Cosa pensate dei miei genitori? Non riesco a socializzare con le persone

Inviata da Giulia · 5 dic 2016

Salve,
sono una ragazza di 20 anni. Mi sento sola perchè a casa non c'è dialogo e non ho amici veri. Mio papà non mi parla mai perchè sta sempre al pc e mia mamma si occupa di tutto tranne che di me. Insomma aiuta le sue sorelle,ascolta i problemi di mio fratello del lavoro, sta con i miei nipotini. Mio papà vede che ultimamente parlo poco e oggi mi ha regalato una televisione. Insomma li ho ribadito gentilmente che a me non manca la tv ma a volte mi basterebbe solo una parola e invece spende solo per tv, cellulari, macchine fotografiche, si riempe i cassetti di merendine e cose che fanno male e quando sbaglio ride. E per di più non si può avere una conversazione normale perchè se parlo mi sottovalutano e sono sempre meglio gli altri o criticano gli altri. Oggi sono esplosa e ho detto che ero stanca perchè non mi apprezzano, dei paragoni, delle critiche e loro si sono arrabbiati ancora di più. Ovvio ma non ne potevo più. Ho bisogno di sfogarmi anche io. Mia mamma parla sempre di come ha passato la mia età mio fratello cioè che si impegnava a scuola,aveva la ragazza e di come se la cava oggi. Me la sono sempre cavata da sola, la cosa che mi è mancata è stato l'affetto di mio papà e l'ascolto di mia mamma. Studiare è sempre stato importante perchè loro non hanno avuto la possibilità e li ringrazio. Il punto è che sono chiusa e non riesco ad aprirmi alle persone. Mi sento migliorata dagli anni scorsi nel senso mi accetto di più come persona e mi apro di più. Altro problema è che non ho amici veri. Conosco 2-3 persone però le vedo poco. Una in particolare non fa altro che lamentarsi perchè è insoddisfatta della sua vita e si fa sentire quando le serve qualcosa. So di essere una persona 'normale', nel senso anche gli altri hanno i suoi problemi. Quando sono all'università o in un gruppo mi blocco,non ho entusiasmo a parlare con le persone. Quando studio a casa perdo tempo, a volte guardo il vuoto poi riprendo a studiare. Perchè mi innamoro sempre dei ragazzi diversi, più aperti se poi non riesco a parlarci e divento impacciata? Insomma so che a 20 anni devo farmi forza e affrontare i problemi. Cosa pensate dei miei genitori? Insomma li voglio bene ma mi rendono insicura, non riesco a capire se faccio le cose bene o no. Lo so che dovrei pensare a me e accettarli e lasciarli stare ma non sopporto proprio quando criticano o parlano male delle persone e quindi dico la mia ed è una tempesta. insomma non so stare zitta alle ingiustizie. E' normale sentirsi così ?perchè mio papà mi ha detto che sono fuori.
Inoltre anche il mio nipotino che va in prima elementare mi sembra che si sta chiudendo. Quando torna da scuola è arrabbiato perchè il suo amico lo mette sempre nei guai e il mio nipotino non si fa valere. Mi papà va a prenderlo a scuola e lnsomma vedo che gli dice 'Devi farti valere, fai il forte' e poi li ride addosso. Quindi ascolto volentieri mio nipote quando torna perchè ci sono passata anche io. Riconosco una persona che sta male e non voglio che il mio nipotino si senta così o venga preso di mira. Cosa mi consigliate di fare ?? e soprattutto come mi comporto con mio papà quando fa così?
Grazie

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Miglior risposta 6 DIC 2016

Cara Giulia,
comprendo i tuoi problemi e il tuo malessere ma forse sei portata ad amplificarli.
A tutti farebbe piacere o avrebbe fatto piacere essere capiti al volo ed essere corrisposti emotivamente dalle persone care e specialmente dai propri genitori ma questo molto spesso non accade per differenti motivi tra cui il divario culturale a cui tu stessa hai accennato, il tipo di mentalità e di educazione diversa che essi hanno avuto, la forza delle abitudini acquisite e la routine delle cose giornaliere da fare.
Da qui il fatto che non ti senti appagata nei tuoi bisogni emotivo-affettivi, cosa che è per te fonte di tristezza ma anche di rabbia.
Inoltre, forse sei amareggiata dal fatto che tua madre, in linea con il complesso edipico freudiano, dedichi tuttora più attenzioni a tuo fratello mentre tu, per l'analogo complesso di Elettra, vorresti più attenzioni da tuo padre e quindi ti senti deprivata di affetto da parte di entrambe le figure genitoriali e per di più non hai ancora nè fidanzato nè amici o amiche fidate.
Riguardo ai tuoi genitori, da un lato penso che forse non riescono proprio a capire i tuoi bisogni ed infatti alle tue proteste che non hanno saputo interpretare si sono addirittura arrabbiati ( tuo padre o sottovaluta ridendo o ti dice che sei fuori ).
Da un altro lato penso che ti hanno già resa insicura ma che ora, anche se sei ancora molto giovane, devi cominciare a pensare di poter essere tu a prenderti cura di te stessa (spezzando quella che chiamo scherzosamente "catena di S. Antonio" ) per poter essere poi un buon riferimento anche per altre persone come ad es. il tuo nipotino o i tuoi stessi figli quando in futuro probabilmente ne avrai.
Allora il mio consiglio è di sforzarti di parlare ai tuoi genitori (o anche solo a tuo padre se ti riesce più facile) non per polemizzare e/o per attaccarli ma per dire che stai attraversando un periodo difficile per il tuo equilibrio psico-emotivo e per il tono dell'umore con risvolti negativi anche sullo studio per cui invece di spendere soldi per regali materiali di cui non hai bisogno, preferiresti che ti pagassero un percorso di psicoterapia.
Se riuscirai a dare questo esempio di umiltà (ma anche, contemporaneamente, di assertività), sono convinto che la tua richiesta verrà presa in considerazione e ciò si potrà tradurre per te in un grande beneficio di crescita personale.
Un'altra buona possibilità sarebbe una psicoterapia familiare ma dubito fortemente che in questo caso sarebbe approvata per cui è preferibile evitare questa complicazione.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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