Come gestire episodi scomodi del passato in coppia

Inviata da Saverio · 14 set 2021

Buongiorno,
sto vivendo un periodo di forte ansia e timore per la mia vita di coppia.
Con la mia compagna ho un ottimo rapporto, che è maturato negli anni.
All'inizio avevo paura di essere sincero e nascondevo le cose, poi con il tempo ho imparato ad aprirmi e parlare.
Ci sono però due episodi di poco conto, uno precedente la nostra relazione, ed uno agli inizi, di cui sono testimoni alcuni amici di vecchia data, che non le ho mai rilevato: so che per la sua sensibilità sarebbero piuttosto dolorosi e difficili da accettare e mi ha già perdonato diverse omissioni o confessioni tardive.
Inoltre, non mi va di essere giudicato per quelle due cose, perché non mi rappresentano, le ho fatte con leggerezza e non le rifarei mai.
Uno riguarda un addio al celibato di 8 anni fa, prima che ci conoscessimo: con la compagnia di allora, siamo finiti in un locale di spogliarelliste, unica volta in vita mia che ci sono stato. Complice l'alcool, mi sono un po' lasciato andare e sono finito nel privé con una delle ragazze. Non è successo nulla di che ovviamente, ma non ne vado fiero e so che la mia compagna disapproverebbe e ci starebbe male. Le volte in cui ho confessato tardivamente le cose, hanno fatto bene a me perché mi sono liberato di un peso, ma male a lei, e penso anche che la fiducia in me sia man mano diminuita.
Il secondo episodio riguarda una cosa successa durante un viaggio con due amici: io e lei eravamo insieme da poco e segretamente. Durante questo viaggio all'estero, un giorno mi sono separato dai miei amici (che non sapevano della mia ragazza) per passare un pomeriggio con una ragazza del posto che mi seguiva su Instagram: abbiamo fatto un giro, una chiacchierata e non è successo nulla, né era mia intenzione, ma non ne ho parlato allora e non credo avrebbe senso farlo adesso.
A questo punto, credo che essendo passati quasi dieci anni, sia meglio non toccare le questioni. Tutte le volte che le ho svelato avvenimenti della mia vita precedente alla nostra conoscenza, ci è sempre stata male,
La mia paura è però quella che, senza volerlo, i miei amici toccassero l'argomento nelle rare occasioni in cui ci si vede (ora abbiamo tutti famiglia).
È una possibilità remota, perché si tratta di quegli episodi che la solidarietà maschile porta a non svelare, ma u po' di paura c'è.
La domanda è: meglio tacere o è preferibile trovare l'occasione o il modo per chiarire ai miei amici che certe cose vanno tenute riservate?
Questo placherebbe la mia ansia, ma mi creerebbe imbarazzo, considerando che ora siamo adulti.
L'alternativa è tacere e vivere con questa spada di Damocle sulla testa, sperando che l'argomento non salti fuori e cercando di non farlo diventare un ossessione come ho la tendenza a fare.
Potete darmi un suggerimento?
Non riesco a vedere la questione in modo oggettivo.

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Miglior risposta 15 SET 2021

Carissimo Saverio,
che utilità avrebbe il confessare due episodi di pochissima importanza oltre a liberare lei dall'ansia e sollevarle la coscienza?
Sono due situazioni che si sono verificate in un lontano passato, che non è tassativo rivelare a tutti i costi visto che, da quello che scrive, in tutto questo tempo non è saltato fuori e con molta probabilità non verranno menzionate. Da quello che scrive, l'unico momento in cui potrebbero (ma anche qui sarebbe tutto a vedere) potrebbe essere in una serata goliardica tra voi uomini in cui si vanno a recuperare vecchi episodi e vecchi vissuti.
Andare invece a capire come mai lei sente questa necessità di rivelare tutto ad una persona alla quale, da quanto scrive, ha già fatto male potrebbe esserle utile per capire meglio il suo funzionamento e magari leggere in maniera diversa la relazione in cui si trova.
Sono a disposizione
Un caro saluto
Dott.ssa Stefania Barbaro
(ricevo anche on line)

Dottoressa Stefania Barbaro Psicologo a Milano

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19 SET 2021


Buongiorno Saverio,
Leggendo con attenzione mi sorge spontanea una domanda: la paura che prova è legata davvero ad una reazione della sua compagna rispetto a questi due eventi se glielo dicesse, o è più una paura generale riferita alla difficoltà di confronto con lei?
Di base i due eventi hanno poca importanza, di conseguenza non confessarli non dovrebbe essere così pesante per lei, bisognerebbe darli il giusto peso, ma se il “non dire” qualcosa di cui non c’è necessità la rende così timoroso forse sarebbe il caso di capire un po’ più profondamente l’origine di tutto questo. Consideri dunque l’idea di iniziare un percorso di terapia della parola con un professionista che lo aiuterà a decifrare l’origine delle sue preoccupazioni.


Gramaglia Dr. Giancarlo Psicologo a Torino

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18 SET 2021

Gentile Saverio,
Avere un rapporto di coppia improntato a fiducia e lealtà non vuol dire necessariamente dirsi tutto, soprattutto se si tratta di eventi precedenti l’inizio della relazione e che in nulla incidono su questa.
Un rapporto equilibrato rispetta infatti l’autonomia dei singoli, e a volte il desiderio di raccontare tutto può celare una dipendenza affettiva eccessiva, il miraggio collusivo di un legame totale o ancora il timore di non essere accettati per quel che si è con la conseguente paura di essere abbandonati.
L’ansia che traspare dalle sue parole suggerisce piuttosto che lei non abbia fatto pace con quegli episodi che definisce “di poco conto” ma che forse (è solo uno spunto di riflessione) potrebbero nascondere una parte della sua personalità che non trova completa espressione nel suo rapporto attuale. È su questo che dovrebbe lavorare, non tanto per fare chiarezza con la sua compagna, quanto piuttosto per conoscere meglio se stesso.
Vedrà che riuscirà anche a relativizzare l’importanza o la gravità che lei attribuisce al non detto, a superare ossessione e sensi di colpa e a reagire con leggerezza se un giorno questi episodi dovessero riemergere casualmente dal suo passato.
Un cordiale saluto
Dott.ssa Elisabetta Falcolini

Dott.ssa Elisabetta Falcolini Psicologo a Sansepolcro

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18 SET 2021

Buongiorno Saverio,
sono passati 10 anni e ciò che è successo ora le ripugna. Questo è sufficiente per dire che si è gettato il passato alle spalle. Non siamo la somma dei nostri errori, per questo ogni persona è sempre molto di più di quello che ha fatto.
Se non riesce a guardarsi così, come intuisco, si lasci aiutare.
Rimango a disposizione e le auguro il meglio
Dott.ssa Oriana Parisi

Dott.ssa Oriana Parisi Psicologo a Bari

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15 SET 2021

Caro Saverio,
Seguo con attenzione la tua preoccupazione.
Quanto tempo ci pensi e quanta paura hai che ciò possa venire a galla?
C'è, forse, qualche preoccupazione o tensione fra di voi ultimamente per altri motivi e questo può diventare un ulteriore elemento di incomprensione?
Se ti può far stare meglio potresti parlarne privatamente con i tuoi amici chiedendogli di non fare uscire episodi del passato.
Se ti dovesse servire un ascolto professionale io resto a disposizione anche online se vorrai.
Cordiali saluti.

Dott.ssa Margherita Romeo

Dott.ssa Margherita Romeo Psicologo a Roma

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15 SET 2021

Caro Saverio,

sei certo che ci sia qualcosa da raccontare in relazione a questi due episodi, rispetto ai quali il comune denominatore è che non è successo nulla di grave? Nel primo, se consideriamo la linea temporale, è avvenuto prima che la conoscessi ed è un evento di cui è stato complice anche l'alcool. Nel secondo caso, avvenuto in concomitanza con la relazione, scrivi che avete solo parlato, ma non è accaduto nulla d'altro. Alla luce di questo, non mi pare che ci sia nulla da rimproverarsi o da essere paragonato a una "spada di Damocle." Rispetto ai tuoi amici, puoi prenderli da parte, ma col rischio che percependo il tuo disagio in relazione a questi eventi, potrebbero approfittarsene anche solo per semplice burla; io quindi fossi in te non attribuirei il peso che dai a questi, evitando così che anche gli altri ne diano a loro volta.
Sono a tua completa disposizione, anche online.

Dott.ssa Francesca Orefice.

Dott.ssa Francesca Orefice Psicologo a Bologna

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