Buonasera, mi chiamo Andrea, è da un po' di tempo che non sto tanto bene psicologicamente (soffro di depressione e disturbi alimentari) e sento un bisogno fortissimo di stare sola. Sto vivendo un periodo di conflitto con la mia famiglia, in particolar modo con i miei genitori, e per questo sento la necessità di stare il più possibile lontano da casa. Questa "fame di solitudine" poi si estende a qualsiasi altra situazione sociale, vorrei stare sempre sola, non vedere nessuno e non dover parlare con nessuno. Mi capita spesso dopo l'uscita da scuola di rimanere in giro senza avere nulla da fare, mi siedo da qualche parte e sto da sola, in silenzio, lontano da tutti. Preferisco passare tre ore fuori al freddo seduta su degli scalini, piuttosto che stare a casa con i miei fratelli e/o i miei genitori. Tra poco meno di un mese sarò maggiorenne e non riesco a fare a meno di pensare ad andare via di casa.
La mia psicoterapeuta mi chiede spesso se odio i miei genitori: il fatto è che io non li odio, però allo stesso tempo non li sopporto. Sento proprio un rifiuto, li trovo così distanti da me, li trovo così chiusi e ciechi. Non capisco se lo fanno di proposito, ma spesso capita che se ne escano con frasi palesemente provocatorie che paiono innocue, ma invece mi feriscono nel profondo. In ogni caso sono i miei genitori e provo affetto per loro, ma non riescono proprio a comprendermi e, anzi, mi colpevolizzano per i problemi che derivano dal mio stato di sofferenza psicologica (tempo fa, durante un litigio, mia madre mi ha detto testuali parole: "Ci stai uccidendo! Ci fai soffrire, se non vuoi farlo per te fallo per i tuoi fratelli"). Insomma io sto davvero davvero davvero male a casa mia, ho più volte pensato di scappare, però alla fine sapevo che mi avrebbero riportato indietro e la situazione sarebbe solo stata peggiore.
In conclusione non so cosa fare: mi sento in colpa per quello che provo però allo stesso tempo non riesco più a fare finta di niente.
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2 MAR 2023
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Ciao Andrea, penso sia importante chiarire da cosa derivi questa tua fame di solitudine; di certo il fatto che tu ti senta criticata e non supportata dalla famiglia ne è una parte, ma bisogna capire come mai si ripresenta in ogni altro posto che frequenti.
Per quanto riguarda la scelta su cosa fare, sappi che è normale sentirsi come sei in questo momento: i tuoi genitori saranno sempre la tua famiglia e non si possono "odiare" ma di sicuro il modo in cui a volte ti fanno sentire non è piacevole e vorresti allontanartene.
Possibile che loro siano preoccupati per il tuo stato di salute (non so quanto sia esteso il disturbo alimentare) e che a modo loro, seppur sbagliando cerchino di motivarti. Al momento non puoi andartene e quindi, forse, la via migliore è cercare di dire loro come possono darti aiuto nel modo che per te è importante (della serie: se non puoi batterli, fatteli amici).
Chiedi aiuto alla tua terapeuta su come riuscire a far si che entrambe le parti possano essere vincenti.
Sarà un percorso complesso, ma ti auguro il meglio.
2 MAR 2023
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Ciao Andrea, hai fatto bene a scrivere qui e a chiedere aiuto. Non devi far finta di niente, hai tutto il diritto di ascoltarti ed esprimere i tuoi bisogni. Non sentirsi parte della propria famiglia può far sentire soli, non capiti e ascoltati. Tutti noi abbiamo bisogno in fondo di vivere in una società, di creare dei legami, di ricevere e dare contatto, di comunicare e confrontarci per poterci sentire pienamente soddisfatti e "nutriti" dalla vicinanza dell'altro. Non isolarti, fatti sostenere dalla tua famiglia, anche se a volte la trovi imperfetta è una risorsa preziosa e costante nell'affrontare questo periodo. Parla con i tuoi cari sinceramente, spiegando quello che stai vivendo e cercando alleanza con loro e non scontro. Grazie al sostegno della tua psicoterapeuta potrai rivivere quella vicinanza e accettazione completa che senti di aver ricevuto poco. La terapia permette di ritrovare quel benessere completo e duraturo che meriti, alleviando poco alla volta i tuoi sintomi. Un approccio psicocorporeo sarebbe utilissimo per fronteggiare le tue criticità.
Un caro saluto e rimango a disposizione.
Dott.ssa Kristal Orrico
2 MAR 2023
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Buonasera
Penso che sarebbe opportuno farti aiutare da uno psicoterapeuta.
Per sapere come mai stai bene da sola L 'essere umano è nato per stare con gli altri.
Si dovrebbe stare bene davdoli a e in compagnia.
Ma non desiderare di stare mai con l altro, ci dovrebbe far pensare.
Dott.ssa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma
2 MAR 2023
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Cara Andrea,
Capisco come ti possa sentire dibattuta tra il tuo desiderio di autonomia e l'affetto che provi per tuoi cari. Non deve essere facile la comunicazione assertiva con i tuoi famigliari: a volte si instaurano schemi di ruolo e comportamentali di evitamento, che non aiutano certo la relazione.
Tuttavia nuove modalità comunicative, esponendo i tuoi desideri, pensieri ed emozioni che provi , potrebbero aiutarvi come gruppo famiglia a "comprendervi" più a fondo e a chiarire le aspettative e i bisogni di ciascuno di voi.
Le parole possono essere appunto muri, oppure delle finestre ariose che alimentano l'aspetto affettivo, consolidando legami.
Con la/il tua/o terapeuta potresti affrontare questo tema, se li ritieni una strada possibile.
Un abbraccio
Dr. ssa Ornella Peloso - Psicologa Pedavena (Belluno)
2 MAR 2023
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Ciao Andrea, grazie per aver condiviso con me i tuoi pensieri e le tue difficoltà. È normale sentirsi confusi e in colpa quando si vive una situazione complicata come la tua, ma è importante che tu sappia che non sei solo. La solitudine che provi e la difficoltà a relazionarti con gli altri sono sintomi che potrebbero essere alleviati attraverso un percorso di terapia individuale. In questo tipo di trattamento, potresti avere l'opportunità di esplorare in modo più approfondito i tuoi sentimenti, i tuoi pensieri e le tue relazioni con gli altri. Inoltre, potresti imparare nuove strategie per affrontare le difficoltà quotidiane, come la gestione dello stress e la comunicazione assertiva.
Comprendo che potrebbe sembrare spaventoso pensare di intraprendere un percorso, ma ti assicuro che potrebbe essere un'esperienza positiva e liberatoria per te. La terapia può aiutarti a comprendere meglio te stesso e ad affrontare i tuoi problemi in modo più costruttivo. Potresti imparare a gestire le tue emozioni, a ridurre il tuo isolamento sociale e ad accettare te stesso e gli altri. Ti incoraggio ad iniziare questo percorso e a prenderti cura di te stesso.
Mi. trovi Online.
