Amore a distanza e paura di perdere la scintilla

Salve, volevo chiedervi consigli per quanto riguarda il mio problema. 6 mesi fa ho conosciuto una ragazza della mia età (17 anni) residente in Brasile attraverso un'applicazione dedicata ai minori per evitare pedofili. Premetto che ero lì per farmi qualche amico oltreoceano per chiacchierare di calcio in vista dei mondiali e per combattere la tristezza dovuta alla quarantena che stavo vivendo; io da sempre ero contrario agli amori virtuali avendo letto di molte truffe che circolavano. Questa ragazza mi aveva visto in una diretta e mi chiese l'amicizia così per caso credo, io l'accettai per il medesimo motivo essendo un po dubbioso sulla sua esistenza fisica laggiù. Ci siamo scritti fin da subito nella chat ed entrambi eravamo un po timidi, lei mi disse che l'avevano incoraggiata le amiche a farsi qualche amico all'estero sapendo di parlare varie lingue. Io ancora scettico le chiesi se volesse continuare a chiacchierare su whatsapp per verificare se fosse reale. Lei mi passò il numero e ogni giorno ci scrivevamo. Verso fine agosto ero finalmente fuori dalla quarantena e trovai un modo per fare una grigliata con i miei amici vicino al bosco. Cantammo molto e mangiammo benissimo. Vicino a mezzanotte mi venne l'idea di chiamare la mia amica brasiliana per chiacchierare un po e stare in compagnia (alla fine me ne innamorai quando ero in quarantena). Ci siamo divertiti tantissimo e facemmo durare la videochiamata finché non mi si scaricò il cellulare. Dopo due giorni vedo che mi riscrive chiedendomi se ero fidanzato. Io felicissimo le dissi di no; lei sempre con timidezza mi disse che si era lentamente innamorata di me e che dopo la festa dell'altra sera non aveva più dubbi. Eravamo super felici però sapevamo che sarebbe stato difficile mantenere un rapporto così, infatti lei sin dall'inizio mi chiese di non farmi foto con altre ragazze qui anche se fossero state mie amiche, perché lei ci rimaneva a pezzi. Io capii e glielo promisi. È una ragazza perfetta perché mi scrive ogni giorno, studia moltissimo ed è gentilissima, un angelo insomma. Ad ottobre però ebbi un incidente in una rissa di strada e lei era in chiamata quando successe e sentì tutto. Quando ero in ambulanza mi chiamò e in lacrime mi disse che voleva venire in Italia perché non ce la faceva al pensiero che stessi male. Il cuore mi batteva a mille e passai tutto il fine settimana a trovare una scappatoia per riuscire a farla venire qua nonostante il Covid. Purtroppo non era possibile, però io potevo andare lì e lei era d'accordissimo. Il giorno dopo però sia i miei genitori che i suoi, i quali li avevamo fatti conoscere in videochiamata, ci dissero che non avrebbero approvato perché troppo presto e perché troppo pericoloso. Lei obbedì dopo qualche ora io invece ci ho messo tre giorni di lacrime. Da lì in poi ci siamo sempre scritti ogni giorno, con tutti i dettagli che due innamorati adolescenti possono scriversi. Due giorni fa però, e come ogni inizio del mese notando, lei c'ha le mestruazioni e diventa triste, a pezzi, arrabbiata, insomma ha il ciclo. A me non è stato mai insegnato l'educazione sessuale femminile a scuola e perciò ho dovuto sempre affidarmi a istinto e amiche confidenziali. Lei già a settembre mi aveva avvisato di ciò, che sarebbe stata capace anche di dire per la frustrazione che non mi ama più, senza che fosse ciò che lei vuole. È già successo due volte e dopo tre-quattro giorni tornava normale un po triste per le cattiverie che mi aveva detto. Stavolta però sembra più dura. Non mi ha ancora detto che non mi vuole più, però a differenza dell'altra volta non mi chiama più ogni cinque minuti in lacrime e non so perché ma sono molto preoccupato. Ieri sembrava tutta ok, però venne fuori con un nuovo discorso, secondo lei c'è una teoria che dice che ci s'innamora tre volte nella vita: l'amore giovanile da bambino, quello drammatico-tossico-dipendente, e quello maturo che durerebbe tutta la vita. Lei, non so se triste, arrabbiata o cosa, mi chiese se la amo veramente perché si è già innamorata due volte e vorrebbe innamorarsi di nuovo con quello giusto della fase matura che secondo lei ha raggiunto. Io all'inizio confuso le dissi certo e che lo sono anch'io pronto dopo aver già avuto vari amori infantili. Poi cominciò a farmi una serie di domande tipo test (è molto logica nel ragionare, lei dice che è stato il periodo di leva militare a formarla mentalmente). Io dopo aver risposto a tutto la convinsi e gli diedi la buonanotte. Oggi però alla mattina mi ha mandato un audio dicendo che sta bene però piangeva; di sicuro sarà il ciclo secondo una mia amica dell'infanzia e che sta molto male a detta sua. La mia ragazza infatti due giorni fa mi aveva detto che le erano apparsi dei brufoli sulla fronte. Poco fa mi ha detto che oggi avrebbe letto un libro e avrebbe passato la giornata con i parenti. Non so se si è capito il mio problema ma dico adesso che mi sono accorto che mancava, i nostri genitori ci hanno permesso di farci incontrare a giugno facendo venire lei qua in Italia e se la relazione continua io dovrei andare in Brasile in inverno dandoci il cambio. Il problema è che mancano ancora sei mesi, è tantissimo sia per me sia per lei e adesso che ha queste crisi ho davvero paura di perderla come niente. Ci siamo preparati tanti di quei progetti per il futuro che non voglio perderla per una stupida questione di una pandemia