Buonasera Egregi/Egregie Dottori/Dottoresse. Mi chiamo Ryu.
Onestamente ho paura di rivelarmi.
Mi sento corrotto dentro e non so perché. Forse perché se chi sta vicino sapesse veramente chi sono, mi disprezzerebbe, forse ho paura di causare sofferenza a chiunque, forse ho paura di commettere gli stessi errori. In segreto non mi sento degno dei risultati che porto. Mi piace suonare il pianoforte, amo la musica. Chi mi è vicino dice che porto dei risultati ma vorrei fare di più, dedicare più ore alla mia passione. A lavoro mi dicono che sono soddisfatti di me, ma io mi sento un impostore. So che quello non è l'ambiente a cui appartengo per quanto io possa stare bene e trovare belle persone e per questo mi sento un impostore. Sento di essere completamente sbagliato. Anche con le amicizie. Vengo spinto principalmente dal senso del dovere. È come se in ogni campo della mia vita, senza accorgermene, sono diventato un personaggio di sfondo che segue a ruota il proprio copione. Sono quel tipo di persona che ama aiutare ma a cui non piace prendermi i meriti. Stare al centro dell'attenzione mi innervosisce, quando vengo ignorato mi sento tranquillo. Io non so cosa fare per trovare qualcosa di vero, amicizie vere, relazioni vere. Non ne parliamo delle relazioni...anche in questo campo, non sono mai riuscito a far capire all'altra persona i miei sentimenti. Quando trovai una persona che completava, che mi apprezzava veramente, ho trovato delle scuse stupide per separarmi da essa. Mi sembrava troppo bello per essere vero, ho incominciato a immaginare scenari in cui venivo abbandonato e sostituito. Perfino a lavoro ho questa paura. Non voglio essere notato, eppure essere dimenticato mi fa male. Non voglio dare fastidio. Vorrei semplicemente parlare e capire, perché mi piace ascoltare e conoscere. Il mio tempo si è fermato più volte, come ora. Una volta credo di aver passato qualcosa di inspiegabile, come se respirare o mangiare fosse diventato un fastidio, per due settimane, diciamo che vivere era diventato un fastidio. Io vorrei la svolta, vorrei capire, vorrei fare le cose senza questa paura. Grazie e buona serata
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13 LUG 2023
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Ciao Ryu!
Permettimi una confidenza: Ryu, Natus, mi fanno pensare al mondo degli anime (Tordaora e Fairy Tail, in particolare).. Figuraccia o ho azzeccato un altro tuo interesse? :)
Ritornando alla tua confidenza, posso solo immaginare che pesantezza tu possa provare nel dover sopportare queste sensazioni negative. Immagino che sia un po' come vivere la vita di un altro e non riuscire ad esprimersi e a pieno.
Immagino che se sei arrivato a confidarcelo, è perché ti senti pronto (e probabilmente ne senti la necessità)a cambiare tutto ciò. Parli di parlare, ascoltare a capire: sono sicura che un percorso di counseling personale sarà per te molto interessante, stimolante e proficuo.
Sei pronto a lavorare per ritrovare ilm tuo equilibrio e a diventare il protagonista della tua storia?
In caso affermativo, sappi che mi trovi anche online.
Ti mano un saluto! Sayoonara :)
⊱ Dott.ssa Valeria Carbone - Psicologa, consulente sessuale e Counselor professionista (Torino e online)
12 LUG 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile Ryu,
è grande, e per molti, la lotta fra polarità diverse, fra la voglia di stare nell'ombra e la voglia di socializzare, di essere riconosciuti, abbracciati. Il dolore proprio di scoprirsi desiderosi di quel legame e AL CONTEMPO incapaci di crearlo, non desiderosi di crearlo mentre tutto il mondo gira (o così ci pare) intorno all'amore, alla relazione, alla socializzazione, e i social sembrano proprio magnificare questa cosa.
Quindi, cosa fare?
Essere quello che si è, in questa ambivalenza di desiderio e di dolore, o andare dietro a ruota al modo di fare di tutti, accontentarli, accontentarsi, seguire, come scrive, una sorta di senso di dovere?
E' difficile darle una risposta definitiva senza conoscerla bene, perché, qui, si ha a che fare con l'inviolabile indole di un individuo.
Quello che mi viene da dire, e rimanendo sul piano della relazione affettiva, è di provarci, provarci davvero a stare con una persona, a legarsi, a relazionarsi intimamente, a non essere un "impostore" del cuore per poi scegliere, capire DAVVERO, in primis, se lei, Ryu, è una persona da relazione o una persona che deve fare un altro percorso.
Di fatto, la dritta che le vorrei le rimanesse è la seguente: non giudici, non giudichi gli altri e SOPRATTUTTO sé stesso, prima di essersi dato una possibilità VERA in uno specifico campo, perché non può capire se non ha vissuto profondamente.
Io credo che la svolta possa arrivare da lì.
Se, poi, vuole fare due parole più approfondite, sa dove trovarmi.
In tutti i casi, un grande in bocca al lupo
dott. Alessandro Pedrazzi
11 LUG 2023
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Salve Ryu
Ha detto di essere animato dal senso del dovere per la maggior parte del suo tempo. Cosa invece le procura piacere? Ama la musica e suonare il pianoforte, come vive i momenti in cui è solo con lo strumento o ad ascoltare i suoi brani preferiti?
Se agisce solo sulla base di ciò che è giusto fare (per chi? Dove scaturisce questa convinzione?) è comprensibile che possa sentirsi fuori luogo/sbagliato/potenzialmente fastidioso.
Attraverso un percorso di psicoterapia potrebbe comprendere quali sono i suoi bisogni, cosa desidera veramente per se stesso, consentendole anche di uscire da una sofferta ambivalenza (es: non voglio essere al centro dell’attenzione ma non voglio essere dimenticato oppure desidero una relazione ma, al contempo, fuggo se sento di instaurare un’intimità affettiva).
Entrare in relazione con questi aspetti conflittuali la aiuterà a vedere le sue risorse e anche quelle degli altri, qualora il vostro rapporto non andasse come sperato. Avete entrambi possibilità di poter parlare, esprimere dei disagi e decidere per voi stessi. Non crede che sia possibile sopravvivere a un dolore o a una delusione?
11 LUG 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Mi dispiace sentire che stai attraversando un periodo così difficile. Può essere molto difficile sentirsi come se non si fosse all'altezza o come se si stesse fingendo in vari aspetti della propria vita. Questo è un sentimento comune noto come sindrome dell'impostore, e molte persone lottano con esso.
È importante ricordare che i tuoi sentimenti sono validi e che non sei solo in questo. Molti di noi lottano con l'insicurezza e il dubbio di sé. Tuttavia, se questi sentimenti stanno influenzando la tua vita quotidiana o la tua felicità, potrebbe essere utile cercare l'aiuto di un professionista della salute mentale, come un consulente o un terapeuta. Questi professionisti possono fornirti strumenti e strategie per aiutarti a gestire questi sentimenti e a costruire la tua autostima.
Inoltre, potrebbe essere utile parlare di questi sentimenti con le persone a te vicine. Potresti scoprire che anche loro hanno avuto esperienze simili e possono offrirti supporto e comprensione.
Riguardo alla tua passione per la musica, è meraviglioso che tu abbia qualcosa che ami così tanto. Ricorda che il valore di ciò che fai non è determinato solo dai risultati che ottieni, ma anche dal piacere e dalla soddisfazione che ne trai.
Infine, se mai ti senti così disperato da pensare al suicidio, ti prego di cercare aiuto immediatamente. Esistono numerose risorse disponibili per aiutarti, tra cui linee di aiuto per la prevenzione del suicidio.
Ricorda, non sei solo e ci sono persone che possono aiutarti a superare questo momento difficile. Non esitare a cercare aiuto se ne senti il bisogno.
11 LUG 2023
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Buongiorno
Penso che il suo problema sia l'autostima, il senso del dovere che lei ha imparato da piccolo. E il senso di perfezione che deve apparire agli altri.
Le consiglio dei colloqui con uno psicoterapeuta per superare le sue problematiche
Dott.ssa Patrizia Carboni
psicologa psicoterapeuta
Roma