Ho 25 anni.
Mi reputo una persona di successo. Ho un buon lavoro. Ho un buon aspetto fisico. Ho un buon conto in banca. Credo di essere messo veramente bene per la mia età
Non ho molto problemi. Sono una persona molto tranquilla e di solito evito le altre persone
Sin dai miei ricordi più antichi, ho una strana ossessione: Vorarephilia
Per farla semplice, mi piace quando vedo qualcosa che viene ingoiato vivo
Soddisfo questo desiderio tramite media e mi prendo cura di un paio di serpenti domestici
Sarà poco etico, ma non ho mai considerato il mio fetish come un problema. La considero parte di me. Non è qualcosa di cui mi "pento".
Ma ho sempre pensato che un giorno avrei incontrato la donna che cercavo e che sarebbe diventata una cosa secondaria
Invece è degenerata. Ormai sono anni che non riesco a provare attrazione fisica per un'altra persona. Non ci riesco.
E' capitato che qualcuna mostrasse interesse verso di me, ma ogni volta la allontavano perché non era reciproco
Mi rendo conto che queste scelte mi porteranno a restare da solo, ma ora come ora sono felice della mia vita
Ho sempre e solo un dubbio: "E se cambiassi idea?" E se invece sarei -più felice- se fossi in una relazione
Sembra lo standard. Ne parlano tutti così bene
Circa 1 anni fa ho deciso di provare il dating. Principalmente per fare esperienza.
Una ragazza mi ha mostrato interesse e siamo usciti per un pò di tempo
E' stata la mia prima "relazione". E non è andata molto bene.
Da un lato, c'era lei che aveva una personalità molto insicura. Mi sentivo come ad un esame. C'era una risposta giusta ad ogni domanda.
Dall'altro lato, c'ero io che non riuscivo a provare interesse per lei. Non avevo il desiderio di farla sentire speciale
E' stato uno dei periodi più stressanti della mia vita. Un giorno abbiamo litigato e sono tornato a guardare vore. Mi ha fatto ricordare quanto fosse bello.
Ho chiuso quella relazione pochi giorni dopo
Ora mi dico "Ok, era sicuramente è un caso particolare, puoi benissimo riprovarci."
Ma semplicemente non ne sento il desiderio. Ne l'attrazione. Ne la voglia.
Ma resta sempre la paura "E se cambiassi idea?"
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23 LUG 2019
· Questa risposta è stata utile per 6 persone
Gentilissimo,
come lei attentamente descrive, ciò di cui parla sono delle fantasie legate alle sue modalità di eccitamento sessuale. Nel caso specifico, prova piacere nel “vedere qualcosa che viene ingoiato vivo”; il soddisfacimento di tale piacere avviene assistendo a video trovati sul web.
Tuttavia un passaggio ulteriore in questo modello si ritrova nel suo occuparsi di serpenti domestici che, con il loro comportamento alimentare, nutrendosi di prede vive, sembrano rendere più "vera" la stessa fantasia. Forse questo ulteriore elemento è ciò che le fa affermare che la situazione “è degenerata”, tanto che sono anni che non riesce “a provare attrazione fisica per un'altra persona.
Queste fantasie sono sempre state per lei una parte fondamentale di sé e le sentiva in sintonia con il suo modo di essere più profondo. Sembra che qualcosa in questo stia cambiando e che lei incominci ad avere pensieri contrastanti, come sembra emergere dalle domande che pone nella sua lettera: “E se cambiassi idea? E se fossi più felice in una relazione standard?”.
Vorrei soffermare la sua attenzione sul fatto che una fantasia, in quanto tale, non arreca danni. Alcune considerazioni però sono fondamentali: occorre che tale fantasia venga vissuta come qualcosa che non crea disagio e che non abbia conseguenze sulla vita della persona stessa e sui suoi rapporti sociali e affettivi.
Varrebbe la pena che lei provasse ad affrontare questi aspetti con un professionista.
24 LUG 2019
· Questa risposta è stata utile per 4 persone
Gentilissimo,
sarebbero necessarie altre informazioni per poter fare una riflessione più completa sul suo racconto. Per esempio, in che senso evita le persone; il piacere che le suscita la Vorarephilia è l’unico funzionale ad un appagamento sessuale completo?
La questione a me non sembra “etica”, non sta facendo male a nessuno. Nel momento in cui la Vorarephilia non arreca o rischia di arrecare danni o sé stessi o agli altri, non provoca compromissione o disagio significativo, potrebbe non costituire oggetto di attenzione clinica.
Dal suo racconto emerge, tuttavia, che il vore ha iniziato a limitarla e che costituisce un impedimento allo stabilire dei legami relazionali. Che idea si è fatto sul motivo per cui la sua parafilia sembra escludere ogni altro tipo di rapporto. E cosa intende per relazione? Il Vore è qualcosa che le dà piacere, la gratifica, la riempie. Dalle sue parole sembra che si aspetti le stesse cose da una relazione: una tendenza automatica a considerare la persona di cui si innamorerà come qualcosa che in parte prenda il posto della sua parafilia. Questo non è possibile. Un’altra persona non potrà mai prendere il posto o avere il compito di soddisfarla nella stessa misura in cui lei è soddisfatto dal vore.
Fa bene ad interrogarsi, poiché a lungo andare è possibile che il Vore assorba ulteriormente parte della sua vita, privandola dell’esperienza di una relazione. Dice di sé di essere “ben messo” e a 25 anni ha sicuramente raggiunto una posizione invidiabile. Sarà giunto a questo risultato dopo un duro lavoro e ora si gode quello per che ha costruito nel tempo. In parte è così anche nelle relazioni: è necessario costruire. Alcune volte le parafilie possono far parte integrante della vita relazionale di coppia ed essere uno strumento per raggiungere il piacere. Ma quando si sostituiscono alla relazione con un altro individuo è necessario soffermarsi e chiedere il confronto con un esperto… poiché il punto non è tanto “se cambiassi idea”, ma forse è: “sono davvero libero di poter cambiare idea?”
Sinceri auguri,
Donatella Tribuzio