È normale mastrurbarsi?

Inviata da Il sigaretto · 3 mar 2015 Trauma psicologico

È normale per una ragazza di 20 anni masturbarsi pensando al proprio padre è riuscire facilmente ad arrivare all'orgasmo oppure significa che non è riuscita a risolvere il complesso di Edipo?

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Miglior risposta 4 MAR 2015

Cara Salata,

la figura del padre è fondamentale per lo sviluppo psico-fisico di una bambina. Il desiderio che la bambina sente per il padre nasce all’età di 3/6 anni ed è la base del complesso edipico, cui tu accenni.
Questo desiderio infantile ovviamente è legato al grado di sviluppo proprio di una bambina. Per esempio quando la bambina si pone in un atteggiamento di ammirazione e contemplazione del padre, quando cerca il suo affetto e le sue coccole, lei sta vivendo il suo complesso edipico. Se va tutto bene, la bambina introietta la sicurezza e l’affetto ricevuto e sarà pronta a separarsi bene dal padre e costruire da adulta rapporti con uomini, che non siano il padre.
Certo questa esperienza edipica, sia che venga vissuta e risolta sia no, può lasciare delle tracce nell’animo della bambina divenuta adulta e che ha sviluppato una sessualità adulta, quindi può tradursi in una fantasia erotica.
A mio parere questa fantasia potrebbe essere uno spunto per approfondire con una guida esperta la tua esperienza edipica, il rapporto con tuo padre (e anche con tua madre), per conoscere meglio te stessa e appropriarti delle tue risorse.

Un cordiale saluto.

Dott.ssa Danila Giuranno Psicologo a Lecce

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5 MAR 2015

Cara Salata
a 20 anni i tuoi desideri sessuali e le relative fantasie dovrebbero essere rivolte ad "oggetti" esterni alla famiglia.
Io trovo che questo tuo atteggiamento e questo investimento erotico che fai sulla figura di tuo padre non sia tanto sano ma segno di una profonda carenza affettiva e di una fissazione alla fase edipica.
Vedrei bene che tu iniziassi un percorso di psicoterapia per sbloccare la situazione pulsionale anomala e dirigerla nel verso giusto.
Un caro saluto
Dott.ssa Silvana Ceccucci Psicoterapeuta in Ravenna

Dott.ssa Silvana Ceccucci Psicologo a Ravenna

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4 MAR 2015

Salve,
l'attività masturbatoria è funzionale allo sviluppo della sessualità ed in qualche modo si presenta quando avviene la scoperta delle zone erogene del proprio corpo (quelle che producono sensazioni piacevoli qualora stimolate). Dal momento in cui le sensazioni si accompagnano alle fantasie, si organizza avvalendosi di immagini o situazioni che incrementano il piacere e via via dà un orientamento alle fasi successive fino a sfociare nel determinare le relazioni reali in cui si realizza il rapporto sessuale .
Le fantasie che rimangono agganciate alle scene primarie, i cui protagonisti sono le figure parentali, possono determinare delle fissazioni che rendono difficili i passaggi successivi e le relative scelte in tal senso. Si tratta di un importante aspetto della evoluzione edipica, un circuito dal quale si esce attraverso i primi investimenti su figure reali, solitamente nella fase adolescenziale. Da qui non è facile stabilire la fase in cui tu ti trovi, se ne potrebbe parlare e pertanto resto a tua disposizione.
Dott.ssa Carla Panno
psicologa-psicoterapeuta

Dott.ssa Carla Panno Psicologo a Milano

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4 MAR 2015

Cara Salata,
Trovo veramente ammirevoli la lucidità e l'onestà con cui affronti un argomento così delicato. Il complesso edipico, come saprai, nella nostra cultura è diventato tabù, perchè, se non superato, porterebbe alla tragedia. Eppure esso esiste, è naturale. Come superarlo? E' questo il problema. E' un problema, ci chiedi, se una giovane donna di 20 anni attraverso le sue fantasie sessuali si scopre attratta dal padre? Facciamo chiarezza: l'attrazione sessualizzata che i bambini hanno verso il genitore di sesso opposto è naturale e positiva, è un passaggio fondamentale per la crescita psicologica di ogni persona. Se vissuto serenamente in un clima donativo nel triangolo familiare (padre-madre-figlio/a), rafforza la sicurezza del bambino/a nella propria identità e può concludersi con la sana separazione dal genitore, dopo averlo goduto e amato, così come lo può fare nella sua innocenza e naturalezza un bambino/a. Il bambino penserà di sposare la mamma e la bambina sognerà diventare la moglie di papà, dandogli magari dei figli. Certamente in questo desiderio infantile il terzo incomodo (cioè il genitore dello stesso sesso) potrà essere oggetto di rivalità e forse il bambino/a potrebbe anche covare il desiderio di "farlo fuori", cioè di ucciderlo, pretendendo di godersi in modo esclusivo il genitore amato. E' questo secondo me la vera origine della tragedia, cioè l'amore esclusivo, assoluto, che fa fuori il terzo. La tragedia quindi non è nel desiderio declinato al positivo, ma nel desiderio assoluto. L’unico modo per insegnare al bambino il modo di superare questa assolutezza, è fornire l’esempio di un amore non escludente, che si apra al terzo: e questo esempio lo possono fornire i genitori con il loro modo di amarsi tra di loro e di amare il figlio. Ma questa possibilità non sembra essere storia di questo mondo. I genitori, se si amano, si amano spesso in modo esclusivo e possessivo, incuranti e inconsapevoli delle esigenze di crescita del figlio. E così spesso i figli sono nell’impossibilità di vivere un sano complesso edipico, figuriamoci se riescono a superalo! Credo che nella migliore delle ipotesi ne restano invischiati inconsapevolmente. Ed ecco perché la tua domanda, Salata, mi appare bellissima. Indica un possibile varco nella consapevolezza. Come uscire dal complesso edipico? Ci chiedi implicitamente. La mia risposta è: Affermando che ci siamo dentro e che per risolverlo non basta precipitosamente rinunciarci o colpevolizzarci. Dobbiamo imparare un nuovo modo di amare. Non è amare il padre, la tragedia, ma non essere riusciti ad amarlo e goderlo trovando un padre che si dona e una madre che ci ama tanto da donarci il suo stesso oggetto d’amore, il suo uomo. E’ questa relazione d’amore che può farci uscire dal complesso edipico, dopo averlo vissuto come passaggio fondamentale di crescita. Non è nel divieto, nelle rinunce, nella sublimazione. E’ nell’esperienza di un amore includente, un amore circolare. E allora cosa fare? Tu sei normalissima, anzi, sei avanti, approfitta di questo tuo stato, per entrare profondamente nel tuo desiderio infantile di padre, che è ancora in te,per poterlo vivere, rivivere e fare tutti i passaggi interiori e, se necessario reali in un’esperienza proiettiva, in cui donarti un’esperienza d’amore sano, includente, circolare. Cerca una persona sensibile e capace, che ti possa aiutare e guidare in questi passaggi di crescita. Sei sulla buona strada!

Dott.ssa Danila Giuranno Psicologo a Lecce

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4 MAR 2015

Gentile Salata,
mi sentirei comunque di consigliare un consulto perchè mi sembra possibile che la figura paterna abbia una preminenza tale che potrebbe anche rendere più difficile il relazionarsi con i coetanei

Valentina Sciubba Psicologo a Roma

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3 MAR 2015

Gentile Salata, non c’è niente di più soggettivo della propria sessualità. Fatto salvo i casi nei quali la propria sessualità va a invadere la libertà o il benessere di altre persone, la sessualità è la forma più sublime per esprimere la propria libertà. Non ti creare problemi in merito, la sessualità, così come i pensieri non si possono giudicare. Comunque, così come dico a chiunque, un colloquio psicologico può sempre servire per togliersi ogni dubbio in merito. Stammi bene, Giuseppe

Dr. Giuseppe Di Maria Psicologo a Roma

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3 MAR 2015

Gentile Salata, durante la masturbazione, così come durante un rapporto sessuale, le fantasie possono essere anche molto bizzarre e variopinte: non c'è limite, se essa provoca piacere nessuno puo' impedire all'essere umano di fantasticare qualsiasi cosa o situazione. Il complesso di Edipo, così come è stato sistematizzato dalla psicoanalisi (sistematizzato e non inventato, perchè era già conosciuto, come dice il nome, nel mondo greco) pone un limite: l'impossibilità etica e morale di giacére con il propio genitore. Pone cioè un divieto, che è alla base delle società moderne. Non si capisce, dal poco che scrive, quale sia la funzione della fantasia nella sua sessualità, è evidente soltanto che lascia libera la mente, durante la masturbazione di fantasticare cio' che non è né pensabile né realizzabile. Saluti.

Dott.ssa Mirella Caruso Psicologo a Bologna

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