Buonasera, sono una donna di 34 anni sposata da 4 con un uomo 15 anni più grande. Provo immenso affetto per mio marito e lo considero un uomo per bene.Eppure da circa 2 anni lo tradisco con un uomo sposato e con due figlie ( io non ho figli). Il mio amante ha collaborato con me lavorativamente, è lui che ha iniziato a corteggiarmi e tra di noi c'è una passione ed un desiderio fortissimo. Se lui avesse voluto, io avrei lasciato mio marito per convivere con lui, ma per i figli e per la sua vita familiare non ha mai voluto ed io ho accettato di vivere in questa situazione di limbo, incontrando circa una volta al mese e sentendosi sempre. Ho provato anche a lasciare mio marito perché sentivo che era finita, ma forse per mia scarsa vera decisione è per sua reticenza non l'ho mai fatto. Ora il mio amante per incomprensioni tra noi ha deciso di chiudere ed io sto soffrendo da matti. Mio marito mi chiede continuamente cosa ho ed io non so che rispondergli, se dirgli la verità che soffro per un altro uomo e così convincerlo a lasciarmi o se continuare con lui per veder se riesco a recuperare. Il problema è che non ci credo e la mancanza del mio amante mi fa stare davvero male, vorrei solo saperlo ancora con me. Come devo uscirne?
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14 GEN 2016
· Questa risposta è stata utile per 7 persone
Buongiorno Paola,
da quello che scrive ha portato avanti una relazione per due anni con un uomo senza che lui potesse creare qualcosa con lei (lei era disposta, ma lui no). Come mai? e il fatto di lasciare o meno suo marito penso che non debba dipendere da fattori esterni come l'amante o l'essere rimasta sola. Dalla sua richiesta percepisco una forte confusione, ha un uomo che non ama e un uomo che ama che non vuole lei. Provi a rivolgersi ad uno psicologo per capire come mai è rimasta invischiata in questa situazione e soprattutto per fare chiarezza sui suoi sentimenti e bisogni.
Un saluto
dott.ssa Miolì Chiung
Studio di Psicologia Salem
Milano
19 GEN 2016
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Cara Paola come altri colleghi anch'io le consiglio di prendersi del tempo e delle risorse per capire come è finita in questo vicolo cieco e ritrovare la strada per una vita migliore uscendo dalla "selva oscura". Capita, ma è anche attraverso questi passaggi che diventiamo più umani e cresciamo in una saggezza provata dal dolore. Buon cammino!
15 GEN 2016
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Cara Paola
da quanto dice fa pensare che, nonostante l'avvenuta rottura con l'amante, lei non desideri più stare con suo marito in quanto considera finita la storia e non sente più interesse nella relazione con lui.
Tuttavia occorre, in questo momento, essere molto cauti nel prendere decisioni definitive perché la rottura del matrimonio è ,comunque, un atto molto forte e ci vuole molta lucidità in merito.
Meglio rimandare la decisione ad altro momento in cui la recente perdita dell'altra persona sia stata elaborata.
Certo lei deve aver subito una grande delusione dovendo constatare che lui non avrebbe certo lasciato la famiglia e questo le avrà portato anche altre considerazioni in merito alla relazione vissuta.
Si potrebbe rendere conto di essere stata ingenua e, nel ripensare al tutto, forse giungerà anche a rivalutare suo marito che lei definisce un "uomo per bene" e magari, si renderà conto del valore della vostra relazione anche se un pò scolorita.
Comunque sia, per vedere tutto chiaramente, occorrerà del tempo e magari un aiuto specialistico.
Un caro saluto
Dott. Silvana Ceccucci psicologa psicoterapeuta
14 GEN 2016
· Questa risposta è stata utile per 5 persone
Gentile Paola,
ne può uscire facendosi aiutare in psicoterapia per elaborare il dolore conseguente alla rottura della relazione con il suo amante e, contemporaneamente valutare, sempre con l'aiuto dell'esperto, se ci sono le condizioni per recuperare il rapporto con suo marito (che mi sembra la persona più penalizzata in tutta la faccenda) ed eventualmente il modo per farlo.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
12 GEN 2016
· Questa risposta è stata utile per 6 persone
Buongiorno gentile Paola,
mentre leggevo il suo scritto mi chiedevo cosa la spingerebbe a lasciare suo marito il momento in cui ha appena subito l'abbandono dell'altro, perchè cercare nel dolore una separazione che sarà comunque molto dolorosa, dolore nel dolore... Credo che per Lei la cosa migliore da fare ora è richiedere dei colloqui di sostegno psicologico con uno/a psicologo/a psicoterapeuta de visu per fare chiarezza dentro di Lei e per elaborare l'abbandono dell'altro. Risulta poco rispettoso verso se stessi e poco armonico per la propria salute fisica e psicologica andare a cercare una crisi matrimoniale in un momento come questo. Ci pensi. Lei ha bisogno di aiuto ma di persona e non solo on line.
Cordiali saluti
Dr.ssa Anna Mostacci Psicologa Psicoterapeuta Roma
