della coppia, ma anche per il suo fidanzato, parlarne e farsi aiutare intraprendendo un persorso psicoterapeutico individuale e di coppia.
Rimango a disposizione (anche online) e le auguro di ritrovare la vostra serenità di coppia
Dr. Massimiliano Compagnone
6 LUG 2021
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Carissima Lucia,
da quello che scrive il suo compagno ha problemi con la gestione ed il controllo della rabbia.
Nessun gesto comunque può giustificare la violenza fisica e verbale. Una volta che si è calmato cosa dice? Si rende conto di quello che ha detto e fatto? Si scusa? Sono tutte domande a cui bisogna dare una risposta e se la risposta è no, anche se doloroso, il consiglio è quello di separarsi suggerendogli un percorso che possa aiutarlo a gestire questa enorme carica rabbiosa.
Per lei, un sostegno con un terapeuta potrebbe aiutarla ad affrontare la situazione e a reggere questo momento così delicato.
Sono a disposizione
Un caro saluto
Dott.ssa Stefania Barbaro
(ricevo anche on line)
6 LUG 2021
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Cara Lucia,
Mi dispiace per quello lei sta attraversando.
Sicuramente lei lo ama e ricorderà molti momenti belli in cui non avrebbe mai pensato che potesse diventare quell'uomo violento.
È difficile perché di mezzo c'è un sentimento.
Provi a parlare con il suo ragazzo in maniera docile dicendole come si sente, le sue preoccupazioni ed emozioni.
Lo faccia quando è calmo dopo che non è ancora arrabbiato.
Cerchi di consigliarli una terapia di coppia.
Se non vorrà intraprenderla lei cerchi di intraprendere un percorso psicologico individuale che possa esserle di supporto emotivo per questa delicata situazione.
Resto a disposizione.
Lavoro a Roma ma faccio consulenze anche online.
Cordiali saluti.
6 LUG 2021
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Gentile Lucia,
il problema centrale per il suo fidanzato è la difficoltà nella gestione della rabbia al di là dell'amore che può provare per lei.
Invece il problema principale per lei è nel basso livello di autostima che le fa accettare umiliazioni, offese e pedate per futili motivi.
Il suggerimento è di intraprendere una psicoterapia di coppia o, in alternativa, un percorso individuale per lei onde riuscire a correggere e inquadrare nel giusto modo questa relazione oppure chiuderla per evitare complicazioni peggiori in futuro.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
6 LUG 2021
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Cara Lucia,
Da quanto descrive il suo compagno sembra avere problemi nella gestione della rabbia e dell'aggressività. Questa problematica non migliorerà col tempo a meno che il suo compagno non decida di intraprendere un percorso con un professionista che lo aiuti a riconoscere i motivi dei suoi comportamenti disfunzionali così da poterli modificare. Arrivando a lei, un percorso con un terapeuta può aiutarla a mettere a fuoco le motivazioni per cui si trova in una relazione di questo tipo, valutare i pro e i contro e analizzare se il suo voler restare sia legato all'amore che prova o alla paura per il nuovo o di restare da sola o ancora se il pensiero di lasciare il suo compagno genera in lei un senso di colpa.
Resto a disposizione (anche online)
Un caro saluto,
Dott.ssa Camilla Ripa
6 LUG 2021
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A volte il dilemma è tra sopportare una sofferenza presente, continua e incontrollata, e lo scegliere deliberatamente, in modo autocontrollato, una sofferenza da distacco, che comunque ha una durata limitata nel tempo.
Cordialmente
Dott. Giovanni Iacoviello
6 LUG 2021
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Buongiorno Lucia,
La rabbia molto spesso nasconde altre emozioni, quali la frustrazione ad esempio. Probabilmente il suo ragazzo ha bisogno di ascoltarsi un po’ meglio e aprirsi ad alcune domande importanti per riuscire a mettere a fuoco ciò che lo fa star male davvero. L’incapacità di gestire la rabbia è un dato rilevante ai fini di una vita di coppia. Non migliora col tempo. Le consiglio di offrire al suo ragazzo l’opportunità di intraprendere un percorso di aiuto anche lavorando in coppia.
Rimango a disposizione e le auguro di recuperare presto la serenità relazionale.
Dott.ssa Oriana Parisi
