Riconosco di avere gravi problemi di autolesionismo e sono pronta a chiedere aiuto, ma soffro anche di due disturbi alimentari e non voglio far preoccupare ulteriormente i miei genitori. Ho appena compiuto 18 anni, vorrei quindi sapere se, in quanto maggiorenne, ho la possibilità di non farlo sapere ai miei genitori e, quindi, quali siano i miei diritti in quanto tale.
Grazie mille e scusate per il disturbo
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11 FEB 2022
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Buonasera Rory,
la risposta alla sua domanda è sicuramente si, essendo maggiorenne. Consiglio assolutamente di iniziare un percorso per arginare questo comportamento che lei riconosce come un "problema", questo è già un passo per comprendere che si pente delle azioni che compie. Gestire la rabbia è piuttosto semplice anche da soli, ma scovarne la causa è un duro lavoro che necessita assolutamente dell'ausilio di un professionista.
I miei migliori auguri.
15 FEB 2022
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Rory, la sua consapevolezza della problematica è la giusta spinta per muoversi verso l’opportunità che deve concedersi per migliorare la propria vita.
Si rivolga al più presto a un professionista sul suo territorio, in quanto maggiorenne ha diverse opzioni.
Può intanto rivolgersi al suo medico curante soprattutto per una valutazione del suo stato di salute a 360 gradi che è tenuto al segreto professionale.
Sono a sua disposizione per ulteriori informazioni.
Un caro saluto
Dott.ssa Concetta Bellomo
11 FEB 2022
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Gentile Rory,
dal suo breve messaggio si può ipotizzare che lei non abbia un buon rapporto con i suoi genitori per cui, oltre al fatto di non volerli far ulteriormente preoccupare, forse non ha abbastanza fiducia in loro o teme di non essere capita e di essere criticata.
Resta il fatto che pur essendo diventata maggiorenne non ha ancora una sua indipendenza e anche per la richiesta di aiuto psicologico dovrebbe poter contare sul loro appoggio.
Pertanto, contrariamente a ciò che lei pensa, il mio suggerimento è di fare almeno il tentativo di parlare con loro con sincerità ed umiltà in modo da dare ad essi l'onere di una risposta.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
11 FEB 2022
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Salve Rory,
Provo grande dispiacere per il momento che sta vivendo, sono convinta che già dimostrando il coraggio di chiedere aiuto è già a buon punto per un cambiamento che lei stessa desidera (si percepisce malessere e voglia di cambiare alcuni comportamenti che non reputa essere funzionali per se stessa).
Vedo tanto coraggio per essere una ragazza che chiede aiuto senza informare la famiglia.
Noi psicologi abbiamo l’obbligo di segreto professionale e lei è maggiorenne, quindi, se non si tratta di situazioni molto gravi che mettono a rischio la sua vita e quella delle persone che la circondano, può cominciare un percorso con queste condizioni.
La sofferenza fa parte del genere umano, noi tutti la proviamo, bisogna solo capire da dove deriva e come contenerla e affrontala.
Se dovesse aver bisogno di un colloquio e iniziare un percorso sono a sua disposizione.
Le auguro di trovare la forza dentro di sè e usarla al meglio.
11 FEB 2022
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno Rory,
In quanto maggiorenne non hai bisogno del consenso dei tuoi genitori certamente.
Sono a disposizione e ti auguro il meglio
Dott.Ssa Oriana Parisi
11 FEB 2022
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile,
in quanto maggiorenne può richiedere supporto per se stessa sia presso servizi pubblici che privati.
Resto a disposizione per consulenze online,
Un caro saluto,
Dott.ssa Simona Delli Santi
di "Una Stanza per Sé: servizi per il benessere psicologico"
11 FEB 2022
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Gentile utente, essendo maggiorenne lei ha la possibilità di richiedere autonomamente la possibilità di intraprendere un percorso psicologico e il terapeuta ha l'obbligo di mantenere il segreto professionale A MENO CHE non sussistano condizioni di grave pericolo e che possano mettere a repentaglio la salute del paziente e/o delle persone a lui vicine: in questo caso, per il bene della persona, è necessario chiedere il coinvolgimento ed aiuto di un familiare/figura di riferimento. Comunque, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto.
Magari, chissà, insieme al suo terapeuta riuscirete a trovare un modo per poter gestire la situazione senza doversi nascondere poichè la sofferenza non è una qualcosa di cui vergognarsi.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL