Ansia per il mio gatto
Salve, sono una ragazza di 25 anni. Sono sempre stata ansiosa, ma da qualche mese a questa parte la mia ansia non ha fatto che peggiorare. A novembre ho avuto il covid, da cui ne sono uscita solamente a gennaio, e ancora adesso ne porto degli strascichi, tra cui il peggioramento del mio stato ansioso. Ma il culmine l'ho raggiunto qualche giorno fa, quando il mio gatto, a cui sono molto affezionata, ha avuto un incidente. In realtà ne è uscito con una ferita non tanto profonda e sin da subito è stato benissimo, ma vedere anche solo qualche goccia di sangue mi ha mandata nel panico. Inoltre si tratta di un gatto abituato a stare fuori, e quindi il periodo della convalescenza è un vero e proprio incubo. Il gatto sporca dappertutto, si arrampica su qualsiasi cosa cercando di scappare e miagola in continuazione impedendoci di dormire. Alla terza notte insonne ho avuto un brutto attacco di panico: ho vomitato, sudato freddo, tremavo e mi faceva malissimo il petto, come se stessi per avere un infarto. In tutto questo quindi provo pena per il gatto che soffre perché vorrebbe uscire ma non può, per me che non riesco a riposare e soprattutto per mia madre, che è quella che se ne occupa principalmente. Mi sento immensamente in colpa anche perché dovrò stare via 3 notti per motivi di studio e non potrò esserle di sostegno. Il motivo per cui scrivo è che non riesco a dormire perché ho paura che una volta rimesso in libertà il gatto abbia un secondo incidente. So che le probabilità sono basse poiché in 3 anni non è mai successo nulla, e so che è impossibile tenerlo in casa, ma la cosa mi mette addosso un'ansia assurda tanto che mi ritrovo a piangere e a sudare freddo anche quando sono sui mezzi pubblici o a lezione. Mi scuso per il papiro e ringrazio chiunque sappia darmi un consiglio.