Aiuto: ragazzo adottato: ho fatto bene a lasciarlo o no?

Inviata da Marika · 18 feb 2021

Buona sera,
Scrivo perché credo molto nell'aiuto psicologico.
Sono stata fidanzata con un ragazzo della mia stessa età (entrambi 30enni) per 6 mesi, di cui 5 di convivenza, in cui lui mi parlava di matrimonio, figli... Mentre io molto cauta, perché già mi sembrava di aver fatto ilpasso più lungo della gamba accettando di andare a convivere praticamente subito. In questi mesi abbiamo vissuto una storia bellissima, l'unico punto interrogativo della sua vita era il fatto che non sapeva molto dee sue origini biologiche, visto che è stato adottato quando aveva circa 2 anni. vedendo un film Una sera, film che parlava di adozioni e ritrovamento del protagonista della famiglia d'origine, mi viene in mente di proporgli di fare un post su Facebook relativamente al cercare la sua famiglia d'origine, visto che dopo aver contattato svariate associazioni non era ancora riuscito a ottenere risposte e sopratutto sono stata mossa dalle sue lacrime strazianti non solo durante la visione del film, ma anche e soprattutto quasi ogni settimana relativamente a questa sua storia, quindi gli ho proposto la pubblicazione di questo post. Tra l'idea e la pubblicazione effettiva sono passati dei giorni e Non avrei mai pensato che in meno di un giorno venissimo contattati dalla sua famiglia di origine. Da qui lui super entusiasta e presissimo, tanto da iniziare ad isolarsi sia da me che dalla famiglia adottiva con Videochiamate lunghissime. fatto sta che, nelle ultime due settimane, ha iniziato a essere molto più freddo con me, fino a che ha iniziato a dirmi che ha bisogno dei suoi spazi e dei suoi tempi perché non sa più chi è e non sa come comportarsi con me, che deve viversi la casa da solo, che non sa abituarsi alla nuove abitudini di coppia. Tutto questo è successo dopo una videochiamata tra noi, famiglia d'origine e famiglia adottiva, vedendo lacrime della mamma adottiva e tutti noi italiani un po' sul chi va là. Comunque due settimane dove perlopiù discutevamo per l'esasperazione di questi discorsi relativi al fatto che non sa più chi è e che deve darmi un uomo forte, settimane dove piangevamo insieme, dove il silenzio era quasi da padrone, nonostante per una decina di giorni io abbia fatto finta di nulla e quindi ho continuato a comportarmi come sempre, ma poi sono ceduta anche io restando per lo più in silenzio e sulle mie, perché la sua freddezza era una lancia nel cuore. Fatto sta, due giorni fa, all'ennesima volta che mi ha ripetuto che ha bisogno di spazi e tempo per capire chi è, ho deciso di lasciarlo, dicendogli che lo aspetto. Lui mi ha detto che sono importante e mi ha chiesto tempo, ma sono 2 giorni di silenzio assoluto, anche se dovrò andare a prendere i miei vestiti e sarò costretta a rivederlo. Ora io ammetto che l'ho lasciato perché se ha bisogno di tempo, cosa ci sto a fare io? Però sono combattuta, mi chiedo se ho fatto bene a lasciarlo solo adesso, oppure se dovevo accettare la sua proposta di fare i fidanzatini vedendosi ogni tanto.io lo amo veramente, ma lui non sa nemmeno più cosa prova, perché in questo momento senza lavoro, senza fare tournée con l'orchestra dove suona, senza vedere più gli amici per il covid... Dice che non sa nemmeno più chi è e cosa prova. Ah, ha iniziato un percorso con una psicoterapeuta per ritrovare se stesso, del quale ovviamente non ho chiesto nulla per non collimare con la terapia...
Aiutatemi a capire che devo fare. Grazie mille

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Miglior risposta 19 FEB 2021

Cara Marika,
purtroppo non possiamo controllare i meccanismi che si innescano nella nostra mente o in quella delle altre persone in questi momenti. E' anche vero che, nel giro di pochi mesi la vostra vita è stata stravolta, quindi è normale reagire in questi modi davanti a certe situazioni.
Il suo compagno, da quello che leggo, sta cercando di isolarsi consapevolmente, questo è necessario per risolvere i propri conflitti interiori ma sopratutto permette di ritrovare se stessi. A volte bisogna allontanarsi da quella che è la nostra quotidianità. Nel momento in cui acquisirà consapevolezza, si renderà conto di essersi perso a metà strada e si accorgerà che questo tempo gli sarà stato utile per scavare nel suo bagaglio e recuperare il suo vero IO.
Provi, nel limite del possibile, a comprendere e attendere i suoi tempi...

Un saluto.
Dr. Giancarlo Gramaglia

Gramaglia Dr. Giancarlo Psicologo a Torino

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