Buonasera, sono una ragazza di circa vent'anni e vorrei cambiare la mia vita: riempirla, renderla meno noiosa e più degna di essere vissuta ma non ci riesco, o inconsciamente non voglio. Faccio grandi progetti sulla carta che poi puntualmente non realizzo ma che mi emozionano: la mia laurea, aprire un blog, imparare a suonare uno strumento, ad esempio. Nella pratica non studio abbastanza, non leggo abbastanza, rimando continuamente le ricerche sui prezzi dei corsi di musica. Allo stesso tempo non posso ammettere di non volere queste cose perché le voglio ma... le vorrei già fatte! Vorrei essere già pronta per gli esami della sessione invernale, aggiornare un blog già avviato, saper già suonare. Gli inizi mi eccitano e mi spaventano allo stesso tempo. Mi piacciono le cose nuove ma mi inquietano i cambiamenti e la procrastinazione e la routine costituiscono un rifugio noioso ma sicuro. Probabilmente è un atteggiamento infantile, proprio perchè a volte non so nemmeno io cosa voglio. A questo punto che cosa dovrei fare per migliorare questa situazione di stallo?
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30 DIC 2015
· Questa risposta è stata utile per 5 persone
Cara Laura,
penso che tu abbia poca autostima e poca capacità di tollerare le frustrazioni.
Non è sbagliato avere desideri, fare progetti, immaginare situazioni future ma ciò può essere ansiogeno se il livello di autostima è basso.
Per ovviare a tutto ciò ti suggerisco di concentrarti su una cosa per volta e di vivere nel presente scomponendo l'obbiettivo che vuoi raggiungere in tante piccolissime frazioni o parti giornaliere impegnandoti ogni giorno solo per quella piccola parte di competenza.
In altre parole dovresti scomporre l'obbiettivo finale in tanti piccoli obbiettivi giornalieri facilmente realizzabili altrimenti esso ti sembrerà irraggiungibile con la conseguenza dello scoraggiamento e della rinuncia.
Così, ad esempio, se devi preparare un esame studiando da un libro di 1000 pagine il tuo unico obbiettivo deve essere quello di imparare ogni giorno 20 pagine sicché sarai pronta dopo 50 giorni: ti sto chiedendo in altre parole di porti obbiettivi piccoli ma direttamente realizzabili e di essere continuativa.
Questa semplice strategia ti sarà anche utile per costruire poco per volta più fiducia in te stessa e più autostima.
E' ovvio che un percorso di psicoterapia cognitivo-comportamentale ti sarebbe di grande aiuto e quindi te lo consiglio.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
31 DIC 2015
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno Laura,
i cambiamenti spaventano a volte, quello che andrebbe indagato è il motivo che la fa rimanere ferma. Le consiglierei un percorso terapeutico che le permetterà di comprendere i motivi della sua paura di 'desiderare e progettare.
Un caro saluto
Dott.ssa Valeria Bugatti
31 DIC 2015
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Beh Laura
penso che tu ti sia ben analizzata e che abbia ben capito bene quale sia il maggior ostacolo al tuo fare.
Questo ostacolo è proprio la procrastinazione!
Certo, a sua volta, questa è causata da altro, occorre andare a monte del problema, possiamo dire che manca la tenacia e la tenacia è indispensabile per mettere i tuoi progetti "in azione", con ciò intendo: farli progredire (anche a piccoli passi) dandogli la possibilità di venire alla luce realmente.
Quello che tu non sopporti è questo tempo "organico" di crescita delle cose che comporta anche sopportare la noia di piccoli passi, piccole azioni (anche ripetitive a volte) ma indispensabili.
D'altronde non è strano: viviamo nei tempi della fretta e del tutto subito e non si insegna a voi giovani la "realizzazione" per piccoli passi; la stessa pazienza, che un tempo era la "virtù dei forti" ora è del tutto obsoleta....probabilmente ti starai già annoiando a questo mio dire...
Comunque sia, cara Laura, secondo me tu hai tutti gli ingredienti (idee e qualità) per il successo, ma ora ti occorre questa diversa visione:
pensa a quanto può essere bello un impegno quotidiano costante e disciplinato al raggiungimento di una meta.
Cerca di vederla così...ti eserciti e impari a suonare... un bel giorno sai suonare, ti impegni e...il tuo blog...cresce, un giorno è completo e funzionale ...ecc. per tutte le cose così...Ci saranno grandi soddisfazioni!
Spero tu voglia imparare questo cammino per piccoli passi e che tu possa apprezzarne la bellezza.
Un giorno sarai tu che, con tenacia, costanza e pazienza avrai creato cose belle, anche bellissime, più la formazione del tuo carattere che niente e nessuno potranno più toglierti!
Questo è il mio augurio.
Dott Silvana Ceccucci Psicologa Psicoterapeuta.
30 DIC 2015
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Salve Laura, da quello che scrive mi sembra di capire che sia entusiasmata da un sacco di cose che spaziano tra settori anche molto diversi tra loro e che ripone molte aspettative nel riuscire subito e perfettamente nelle cose che vorrebbe fare. Investendo i suoi interessi di così alte aspettative, rischia di alimentare troppo il desiderio di riuscire bene a tutti i costi e di farle perdere la passione e curiosità che inizialmente le avevano suscitato. La invito a riflettere agli obiettivi che nella sua vita è riuscita a portare a termine e che cosa è che l'ha fatta in quelle circostanze arrivare a quello che desiderava. Tra le tante cose a cui è interessata potrebbe fare una scaletta per vedere quelle che le interessano di più e rimandare quelle per cui prova meno passione. Scartare delle opzioni o procastinarle non è sempre un male, se questo permette di lasciare più tempo per interessi che ci motivano di più!
Cordiali saluti,
Giulia Papini Psicologa Prato
30 DIC 2015
· Questa risposta è stata utile per 4 persone
Gentile Laura,
più che di procrastinazione forse sarebbe il caso di parlare di difficoltà ad ascoltare la sua progettualità, di dar rilievo ai suoi desideri, come se non sentisse la loro importanza.
Se lei non studia abbastanza potrebbe significare che scarseggia la motivazione profonda. Un lavoro psicologico in presenza le darebbe l'opportunità di valutare queste ipotesi, lavorare sull'ansia sottesa che si nasconde nel voler che le sue attività desiderate siano già compiute, lavorare profondamente sulla motivazione e sul piacere di accettare giorno dopo giorno la fatica che comporta realizzare progetti.
Spero di averle fornito degli spunti di riflessione.
Cordiali saluti
Dr.ssa Anna Mostacci Psicologa Psicoterapeuta Roma
