Relazione con una psicologa
Salve a tutti, vorrei chiedervi un parere su una situazione che sto vivendo.
Sono un ragazzo poco più di 30 anni andato in terapia da una psicologa, ma già dai primi incontri ho iniziato a provare un desiderio di entrare in un contatto più intimo con lei, non solo a livello fisico ma anche come persone, probabilmente perchè è quello che mi è mancato nella vita. Io glielo ho detto chiaramente, ma come si può immaginare, ha messo un muro dicendo che lei "non è la persona giusta".
Ora ho deciso di sospendere gli incontri in quanto non credo che continuare un percorso con questo peso che continua a rattristarmi ogni giorno possa essermi di aiuto.
Intanto continuo a pensarla nella speranza (vana probabilmente) che un giorno mi contatti e si riesca a creare una relazione più personale tra di noi.
Capisco che c'è un codice deontologico e anche lei ha una sua vita, ma al di fuori della terapia siamo due persone libere, o sbaglio ? quindi per quale motivo questo "rifiuto" di una cosa che potrebbe farmi stare molto meglio ?
Mi piacerebbe sentire il parere di qualcuno che riesca a entrare in empatia con questa situazione e non dirmi semplicemente cose del tipo cambia psicologo (ero stato da 3 psicologi in passato ma senza risultati), dimenticala, cerca relazioni alternative, ecc.
La cosa che più mi rattrista e che mi sento senza via d'uscita perchè vorrei avere un contatto con lei ma da quello che mi ha detto non ne vedo proprio la possibilità.
Grazie mille e buon anno a tutti!