Distruggere il Falso sé e diventare me stessa
Buonasera, sono una ragazza di 26 anni.
Qualche anno fa ho avuto una crisi esistenziale: non sapevo più chi ero. Mi sono sentita persa, sono caduta, ho sofferto e insomma, credo di aver passato e superato tutte le fasi tipiche di chi si trova nella situazione in cui mi sono trovata io. Dall'inizio della crisi mi sono messa moltissimo in discussione e ho fatto molta autoanalisi.
Il tutto è iniziato con una scelta universitaria che ho odiato dall'inizio alla fine.
Adesso sto bene, amo e apprezzo la vita, anche se non sto ancora esprimendo me stessa al 100% e questo mi fa sentire frustrata.
Un mese fa mi sono imbattuta nel concetto di "Falso sé" e sono rimasta un bel po' sconcertata.
Vedendo la mia vita all'indietro mi sono resa conto (o, diciamo, ho avuto la conferma nero su bianco) di quello che probabilmente mi è successo.
Credo di aver sviluppato un Falso sé e questo perché per anni mi sono censurata sui miei sogni, sui miei veri bisogni, sui miei stati emotivi come rabbia e tristezza. Un esempio è il fatto che negli anni universitari stavo davvero molto male, ma a parte qualche raro sfogo con i miei genitori, non ero capace di esprimere il mio dolore. Tant'è che i miei genitori mi hanno detto che non sembrava stessi così male (e qui mi sono infuriata perché mi sono sentita invisibile, non vista da loro).
Dico sempre che la mia famiglia non mi conosce veramente. O perlomeno mi conosce solo in parte. Non conosce un' enorme e più vera parte di me che riguarda la parte più profonda che, quando loro non sono in casa esprimo (letteralmente). Voglio dire che c'è una parte di me (creativa) che mi vergogno a mostrare davanti a loro. E questo perché mi sento giudicata, non presa sul serio.
Altra cosa: la scelta universitaria non è stata mia, ma di mio padre. Ho ascoltato il suo consiglio, nonostante sentissi che non era la mia strada. Mio padre: per anni è stato il mio faro, tutto quello che diceva per me era insindacabile. Adesso non è più così e, anzi, spesso entro in conflitto con lui per diverse ragioni tra cui il fatto che lo trovo molto invadente.
Per molti anni ho sempre detto "sì" agli altri quando dentro dicevo "no"; spesso non sono riuscita ad esprimere la mia opinione, nemmeno con gli amici.
La storia è lunga, ci sono tantissime e altre cose da dire.
Il fatto é che adesso ho imparato a volermi bene, ogni giorno rafforzo l'amore per me stessa e ho imparato nel tempo a conoscermi, a riconoscermi e riconoscere i miei sogni, lavoro tutti i giorni per esprimermi e dire la mia, ma temo di non farcela da sola. Di non riuscire a sbloccarmi e ad agire, perché quello che desidero per me e per questo 2021 è di iniziare a prendere delle decisioni mie e solo mie e agire!
E sento anche il bisogno di "allontanarmi" dai miei genitori, perché non so se riesco ad essere me stessa al 100% continuando a vivere con loro.
In sintesi quello che penso è di aver soffocato inconsapevolmente la vera me per molti anni e adesso voglio diventare quella che sono. Non voglio più aspettare.
Può essere che abbia sviluppato un falso sé?
E che tipo di psicoterapia posso fare?