Salve, sono compagna di un uomo con due splendidi bimbi di 10 e 7 anni.
Ho un rapporto splendido con loro, quando vengono a stare con il padre mi cercano e voglio dividere il loro tempo con il padre anche con me.
Il mio compagno fa un lavoro di ristorazione serale che purtroppo non gli consente di vivere un intero fine settimana con i bambini.
Nonostante questo si fa in 4 per dare loro un tempo di qualità,vanno a pesca etc, a parer mio è più presente di quanto non lo siano altri padri non separati.
Fatto sta che ultimamente il più grande ha mostrato disattenzione a scuola e le maestre a colloquio hanno riferito che al bambino manca la famiglia, manca la presenza costante del padre.
Infatti ha espresso più volte gioia nel vivere noi 4 come una vera famiglia.
Quando il padre non ha il fine settimana con loro i bambini, che dovrebbero stare con la madre, vengono invece parcheggiati tutti i fine settimana dalla nonna paterna.
Quindi succede che i bimbi si trovano a casa del padre ma il padre non c'è,perché è con me.
Ora,nonostante lui dica ai bambini che non sarà presente per lavoro, i bambini voglio venire lo stesso dalla nonna ma credo che nonostante questo sia più deleterio stare per loro nella casa del padre subendo maggiormente l' assenza diversamente da come sarebbe se impiegassero quel tempo con la madre.
Purtroppo la nonna interferisce molto su queste decisioni e anche se con l intento di far stare bene i bambini, produce un effetto boomerang.
Forse mi sbaglio, ma vedo poca stabilità nello sballottare questi bambini tutti i fine settimana dalla nonna, e in effetti i bambini sono proiettati sempre a venire li, dove si trovano meglio rispetto al collocamento dalla nonna materna, praticamente assente.
So che si innestano dinamiche di sensi di colpa e molto delicate, ma vorrei sapere da voi se il mio pensiero è sbagliato o corretto.
Ringrazio anticipatamente
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27 GEN 2023
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Buonasera Signora, no penso che questa sia la sede più adatta per esprimere un parere riguardo a dinamiche così delicate. Quello che posso consigliare è di ritagliarsi uno spazio di ascolto in cui cercare di dare voce al suo sentire ed ai suoi pensieri. Allo stesso modo potrebbe essere importante dare voce al figlio maggiore che, mi pare di capire, stia lamentando un certo malessere. Cordialmente, dott. Andrea Brumana
30 GEN 2023
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Carissima,
si ha ragione. E' meglio che i bambini vengano il meno "sballottati" possibile. Loro infatti hanno bisogno di un ambiente stabile e di figure di riferimento costanti. Veda di parlarne con il suo compagno de con il suo ex marito. Mi sembrate persone ragionevoli, vedrete che raggiungerete un buon accordo.
Mi faccia sapere come vanno le cose.
Colgo l'occasione per augurarle un buon 2023.
Dott.Gabriele Lenti Psicoterapeuta Genova
27 GEN 2023
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Buon pomeriggio
E opportuno parlarne più chiaramente.
Sarebbe opportuno che lei consultasse uno psicoterapeuta
Dott.ssa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma
27 GEN 2023
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Gentilissima Mocio,
come ha detto anche lei, si sono innescate delle dinamiche molto delicate, in cui i vari ruoli, delle varie figure di riferimento, hanno una forte influenza su questi due bambini. Mi chiedo se è stata accolta l'opinione più importante, ovvero quella dei bambini. Con chi desiderano stare loro?
Inoltre ritengo che la numerosa partecipazione di tutte queste persone debba essere, in qualche modo, resa armonica. Per il bene dei bambini è necessaria una cooperazione e non una competizione, perchè quando si compete tra adulti e in mezzo ci sono i bambini non si vince l'affetto dei bambini, ma si perde la loro credibilità.
Consiglio un'eventuale consulenza, anche individuale, per chiarire meglio le dinamiche nello specifico e per costruire delle strategie utili a riportare l'equilibrio.
Spero di esserle stata utile e resto a disposizione per un'eventuale consulenza psicologica.
Saluti.
Dott.ssa Deborah De Luca