Crisi lavorativa

Inviata da Rita · 18 set 2019

Salve questo è il 2 anno che lavoro nella scuola. Prima lavoravo in ambito turistico museale un ambito in cui mi sentivo gratificata perché parlavo le lingue straniere in cui sono laureata. Mi hanno chiamato dal concorso per la scuola dell'infanzia che avevo fatto nel 2016. Ero indecisa se accettare o meno ma, seguendo i consigli di marito e altri, ho accettato sopratutto per la sicurezza contrattuale. Ma tutti i giorni mi manca il lavoro di prima! Mi impegno, sto volentieri coi bambini ma sentendomi sempre 'fuori posto'. Avevo fatto solo poche supplenze quindi l'ambito è nuovo e diverso. Non posso tornare indietro alla cooperativa dove lavoravo prima e non riesco a trovare altri lavori e ho quasi 40 anni! Sono in una situazione bloccata, ingabbiata, e mi sento anche in colpa a lamentarmi rispetto a chi non ha un lavoro. Purtroppo penso di aver preso la decisione lavorativa sbagliata ( ho dovuto decidere in una settimana!) e mi sento frustrata e arrabbiata con me stessa. Non mi era mai capitato prima. Questo si ripercuote anche in famiglia. Che fare per ritrovare la serenità? Ringrazio di cuore chi potrà darmi un suggerimento.

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Miglior risposta 19 SET 2019

Gentile Rita,
dal suo racconto si percepisce la complessa situazione nella quale si trova. Spesso ciò avviene quando si è costretti a decidere in breve tempo e non si ha la possibilità di interiorizzare con pienezza gli aspetti cognitivo-emotivi della situazione di cambiamento.
In generale ogni situazione nella quale siamo chiamati al cambiamento, porta con sé inevitabilmente la necessità da parte della nostra mente di adattarsi a nuovi schemi, credenze ed aspettative.

Non risulta possibile tracciare un percorso di sostegno adeguato dalla descrizione, ma risulta evidente una crisi dovuta al repentino cambiamento con l’insorgenza dei sintomi di adattamento al nuovo status complessivo (sia dal punto di vista delle nuove aspettative che delle proiezioni future).

Tutto questo altera ed influenza non solo i nostri riferimenti interiori, ma l’insieme dei contesti e delle relazioni che intercorrono con l’esterno.

In conclusione, Rita, le posso consigliare un percorso di supporto che la accompagni nella gestione ed elaborazione di questa fase di cambiamento.

Rimango disponibile.

Cordialmente,
Dott. Fabio Romanelli
Psicologo del Lavoro e delle Organizzazioni

Dott. Fabio Romanelli Psicologo a Fiumicino

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