Buonasera, mi chiamo Laura. Da circa 2 anni sono terapia da una persona che ritengo sensazionale.. mi capisce, mi aiuta mi dà affetto.. però al di fuori delle sedute io continuo a sentire il suo bisogno.. la ricerco ovunque, ho voglia di parlare con lei e cosa più importante senti di desiderare un forte abbraccio che mi dica che non sono sola, che lei non mi lascia.. mi sento in completo imbarazzo perché gliene vorrei parlare ma ho paura di rovinare un piccolo legame che si è creato.. inizio a sentire questa emozione dolorosa perché in sostanza non ho nulla di ciò che vorrei, ossia sentirmi ancora più vicino a lei.. non so perché sento questo e non so come poterlo spiegare a lei ma dentro sto malissimo.. grazie in anticipo..
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7 SET 2021
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Buongiorno Laura, quello che ha sperimentato può, in effetti, capitare.
Le consiglio di non temere di affrontare queste emozioni in terapia, è necessario parlare di ciò che capita. Se le tenesse per sé e non si sentisse libera di portarle in terapia allora sarebbe un problema. La terapia funziona sull'espressione dei propri vissuti.
Certamente la collega riuscirà a dar un valore ai vissuti e risponderle quanto più accoglientemente possibile nel rispetto del codice deontologico. Magari dopo potrete discuterne più apertamente e scoprire che possono esserle utili per fare ancora un passo avanti nella terapia.
Resto disponibile se servisse ma in questo caso é chiaro con chi convenga parlarne.
Dott. Marco Tagliagambe
7 SET 2021
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Cara Laura,
Spesso potrebbe accadere ciò.
Vuol dire che si è instaurata una buona alleanza terapeutica, sente empatia e feeling con la terapeuta.
È una donna giusto?
Ad ogni modo capisco il tuo imbarazzo nel parlarne ma anche questo è terapia, vedrai che capirà, le farà piacere e cercherà di sostenerti.
Cordiali saluti
7 SET 2021
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno Laura,
non è strano quello che lei racconta. Si è creato non un piccolo ma un forte legame con la terapeuta che la segue.
Proprio per questo non deve temere di essere sincera e di confidare tutti i suoi pensieri e le sue emozioni, a partire dall'imbarazzo e dalla paura di rovinare il vostro rapporto. Vedrà che insieme potrete affrontare e dare ascolto e legittimità al suo bisogno.
Le auguro il meglio
Dott.ssa Franca Vocaturi
7 SET 2021
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno Laura, è bello da un lato sapere che lei fa affidamento sul suo/a terapeuta. Indipendentemente dal tipo di approccio a cui si rifà la persona in questione, mi sento di dirle che la terapia è finalizzata, come saprai, alla risoluzione dei problemi in modo tale che poi possa avere gli strumenti per gestirli da sola. Certo può durare anche anni, ma sapere che si rivolge al terapeuta anche al di fuori per soddisfare un bisogno immediato, e leggere la frase "che mi dica che non sono sola e che non mi lascia", sono elementi che mi fanno pensare che forse si sono sforati un po' i confini. Il terapeuta infatti ci dà gli strumenti per camminare da soli, non per sviluppare con lui/lei una relazione di bisogno e dipendenza.
Il mio consiglio è di parlarne, la situazione per te Laura sta diventando dolorosa e questo non va bene. Insieme poi prenderete la decisione di continuare il rapporto terapeutico (che attenzione non vuol dire interrompere il vostro legame), oppure continuarlo.
Un caro saluto,
Dott.ssa Beatrice Filiputti
7 SET 2021
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno Laura,
si chieda se oltre alla stima professionale è sorto un sentimento che la lega in modo diverso. Le suggerisco di parlargliene.
Le auguro il meglio e resto a disposizione.
Dott.ssa Oriana Parisi