Come aiutare una persona durante un episodio di depersonalizzazione ?
Inviata da Matteo Aquila · 3 dic 2021
Gentili dottori,
la mia ragazza soffre di un disturbo che si manifesta casualmente alcuni giorni a settimana. Mi è capitato di assistere a questi episodi anche quando siamo insieme, magari stiamo guardando un film o riposiamo sul divano.
Il suo respiro cambia, diventa più cadenzato, il suo sguardo diventa spento, apre e chiude gli occhi; non riesce a parlare e si muove a malapena. Quando è capitato in mia presenza ho tentato di farla riprendere attraverso domande (tentando di farle dire sì o no), stringendole la mano e continuando a parlarle. Gli episodi durano mediamente 10 minuti (almeno quelli a cui ho assistito). Lei non ricorda molto di ciò che accade durante l'episodio.
Né io né lei sappiamo "formalmente" di cosa si tratti, la mia domanda è; come posso comportarmi durante gli episodi per aiutarla al meglio ? Quali sono le azioni migliori che io posso fare per farla tornare in sensi ?
Grazie anticipatamente per il gentile riscontro,
saluti.
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5 DIC 2021
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Gentile Matteo,
non è detto che quello che ha descritto sia un episodio di depersonalizzazione per cui sarebbe opportuno innanzitutto escludere cause organiche di questo disturbo attraverso esami clinici e strumentali di tipo neurologico (E.E.G., Tac, R.M.N. etc.).
Soltanto dopo sarà il caso di approfondire il problema in psicoterapia.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
10 DIC 2021
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Gentilissimo Matteo,
da quello che descrive si potrebbe trattare di dissociazione. il condizionale è d'obbligo.
La teoria ci dice che queste reazioni sono tipiche delle persone che hanno avuto traumi. mi affretto a specificare che il trauma come evento accaduto e il trauma per come una persona lo ha interpretato sono due cose diverse. Cioè una persona potrebbe aver preso 'male' un evento traumatico si, ma non per forza catastrofico. Dipende dall'interpretazione personale che ne ha dato.
Ci chiede che cosa può fare. A mio parere, durante le crisi, è sufficiente vigilare sulla incolumità fisica, se la ragazza non è presente a se stessa.
Dopo le crisi, il miglior modo per aiutarla è incoraggiarla a cercare un aiuto professionale. Occorre un/una psicoterapeuta.
7 DIC 2021
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Buongiorno Matteo,
ti consiglierei di convincere la tua ragazza a fare indagini mediche e se non dovessero esserci problemi legati all'aspetto medico, iniziate ad indagare aspetti psicologici.
Cordiali saluti.
6 DIC 2021
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Gentile Matteo,
Se ho ben compreso dal suo racconto, ne lei né la sua fidanzata avete una diagnosi o un'indicazione specialista di cosa sta succedendo. Questa descrizione di sintomi è riconducibile a diverse e variegate situazioni, necessita quindi di una diagnosi differenziale per.poter poi dare indicazioni si intervento che possano essere utili alla ragazza e a lei che le è vicino, per gestire la situazione. L'invito è che la sua fidanzata si rivolga ad un professionista cosicché si possa avere un quadro più chiaro della situazione.
Cordialmente
Dr.ssa Maria Beatrice Brancati
4 DIC 2021
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Salve Matteo, Esistono delle tecniche di grounding che permettono alla persona di rimanere ancorata al momento presente ad esempio toccando particolari oggetti che possano ricondurla alla realtà circostante. Tuttavia sono argomenti complessi che non possono e non si devono esaurire in una risposta sul web pertanto ritengo Innanzitutto fondamentale rivolgersi a uno specialista per capire e cosa effettivamente abbia la sua ragazza per capire cosa possa essere giusto adottare con lei.
Cordialmente, dott FDL
4 DIC 2021
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Buongiorno Matteo,
Diventa necessario indagare questi comportamenti con ulteriori indagini. Le consiglio di incoraggiarla a farsi aiutare intraprendendo un percorso di supporto psicologico
Resto a disposizione e le auguro il meglio
Dott.ssa Oriana Parisi