Familiare

Inviata da bettina · 22 nov 2016

Il clima tra di noi è molto teso ci stiamo facendo cattiverie a vicenda ma io voglio solo fare cio che è meglio per il piccolo.
Non ha mai voluto provare seriamente a ricucire il nostro rapporto ma lo ha fatto solo per raggiungere certi obbiettivi tipo il riconoscimento. Alla nascita infatti il piccolo è stato riconosciuto solo da me anche se avrei voluto da entrambi, ma lui per suoi problemi ha preferito cosi e io da donna innamorata che potevo fare.......non l'ho obbligato. Successivamente dopo che comunque volevo che stesse fuori dalle nostre vite una volta raccontata la verità alla sua famiglia e hai figli ho acconsentito sia al riconoscimento che al cognome. I suoi figli reputano a me la colpa della separazione tra la loro mamma e il loro papà e da una parte è comprensibile e secondo me sono proprio loro che non vogliono che la relazione continui e hanno proibito al padre di non farmi entrare in casa loro neanche se non ci sono che non mi vogliono vedere e logicamente lui ha raccontato solo la sua versione senza dare modo a me di spiegarmi o di chiedere scusa, preciso che sono minorenni ed il piu grande ha espresso una frase pesante del tipo se so che c è.....lo ammazzo, io non posso rimanere indifferente a questo. Sono ragazzate lui dice ma io ho timore ed almeno le prime volte vorrei essere presente a detti incontri. Poi tanti altri episodi lui mi accusa di non fargli vedere il piccolo ma non è cosi ,io gli ho sempre dato la possibilità di salire a casa e di stare e giocare con il piccolo,semplicemente per ora non mi fido che lo porti via. Lui ha molto odio verso di me mi offende e mi insulta anche davanti al piccolo che per ora non capisce ma non lo trovo giusto. Preciso anche che i suoi figli fino al mese scorso non hanno mai voluto sapere ne vedere ne chiedere del fratello......solo da poco tempo hanno deciso di volerlo vedere ma senza di me e preciso anche che il padre non sa nulla o quasi nulla della vita di questo bambino,più volte era stato invitato a farlo ma non ha mai voluto lui dice che devo essere io ad informarlo su ciò che fa il piccolo,ma credo che se t' interessa come dici un figlio chiedi .

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Miglior risposta 23 NOV 2016

Cara Bettina,
Le consiglio di contattare un centro antiviolenza della sua zona, poiché lei sta subendo maltrattamenti psicologici che la fanno stare male, in questi centri troverà anche delle avvocate che le diranno quali sono i suoi diritti e doveri e come comportarsi con l'uomo in riferimento a suo figlio. Non sottovaluti la sua situazione. I bambini anche se piccoli capiscono tutto e sentono le umiliazioni che l'uomo le fa.
Un caro saluto.
Dott.ssa Antonella Deninno.

Dott.ssa Antonella Deninno Psicologo a Saronno

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23 NOV 2016

Cara Elisabetta,
Avevo gia risposto al suo precedentemente messaggio, esordendo con dei dubbi al riguardo, e cmq attenendomi a quanto da lei scritto. La situazione è completamente diversa se vi sono in corso dei conflitti tra lei e la famiglia di origine.
Non si tratta solo di capire se fare un ipotetico "inserimento". Come dicevo i figli capiscono molto più sul piano emotivo,che sul piano razionale, e porlo a 10 mesi dentro una ambivalenza del genere, è assolutamente fuori discussione. Non mi espongo mai cosi nettamente, soprattutto su un sito web, ma in questo caso si tratta di tutela e possibili azioni legali che lei, come madre, può intraprendere.
L'accettazione e l'integrazione familiare deve essere "del tutto o niente" in questi casi. Se si accetta un bimbo di sei mesi, non si può escludere sua madre e lei in questo deve prendere posizione, spiegando esplicitamente che non lo fa per ottenere benefici, ma per un sano sviluppo di suo figlio, evitandogli il dramma della contraddizione, senza contare che fra qualche anno potrà iniziare a fare domande.
Non contesto l'odio dei figli di suo marito, sentimento che va rispettato nella loro situazione.
Valuti certamente un lavoro minuzioso e certosino di avvicinamento graduale a questA famiglia, se esiste spazio d'azione, in momenti in cui forse saranno loro più pronti ad accoglierla. In ogni caso suo figlio è troppo piccolo per essere "inserito" adesso, all'interno di queste dinamiche.
Resto a disposizione per eventuali confronti
Dr.ssa courrier

Anonimo-154222 Psicologo a Padova

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22 NOV 2016

Gentile Bettina,
mi auguro per Lei e per il piccolo che sia seguita da un avvocato, se non è così, lo faccia al più presto. La sua situazione è molto delicata e finchè non sono date da un legale delle linee guida da far rispettare al padre del piccolo il mio suggerimento è di andare molto cauta verso questo inserimento. Se la famiglia di lui non la vuole incontrare, allora non vedranno neanche il bambino che è sua responsabilità tutelare. Lei mi sembra troppo vessata psicologicamente per aver le idee chiare, ma qui stiamo parlando della tutela di un minore e il suo compito è proteggere il piccolo.
Si faccia coraggio e contatti un avvocato.
Cordialmente
Dr.ssa Anna Mostacci Psicologa Psicoterapeuta Roma

Dr.ssa Anna Mostacci Psicologa Psicoterapeuta Psicologo a Roma

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