È possibile togliersi dalla testa una persona?

Inviata da Raffa · 19 ago 2021

Buongiorno a tutti,
vi scrivo perchè vorrei tanto parlare di una questione con cui non ho mai parlato con nessuno e che mi sta condizionando l'esistenza.
Ho una relazione stabile ormai da molti anni e progetti tra cui il matrimonio il prossimo anno, ma da quasi un anno ho in mente una persona.
Non so come definire questo sentimento: è qualcosa di quasi totalmente irrazionale in quanto conosco ques'uomo solo superficialmente ma passiamo buona parte della giornata vicini perchè lavoriamo insieme, anche se le occasioni per parlare sono rare. Nonostante ciò, come dicevo da quasi un anno, non riesco a togliere dai miei pensieri questa persona. Fantastico tantissimo, idealizzo, immagino situazioni e una storia, lo sogno quasi ogni notte. La sua presenza non mi lascia mai indifferente, e avverto la sua assenza. Non so come definirlo, ma sicuramente un profondo affetto lo provo.
Ho provato a concentrarmi sui suoi "difetti" per spegnere queste sensazioni ma non è cambiato quasi niente. "Soffro" anche fisicamente perchè in sua presenza o al suo pensiero ho quasi palpitazioni e mal di pancia.
Non ha senso buttare via una relazione di anni, solo perchè magari manca un po' quella passione e quella scintilla che c'è all'inizio delle storie, per una persona che effettivamente conosco poco e che molto probabilmente non ha il minimo interesse nei miei confronti, eppure non c'è nulla da fare. Mi pesa il poco dialogo che c'è col mio compagno, e mi chiedo come mai siamo arrivati a questo punto. Lui è una persona splendida sotto tutti gli aspetti, ma ho bisogno di essere stimolata mentalmente, parlando e confrontandoci, e tutto ció ultimamente è diminuito. Può una storia, esistere e migliorare, in queste condizioni?
Faccio appello alla mia parte razionale, ma viene del tutto schiacciata da quella irrazionale; sentendomi completamente travolta da questo legame immaginario con l'altro uomo, che sento forte ma che sento solo io, mi condiziona la vita e mi fa sentire disonesta e immatura, di fatti non ne ho parlato con nessuno e porto questo "peso" da sola perchè me ne vergogno.
Sto facendo seriamente fatica a vivere così la mia quotidianità.
Mi chiedo: da ora in avanti la mia vita sarà così? Combattuta e travolta da questi sentimenti?
C'è qualche modo per riprendere il controllo della propria mente e liberarsi da questi pensieri?
Grazie di cuore per la vostra attenzione e la vostra gentilezza

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Miglior risposta 20 AGO 2021

Cara Raffa,
descrive una situazione che sembra Le stia sfuggendo di mano.
Da una parte c’è quello che sente e avviene (anche solo dentro sè) con questo collega, che le accende emozioni e fantasie importanti e pervasive, dall’altra il suo compagno con cui lamenta delle mancanze. Inoltre, questa situazione con il collega non è vissuta nel concreto ma immaginata, questo di per sè può essere un fattore che ne aumenta il desiderio.
Quali bisogni ha in questo momento che sente che non vengono soddisfatti? Cosa le manca nel profondo? Cosa vorrebbe in cuor suo? Che vita desidera?
Questi sono esempi di domande che possono guidarla in una prima comprensione più profonda di quanto accade. Non c’è modo di liberarsi di certi tipi di pensieri se non comprendendone le origini e ciò che li alimenta. Questo andrebbe accompagnato poi a degli aggiustamenti concreti nel quotidiano, su pensieri e comportamenti. Fare tutto ciò da soli può essere complicato, dunque è indicato intraprendere un percorso con un esperto che guidi sapientemente il processo, con metodi adeguati e personalizzati.
Sono a sua disposizione!
Le auguro di direzionare la sua vita verso ciò che la rende davvero appagata, realizzando e modificando ciò che è necessario.
Buona giornata,
Dr.ssa Annalisa Signorelli, esperta in vita relazionale, affettiva e di coppia (ricevo anche online)

Dott.ssa Annalisa Signorelli Psicologo a Belvedere Marittimo

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23 AGO 2021

Buongiorno,

si può immaginare la confusione che in questo momento sta provando. Forse, chissà, anche il timore, la paura per qualcosa che non riesce a definire del tutto. Cominciamo col dire che l’“irrazionalità” che percepisce rispetto ai suoi sentimenti, è perfettamente giustificata. La definirei “fisiologica”. Nel senso che quando parliamo di sentimenti, parliamo sempre in qualche misura di un mondo irrazionale. I sentimenti non rispondono ad una tecnica, ad un programma definito, ad una ragione. I sentimenti si provano, tutto qui. Possiamo aprire tutte le discussioni e le analisi del caso per capire come mai ci innamoriamo proprio di quella persona, ma alla fine dovremmo convenire sul fatto che ci sarà sempre un resto d’irrazionale. Qualcosa d’inassimilabile, che poi è la magia dell’amore. Chiaramente, pochi sono i dati che abbiamo a disposizione. Dunque è alquanto complesso lo sforzo di capire cosa è accaduto in questi anni. Arrischiando qualche ipotesi, dovremmo prima di tutto capire che tipo di rapporto intercorre con il suo attuale compagno. Qualcosa, lei dice: “Mi pesa il poco dialogo che c'è col mio compagno, e mi chiedo come mai siamo arrivati a questo punto. Lui è una persona splendida sotto tutti gli aspetti, ma ho bisogno di essere stimolata mentalmente, parlando e confrontandoci, e tutto ció ultimamente è diminuito”. Questo passaggio, già ci mostra che qualcosa non va nel rapporto. Azzardiamo a dire, in effetti, che se tutto andasse bene, probabilmente questa crisi non sarebbe nata. Una piccola crepa nella sua storia d’amore, sembra esserci. Una microfrattura; una spaccatura da cui un po’ di insoddisfazione emerge. La mancanza del dialogo; la mancanza della parola, del confronto, dello stimolo, della passione: “Non ha senso buttare via una relazione di anni, solo perchè magari manca un po' quella passione e quella scintilla che c'è all'inizio delle storie”. Qui, un ulteriore elemento. Sembra che lei qui lamenti l’usura del tempo, in un certo senso. Manca quella scintilla, quel fuoco dell’inizio. Dunque, possiamo dirlo? Un’insoddisfazione c’è. I sentimenti che prova, qualcosa le stanno dicendo. Probabilmente stanno mettendo in luce questa scontentezza. In quest’altra persona, che dice non conoscere a fondo, qualcosa lei ha intravisto. A volte è un gesto, una parola, un modo di fare. Ma forse anche attraverso un piccolo elemento, qualcosa s’è ridestato in lei. Qualcosa s’è smosso. Spesso abbiamo paura dei sentimenti. Soprattutto se già impegnati in un’altra relazione, tendiamo a “schiacciare”. Tendiamo a respingere, rifiutare. A far subentrare la ragione: “Faccio appello alla mia parte razionale, ma viene del tutto schiacciata da quella irrazionale; sentendomi completamente travolta da questo legame immaginario con l'altro uomo, che sento forte ma che sento solo io, mi condiziona la vita e mi fa sentire disonesta e immatura, di fatti non ne ho parlato con nessuno e porto questo "peso" da sola perchè me ne vergogno”. Qui s’avverte tutta la paura che prova e la difesa che sta cercando di mettere in atto. Si sente “disonesta”, “immatura”, si “vergogna”. Ma non è un peso eccessivo, da portare? Magari, più semplicemente, sta attraversando un momento di transizione. Qualcosa sta cambiando in lei. Qualcosa si sta spegnendo e magari qualcosa sta prendendo vita. Non mi preoccuperei del fatto che la parte irrazionale schiacci quella razionale. In effetti, la vita diviene interessante nella misura in cui subentra l’irrazionale . Irrazionale è l’amore; irrazionale è il sogno, l’immaginazione, l’ideazione. Ma tutto questo è vita; pulsione, spinta, senso. Le consiglierei di approfondire tutto quest’apparato sentimentale; questi elementi che evidentemente la stanno spaventando, e che per questo motivo sta cercando di soffocare in tutti i modi, magari puntando agli aspetti negativi di questa persona. Eppure, le parole che utilizza per descrivere ciò che prova, meritano attenzione: “da quasi un anno ho in mente una persona.
Non so come definire questo sentimento: è qualcosa di quasi totalmente irrazionale in quanto conosco quest'uomo solo superficialmente ma passiamo buona parte della giornata vicini perchè lavoriamo insieme, anche se le occasioni per parlare sono rare. Nonostante ciò, come dicevo da quasi un anno, non riesco a togliere dai miei pensieri questa persona. Fantastico tantissimo, idealizzo, immagino situazioni e una storia, lo sogno quasi ogni notte. La sua presenza non mi lascia mai indifferente, e avverto la sua assenza. Non so come definirlo, ma sicuramente un profondo affetto lo provo.
Ho provato a concentrarmi sui suoi "difetti" per spegnere queste sensazioni ma non è cambiato quasi niente. "Soffro" anche fisicamente perchè in sua presenza o al suo pensiero ho quasi palpitazioni e mal di pancia”. È impossibile racchiudere le sue parole in una categoria precisa. È difficile classificare con acribia ciò che sta provando. Ma non ci interessa questo. La cosa interessante è che lei-prova-qualcosa. Che qualcosa s’è mosso e le sta parlando attraverso la pancia. Ma tutto questo la spaventa, tanto da chiedersi: “da ora in avanti la mia vita sarà così? Combattuta e travolta da questi sentimenti? C'è qualche modo per riprendere il controllo della propria mente e liberarsi da questi pensieri?”. La sua sembra quasi una richiesta di anestesia. Vuole liberarsi di ciò che prova; vuole riprendere il controllo. Ma il sentimento, il-sentire, è l’antitesi del controllo. E se da un lato spaventa, perché destabilizza, abrade certezze, spazza via l’equilibrio, dall’altro è ciò che ci rende ebbri di emozione, di esperienze, di voglia di vita, di ricordi che vale la pena ricordare.

I miei auguri.

Dott. Simone Evangelista

Dott. Simone Evangelista Psicologo a Milano

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20 AGO 2021

Buongiorno, purtroppo nonostante lo.sforzo apprezzabile da parte sua , non è una situazione risolvibile razionalmente.
Le fantasie, desideri e pulsioni sono potenti, più le ignora più prenderanno il sopravvento.
Dovrebbe capirne le origini.
Sono legate a bisogni per lei vitali ,ma che non sono soddisfatti nella sua relazione attuale?
Se è così, perché ha scelto una relazione in cui manca qualcosa di fondamentale,per lei?
Oppure ...essendo un uomo mi pare di capire idealizzato, vista la scarsa conoscenza che dice, il problema è ancora più antico?
Approfondire queste tematiche con uno psicologo e sicuramente sarà possibile rispondere si alla sua domanda, ricollocando il problema nella sua vera dimensione
A disposizione se vorrà approfondire
Dott.ssa B Doria

Dott.ssa Belinda Doria Psicologo a Vecchiano

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20 AGO 2021

Buongiorno Raffa,
Le consiglierei di coinvolgere il suo partner in giochi di fantasia e aumentare una comunicazione assertiva.
Veda se aumentando la complicità e la qualità del rapporto di coppia le fantasie su collega possono diminuire.
Se dovesse sentirsi confusa e volesse fare una consulenza io resto a disposizione anche online se vorrà.
Cordiali saluti.

Dott.ssa Margherita Romeo

Dott.ssa Margherita Romeo Psicologo a Roma

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20 AGO 2021

Buongiorno Raffa,
Le consiglio di parlarne con il suo compagno per dialogare con lui su eventuali possibilità di rendere la vostra relazione più coinvolgente e soddisfacente. L’immaginazione costruisce sempre mondi a nostro favore ma l’impatto con la realtà è sempre diverso. Le consiglio di stare in situazioni reali e affrontare ciò che eventualmente vorrebbe che fosse diverso.
Le auguro il meglio e resto a disposizione
Dott.ssa Oriana Parisi

Dott.ssa Oriana Parisi Psicologo a Bari

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