depersonalizzazione ed ipsnosi
Buongiorno, chiedo cortesemente se delle sedute di ipnosi possono aiutare a guarire dalla depersonalizzazione.
Se si, che tipo di ipnosi.
Grazie
Marina
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Se si, che tipo di ipnosi.
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La sensazione di non essere nei propri panni e di non essere a contatto con le proprie emozioni, può essere trattata da un tipo di ipnosi che sia innanzitutto inserita in una relazione terapeutica (psicoterapia ipnotica) e in secondo luogo che utilizzi dal punto di vista tecnico il rinforzo dell'io, il reperimento di risorse all'interno del paziente, il bilancio di vita e la consapevolezza della fase che si sta attraversando (come ad es. nell'ipnosi neo ericksoniana). In questo modo la persona non solo ritrova il contatto con se stessa e la sensazione del proprio controllo (coesione di se'), ma sperimenta anche una sintonia interpersonale che le restituisce il benessere nel rapporto con gli altri.
Dr.Bartoli - Valenza (AL)
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Buongiorno Marina,
Il disturbo da Depersonalizzazione è definito come un’esperienza persistente o ricorrente di sentirsi distaccato o di sentirsi un osservatore esterno dei propri processi mentali o del proprio corpo (sentirsi come in un sogno). L’individuo può sentirsi distaccato da tutto il suo essere (“io sono nessuno”, “io non ho sé”); o può sentirsi staccato da aspetti di sé (ad esempio dai sentimenti “so di avere sentimenti, ma io non li sento”; dai pensieri “i miei pensieri non li sento come miei”; dal corpo o da parti di esso); o da sensazioni come il tatto, la fame, la sete, la libido. L’esperienza di depersonalizzazione è accompagnata da considerevole ansia secondaria con il timore che queste esperienze possano significare che sono “matti” per cui hanno spesso difficoltà nel descrivere i sintomi.
L’ipnosi induce uno stadio alterato di coscienza che sfrutta le capacità non consapevoli per renderle disponibili al soggetto. Proprio per questo motivo, può essere utile per ritrovare una maggior consapevolezza di sè, un maggior contatto col pensiero, un flusso più armonico dei pensieri, un ancoraggio nel qui ed ora nel presente.
Proprio per la sua adattabilità al soggetto, l’ipnosi Ericksonia.
Dott Trombotto
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Cara Marina
Le esperienze di depersonalizzazione o derealizzazione sono di solito una manifestazione legata a quadri clinici, come schizofrenia, disturbo da attacchi di panico, disturbo acuto da stress, oppure un altro disturbo di tipo dissociativo o una fase depressiva con componente ansiosa. Naturalmente si deve escludere una possibile causa organica e gli effetti relativi ad abuso di sostanze psicotrope. L'ipnosi, è una metodologia complessa che va ben al di la dello stato ipnotico in se. La relazione che si stabilisce, il rapport quindi, è l'elemento fondamentale per il percorso terapeutico .che sicuramente può essere un presidio terapeutico valido se ben condotto.
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Buon giorno Marina, io pratico l'ipnosi neo Ericksoniana, non direttiva. L'ipnosi non è una bacchetta magica ma una vera e propria psicoterapia. Ma và applicata con prudenza. In particolare in casi quali il Tuo. E' un strumento terapeutico molto potente ma in certi casi può essere controindicato. Occorrerebbe avere molti più dettagli su di Te e sul Tuo disturbo. Uno o più colloqui preliminari sono indispensabili per stabilire quale sia la modalità psicoterapeutica più utile nel Tuo caso.
Resto a Tua disposizione e Ti saluto cordialmente. Dr. Marco Tartari, Roatto Asti
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Mi spiace, ma in questo caso l'ipnosi clinica potrebbe anche aggravare la situazione!
Giorgio Lavagno
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buonasera Marina
in base alla frequenza e modalità con cui si manifesta, la depersonalizzazione potrebbe essere parte di una sindrome dissociativa. in tale caso risulta utile la terapia volta ad elaborare il trauma alla base del fenomeno dissociativo. Trovo molto utili le tecniche di grounding o altre risorse somatiche utilizzate nella terapia senso motoria che offrono modalità efficaci di gestire tale problematica.
dr.ssa Silvestri Cristina
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Gentile Marina,
Il disturbo di depersonalizzazione è rappresentato dalla convinzione che le cose intorno a noi non sono reali o che qualcuno ci osserva dall'esterno. Essa può essere grave ed interferire con le relazioni, il lavoro ed altro. In altri casi non è necessariamente dannosa.
La consulenza psicologica aiuta a comprendere perché si verificano queste esperienze. Un adeguato percorso psicologico è sicuramente utile e proficuo. Ciascun professionista applica tecniche differenti a seconda della specializzazione intrapresa.
Le metodologie ipnotiche sono diverse ed interessanti, ma occorre applicarle con professionisti esperti.
Per la mia esperienza clinica ho trovato interessante l'ipnosi ericksoniana.
Cordialmente
Dott.ssa Costa
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