È giusto lasciare l’università al terzo anno per iniziarne un’altra?

Inviata da Lyla1019 · 1 mag 2024 Orientamento scolastico

Buonasera, sono quasi alla fine del terzo anno dell’università di infermieristica e mi mancano ancora la metà degli esami per finire. Vorrei lasciare questa facoltà per iniziarne un’altra che mi appassiona. Ho iniziato infermieristica non perchè mi piacesse o mi sentissi portata ma perchè non avendo le idee chiare su quello che avrei voluto fare dopo le superiori ho seguito i consigli dei miei genitori. In genere si dice che una laurea di infermieristica ti garantisca un lavoro sicuro. Il primo anno è andato bene, ho dato quasi tutti gli esami con la media del 27 ma quando ho iniziato a fare tirocinio ho capito che lavorare in ospedale non faceva per me. All’inizio del secondo anno ho comunicato ai miei la decisione di lasciare l’università ma poichè non erano d’accordo e non sapevo cosa fare in alternativa ho deciso di continuare. Ho passato il secondo e il terzo anno in casa, non uscivo più con nessuno, ho iniziato a non frequentare e a dare sempre meno esami. Non ero più felice. Il mio più grande desiderio in questo periodo era quello di trovare un’università o un lavoro che mi piacesse e alla fine l’ho trovato. Mi sono appassionata al mondo del marketing e della comunicazione e vorrei iniziare questo nuovo percorso all’università ma i miei genitori vogliono che continui il mio vecchio percorso nonostante io gli abbia comunicato di stare male e di non essere più felice da un anno a questa parte. È giusto che intreprenda questa nuova strada nonostante il volere dei miei genitori? Grazie per il vostro aiuto.

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Miglior risposta 2 MAG 2024

Ciao Lyla,
Io l'ho fatto. Ho lasciato lettere al terzo anno, ormai tanto tempo fa, e adesso ho due lauree magistrali, di cui una in psicologia ovviamente, e sto per terminare anche Lettere, alla quale mi sono reiscritto da poco.
Quindi si, è fattibile e non è necessariamente un dramma, come comprensibilmente qualsiasi genitore tende a pensare.
Detto questo, è evidente che questo tipo di percorsi non linerari denotano periodi di crisi e di scelte difficili, che è bene ponderare quanto più attentamente possibile, perché accanto all'opportunità di ampliare i propri orizzonti c è anche il rischio di fallire.
Ci vuole una buona dose di incoscienza, un pò di motivazione, e tanta forza.
E un aiuto, se se ne sente la necessità.
A disposizione, anche online

Dott. Giacomo Sillari

Dott. Giacomo Sillari Psicologo a Siena

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4 MAG 2024

Gentilissima, il problema origina dal fatto che la sua scelta non è stata dettata da quelle che erano le sue aspirazioni, ma dal volere dei suoi genitori, i quali non avrebbero dovuto condizionarla, orientandolo verso un lavoro cosiddetto "sicuro". Deve lottare e far capire ai suoi genitori che la devono ascoltare perché spetta a lei la decisione della sua vita professionale, non a loro. Comprendo che non sia semplice, ma è l'unico modo per ottenere ciò che ci fa stare bene e ci fa sentire vivi. Non demorda e non rinunci ai suoi progetti. Potrebbe esserle utile un percorso psicoterapico ad approccio sistemico relazionale per migliorare la comunicazione con i suoi e le dinamiche relazionali all'interno del vostro contesto familiare. Le faccio tantissimi auguri.
Dott.ssa Daniela Noccioli.

Dottoressa Daniela Noccioli Psicologo a Cascina

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3 MAG 2024

Gentile utente, grazie della condivisione
Spesso scegliamo qualcosa e poi cambiamo, perché non sempre è semplice cimentarsi in qualcosa e vedere che fa per noi
Ma ricordi che non si sceglie per qualcun altro, a meno che non si vuole vivere per gli altri, ma questo ci porta poco alla volta a scomparire.
Cosa sarebbe più deludente per lei?
In che modo deluderebber se stesso?
Ad ogni modo, sento che potrebbe esserci tanto da approfondire anche rispetto al bisogno e alla paura di deludere
Resto a sua disposizione
Cordialmente dott.ssa Gabriella Caracciolo

Dottoressa Gabriella Caracciolo Psicologo a Caserta

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2 MAG 2024

Cara Lyla1019, la scelta del percorso universitario deve essere tua assolutamente, dobbiamo seguire le nostre passioni per stare bene con noi stessi e sentirci realizzati. Per quanto riguarda l'opposizione dei tuoi genitori, il mio consiglio è quello di provare ancora a spiegargli bene le tue motivazioni e successivamente intraprendere comunque il nuovo percorso. Quando inizieranno a vedere i risultati vedrai che si convincevano anche loro. Spero di esserti stato utile, ti auguro il meglio. P.S. Ovviamente se la questione ti sembra ingestibile puoi sempre rivolgerti a uno psicologo per farti affiancare in questo momento delicato.

Dott. Nicola Villani Psicologo a Pavia

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2 MAG 2024

Gentile Lyla,

Grazie per la condivisione della tua storia.
Le dinamiche familiari che influiscono sulle scelte universitarie e professionali sono complesse e, in quanto tali, difficili da districare. Nel suo caso, però, mi appare chiaramente che il malessere che prova derivi da un'insoddisfazione circa la sua scelta universitaria.
Inoltre, l'insoddisfazione che prova mi sembra emergere da una reale incompatibilità tra le sue ambizioni professionali e ciò che le offre la facoltà: lo conferma il fatto che i suoi studi sono proceduti bene fino al momento del tirocinio. Quando ha iniziato tirocinio, infatti, ha potuto toccare con mano quella che sarebbe stata la sua professione e, nonostante i bei voti, si è resa conto che non faceva per lei.
A mio avviso, non c'è niente di male ad accorgersi di voler cambiare strada, in particolare durante gli studi universitari ma anche più in là nella carriera. Siamo abituati a considerare la professione (come anche la nostra identità professionale) come qualcosa di statico ed immutabile, quando invece i nostri interessi, inclinazioni, passioni possono subire variazioni inaspettate per tutto il corso della vita. A maggior ragione, rendersi conto ai primissimi stadi di carriera come nel suo caso che qualcosa "non fa per noi" è segno di maturità e consapevolezza, soprattutto se nel momento della prima scelta eravamo confusi, influenzati da fattori esterni oppure semplicemente insicuri.
Considerato il grosso impatto che questa scelta sta avendo nella sua vita personale, ritengo che scegliere un percorso che pensa essere più adatto a lei e più compatibile con i suoi desideri ed inclinazioni possa aiutarla ad uscire da questo limbo in cui si sente bloccata ed infelice.
Infine, nonostante il volere dei suoi genitori possa comprensibilmente avere un peso più o meno importante per lei, questo non può arrivare ad influenzare in modo determinante la sua scelta. Lei è l'unica che può sentire la portata e l'intensità dei suoi desideri, come è anche l'unica che può scegliere di agire per sottrarsi ad una condizione che la rende infelice adesso e, presumibilmente, la farebbe sentire insoddisfatta in futuro. Assecondare i suoi desideri, ciò che sente in questo momento (come anche in futuro) può essere un grosso passo verso l'autonomia, la soddisfazione e realizzazione professionale (e personale).

Sperando che il mio commento le sia utile, le auguro il meglio per la sua vita attuale e futura.

Un caro saluto,

Dr.ssa Silvia Fornaro
Ordine degli Psicologi del Veneto n. 13967

Dott.ssa Silvia Fornaro Psicologo a Padova

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2 MAG 2024

Buongiorno,
Accade molto spesso di essere confusi sul "cosa fare da grandi"e di conseguenza di intraprendere un percorso non idoneo per noi.
Ognuno di noi ha i suoi tempi per fare le cose e per capire che cosa è giusto o sbagliato
. Se lei ha capito che perseguire la strada del marketing è la cosa che la fa felice, probabilmente è la cosa giusta per lei in questo momento, indipendentemente dal parere dei suoi genitori.

un saluto

Dott.ssa Martina Romano

Dott.ssa Martina Romano Psicologo a San Vito Chietino

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2 MAG 2024

Buongiorno Potrebbe tentare di parlare con i suoi genitori che non gli piace fare la professione dell'infermiera
Ma il lavoro del marketing
In più farei dei colloqui con uno psicoterapeuta. Dott.ssa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma

Dott.ssa Patrizia Carboni Psicologo a Roma

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2 MAG 2024

Cara Lyla, se mi permetti, ti faccio una domanda un po' provocatoria: sono o tuoi genitori a dover finire il corso di infermieristica, e a lavorare poi i. Ospedale, o starebbe a te finire degli esami che non ti appassionano per poi andare a fare un lavoro con la sensazione che sia una tortura quotidiana?

Al di là della provocazione, la scelta del proprio futuro è indubbiamente carica di aspettative, sia nostre sia dei nostri cari. Le suggerisco di riflettere su quali siano le aspettative più importanti per lei: le sue o quelle d'altri.

Qualora il dubbio non si sciolga, suggerisco di rivolgersi ad un professionista, che possa aiutarla a soppesare le possibilità e gli esiti possibili di una decisione in questo senso. Potrebbe consultare un collega nella sua zona di riferimento oppure valutare un consulto online; in entrambi i casi resto a sua disposizione per rispondere a dubbi o domande.
Un cordiale saluto e una buona giornata,
Dr.ssa Maria Beatrice Brancati

Dott.ssa Maria Beatrice Brancati Psicologo a Macerata

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2 MAG 2024

Buongiorno, dalle sue parole sembra suggerire una questione legata all’emancipazione dal pensiero famigliare, processo caratteristico della sua giovane età. A volte gli adolescenti e anche i giovani adulti proiettano delle questioni molto personali sulla scuola o sull’università, giocandosi lì aspetti legati invece all’autonomia, che forse sarebbe opportuno lavorare prima in psicoterapia. Ad ogni modo le scelte sono tutte sue da adulta, ma anche il parare dei genitori è spesso ragionevole.
In bocca al lupo

Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti.

Dr Pilia

Dott. Simone Pilia Psicologo a Roma

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2 MAG 2024

Buongiorno Lyla1019, nel leggere la sua richiesta mi pare di capire che lei è abbastanza pronta e convinta di voler cambiare percorso di studi, ha finalmente trovato qualcosa che la appassiona. Quello che la blocca è il parere contrario dei suoi genitori, fa parte di un percorso evolutivo e maturativo riuscire ad affrancarsi dalle aspettative e dai desideri genitoriali, ma non è sempre così semplice. Un percorso terapeutico può aiutare a portare avanti le proprie idee e le proprie scelte aumentando la fiducia in sé stessi.
Un caro saluto,
Dott.ssa Daria Russo

Dott.ssa Daria Russo Psicologo a Roma

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2 MAG 2024

Gentile Lyla1019,
non esiste una risposta giusta o sbagliata, ma il volere dei genitori spesso non risponde al bisogno e ai desideri dei propri figli. Quindi sì, è giusto seguire i suoi desideri nonostante il cambiamento e la strada che stanno portando a farle intraprendere possano spaventare i suoi genitori. Tutti i genitori vogliono quello che secondo loro è meglio per i propri figli. Probabilmente un percorso professionale in infermieristica, per di più ormai a metà dal conseguimento, trasmette un senso di sicurezza maggiore agli occhi dei suoi genitori rispetto alla professione nell'ambito del marketing e della comunicazione, ma non per questo deve mollare i suoi sogni. Se in seguito alla sua esperienza in ospedale e ad una ascolto di quanto vive nella prospettiva di dover lavorare in futuro come infermiera sente il desiderio di cambiare e seguire qualcosa che la appassiona lo ascolti, abbia fiducia.
Buona fortuna per tutto,
Dott.ssa Elena Ceccaroni

Elena Ceccaroni Psicologo a Busto Arsizio

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2 MAG 2024

Gent.ma la risposta andrebbe ricercata nei motivi che la fanno stare male. L'ideale sarebbe riconoscersi in ciò in cui ci si impegna e sentirti gratificati , ma questo arriva nell'autonoma sperimentazione di esperienze e scelte. In questo momento è comprensibile il suo senso di smarrimento e il suo bisogno di consenso. Potrebbe fare un po' di chiarezza e riscoprire le proprie risorse attraverso un percorso individuale di supporto.

Antonella Pititto Psicologo a Rosarno

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2 MAG 2024

Lyla…. Quanto mi ha fatto piacere leggere ‘ho trovato quello che mi piace e e mi appassionare’
Questo è ciò di cui ogni essere umano ha bisogno.
Il sentirsi realizzati non ha a che fare (solo) con il guadagno o la sicurezza del lavoro, ma trovare quello che co fa stare comodi, e non c’e nulla nella vita che possa far ammalare (psiche e bio) quanto fare qualcosa per qualcun’altro e non per noi stess*.

Quindi mi sembra proprio che alla sua domanda lei si è già ben risposta, lei sa che ha fatto bene perché sa che prima stava male ed ora ritrova i segni di salute.

La domanda implicita che porta è: come faccio a farlo andare bene ai miei, come faccio a gestire questa emozione di delusione che mi restituiscono?

In un mondo ideale le direi suggerisca ai suoi di venire in terapia, li supporteremo nelle loro ansie e preoccupazioni !

Ma sappiamo bene che se non lo desiderano è fallace.

A questo punto oltre a parlare loro più apertamente e onestamente possibile, se non sono disposti a sostenerla cerchi un modo per autonomizzarsi almeno in parte economicamente , cosi da pagarsi lei il suo corso di studi.

Continui sulla strada della salute! E in bocca al lupo per la sua vita!

Dott.ssa Barbara Durand Psicologo a Torino

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2 MAG 2024

Salve! Può capitare che in momenti di indecisione si orientino le proprie scelte verso opzioni maggiormente sicure o che ci si affidi alle indicazioni degli altri, ne suo caso i genitori.
Ad oggi mi sembra che lei abbia le idee piuttosto chiare del suo percorso e delle motivazioni sottostanti al suo disagio, ma non sarò io a dirle se è giusto o meno intraprendere la nuova strada. La porto solo a riflettere su un punto : chiedere a questo portale se sia giusto o meno fare una scelta del genere, non è un po' come chiedere ancora una volta un' "autorizzazione" a fare qualcosa, un po' come in realtà fa con i suoi genitori? Provi a pensare invece che la scelta è Sua e che lei è abbastanza forte e in gamba da affrontarne ogni tipo di conseguenza, a prescindere da ciò che è giusto o sbagliato ;) in bocca al lupo!

Dott. Gianmario Galano Psicologo a Salerno

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2 MAG 2024

Gentile Lyle,
Comprendo la sua indecisione, non è facile scegliere per il proprio futuro anche a fronte dell’incertezza che lo caratterizza ed è normale sentirsi confusi quando si cerca di bilanciare i propri desideri con le aspettative degli altri. Non saprei dirle cosa è giusto scegliere perché soltanto lei puoi trovare la risposta migliore per sè stessa. Posso dirle che è importante riconoscere e ascoltare i propri desideri e le proprie passioni: se ha scoperto un nuovo interesse nel mondo del marketing e della comunicazione e sente che questo è il percorso che vorrebbe intraprendere, potrebbe essere una decisione positiva per il suo benessere e il suo futuro. Un percorso di sostegno psicologico potrebbe aiutarla a capire quali sono i suoi reali bisogni e a trovare il coraggio di seguire la sua strada e le sue aspirazioni.
Resto a disposizione per eventuali ulteriori chiarimenti, anche tramite un consulto online
Buona giornata!

Dott.ssa Silvia Biagioni Psicologo a Pisa

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2 MAG 2024

Buongiorno,
Questo messaggio ha colpito la mia attenzione e credo che la risposta lei ce l’abbia già.
In questo messaggio lei dice che ha passato un anno completamente chiuso a casa e triste, Evidentemente il suo percorso non le dava soddisfazioni personali. La soddisfazione è altrove, Ahimè e quella dei genitori. Pensi però alle sue soddisfazioni e al fatto che lei è una persona unica e indipendente dai suoi genitori..
La invito a riflettere su ciò che domani la renderà felice e sul fatto che vorrà passare ogni singolo momento legato alla passione e Sperimentandosi ogni volta che vorrà cambiare strada.
Le auguro tanta fortuna nella scelta.
Buone cose
Dott.ssa Erica Raimondo
Psicologa - Psicoterapeuta
Consulti Online

Dott.ssa Erica Raimondo Psicologo a Nocera Inferiore

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2 MAG 2024

Ciao Lyla, intanto mi sento di dirti che il percorso di decisione dell'università e della propria strada è complesso per tutti. E' un periodo di passaggio per tutti noi, dove si affrontano contraddizioni, indecisioni, desideri passati e futuri, oltre ad una grande dose di dubbio.
Stare nel dubbio non è semplice per nessuno di noi, tollerare l'incertezza del momento può essere un primo, importante passo.
L'università o il lavoro che scegli dovrebbero cercare di rispecchiare, mantenendo il contatto con ciò che è reale anche nel mondo del lavoro, più possibile le tue inclinazioni, preferenze e doti. Se senti che quel percorso non ti rappresenta è giusto cercare altrove la tua strada. Un pezzo importante della crescita riguarda prendere decisioni in autonomia. So che può essere difficile per te sganciarti dal parere dei tuoi genitori, ma è proprio così che si cresce.
A volte parlare di cuore e confrontarsi con loro può aiutare. ALtre volte si passano dei periodi di disaccordo, che poi si appianano.
Un abbraccio e in bocca al lupo per le tue decisioni

Dott.ssa Arianna Patacchini Psicologo a Firenze

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2 MAG 2024

Gentilissimə,
il percorso per comprendere i propri bisogni e desideri è tortuoso e comporta un ingente investimento emotivo e psichico.
Talvolta nel percorso non troviamo viaggiatori conosciuti, altre volte ne conosciamo di nuovi, per alcuni pezzi camminiamo da soli.
L’importante è attrezzarsi per attraversare le strade che decidiamo di percorrere, considerando che non sono giuste o sbagliate in assoluto, ma forse solo più adatte a noi.

Dott.ssa Francesca Germinario

Francesca Germinario Psicologo a Torino

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2 MAG 2024

Buongiorno
Una delle poche regole auree dell’esistenza è cercare di seguire le proprie passioni rendendole quanto più possibile realtà. Si può errare percorso, a volte è proprio l’errore che rende consapevoli. Credo che anche i suoi genitori possano comprendere la nascita della sua nuova consapevolezza, forse è necessario affrontare il discorso dialogante con loro e procedere verso la propria individuazione psicologica.
Dott. Pietro Salemme

Dott. Pietro Salemme Psicologo a Roma

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2 MAG 2024

Gentile Lyla, quando non si hanno altri elementi per fare delle scelte è molto comune iniziare un percorso di studi e poi cambiarlo quando si entra nello specifico e si capisce che non appartiene. Lasciarsi guidare dalle opinioni di altri, nel tuo caso dei genitori, è utile fino a che non ci si fa un’idea più personale, poi è giusto fare un cambiamento.
Sarebbe meglio che la decisione di cambiare sia condivisa. Se i tuoi genitori rimangono convinti della loro idea, forse non hanno ben capito come sei arrivata a pensare a un altro progetto, rifletti se lo hai spiegato a loro così chiaramente come lo hai scritto qui e prova a riparlarne con loro
Se non riesci ad affermare le tue idee, puoi farti aiutare da uno psicologo della tua città, spesso ci sono centri di Ascolto anche negli atenei dove puoi trovarne uno.
Un cordiale saluto.
Dr. Patrizia Mattioli

Dott.ssa Patrizia Mattioli Psicologo a Roma

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2 MAG 2024

Salve, dalle tue parole traspare una certa sicurezza nel ritenere che l'università che hai scelto non è ciò che davvero ti piace e ti stimola, e anzi almeno per un certo periodo pare essere stato motivo di chiusura e ritiro, fino a non sentirti felice. D'altronde dici anche che il primo anno hai dato gli esami con una certa costanza ed impegno. Non è infrequente che, dato il divario tra teoria e pratica durante gli studi universitari, sia proprio durante quest'ultima che ci si rende conto che cosa voglia dire davvero fare il lavoro scelto e che questo faccia emergere con chiarezza se ciò che si è scelto faccia o meno per noi. Sicuramente sei tu che dovrai intraprendere un determinato lavoro e tu a scegliere autonomamente il percorso che credi giusto per te. Se questo passaggio ti risultasse difficile, tramite un percorso psicologico potresti capire quali sono le motivazioni che ti tengono ancorata all'opinione dei tuoi genitori per poter scegliere liberamente se sarà più utile per te seguire i loro suggerimenti o, al contrario, seguire un percorso diverso da quello proposto da loro.
Rimango a disposizione e ti saluto calorosamente!

Dott.ssa Chiara Tortelli

Chiara Tortelli Psicologo a Ponsacco

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2 MAG 2024

Ciao Lyla, trovare un percorso di studi che ci piaccia davvero non è sempre facile…capisci se è la strada giusta solo dopo averla iniziata e nel tuo caso dopo aver iniziato la parte “pratica” del lavoro che avresti svolto. Ben venga che tu l’abbia capito. Sei nata per soddisfare te stessa, per realizzare i tuoi sogni e non quelli degli altri, nonostante, siano persone che ti vogliono bene. A volte veniamo investiti da aspettative che non ci appartengono e pertanto bisogna trovare il coraggio di dire NO.
Fai quello che ti piace Lyla, Sono sicura che i tuoi genitori lo capiranno

Dott.ssa Annarita Martulli Psicologo a Bari

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2 MAG 2024

Gentile Lyla,
il dramma di voler soddisfare le aspettative altrui rispetto a delle scelte di vita che non ci appartengono porta ad un destino infausto: l'infelicità, che, da quello che scrive, mi sembra che sia quello che sta provando.
Non è stato uno sbaglio aver preso infermieristica al tempo, dato che, all'epoca, non aveva alternative, non avendo la possibilità di scegliere altro a causa della sua incertezza. Ma ora, che ha sperimentato e compreso cosa la fa stare bene e cosa no, può scegliere.
Cosa è giusto non possiamo dirglielo né io né i miei colleghi, ma sicuramente lo può capire dal modo in cui si sente. Si immagini di essere un'infermiera e poi si immagini di essere una lavoratrice nel mondo del marketing e della comunicazione. Quale delle due immagini la fa stare bene? Quale delle due immagini la fa sentire gratificata? Quale delle due immagini sente più pertinente alla sua persona?
Delegare agli altri la nostra vita ci porta a recitare un copione già scritto, costruire le nostre scelte significa essere registi della nostra vita.
Spero di esserle stata utile e resto a sua completa disposizione per un'eventuale consulenza psicologica, anche online.
Un saluto.
Dott.ssa Deborah De Luca

Dott.ssa Deborah De Luca Psicologo a Monterotondo

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2 MAG 2024

Cara Lyla,
Può succedere nella fase della vita in cui si trova, ovvero quella del giovane adulto, che la propria strada si trovi dopo qualche tentativo.
Come lei stessa dice ha iniziato un percorso universitario scelto dai suoi genitori e non da lei. Partendo da questo presupposto considero assolutamente normale un cambiamento verso qualcosa per cui sente di avere più interesse e passione.
Credo giusto a quest'età perciò andare avanti per la propria strada nonostante il parere negativo dei genitori. Potrebbe essere però difficile farlo senza un adeguato sostegno. Considero la fase in cui si trova molto delicata e meritevole di attenzione.
Le consiglio un percorso psicologico che la supporti in questa scelta e che la aiuti anche nella relazione con i suoi genitori.
Resto a disposizione anche online.
Un caro saluto
Dott.ssa Vita
Dott.ssa Vita

Dott.ssa Antonella Vita Psicologo a Padova

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