Problema di coppia con uomo di carattere istrionico

Inviata da Claudia · 11 nov 2013 Terapia di coppia

Gentili dottori,
sono una donna di 30 anni e da quattro mesi ho una relazione con un uomo che mi piace molto ma non riesco a capire se io sia veramente ricambiata, nonostante lui dica che lo è.
Lui ha un carattere istrionico, ama stare al centro dell'attenzione ed essere ammirato (d'altra parte è uno showman di professione).
E' convinto di avere ragione su ogni questione - sia con me, sia con gli altri -, pretende di imporre il suo pensiero anche in merito a situazioni che non lo riguardano. S'intromette nella vita degli altri, è invadente. Per farvi un esempio, se noi andassimo a una mostra di quadri artistici lui sarebbe capace di andare dall'artista e dirgli: "hai sbagliato colori, dovevi usare più giallo o rosso", senza provare alcuna vergogna. Di solito le facce dei malcapitati sono di perplessità e difficilmente qualcuno gli risponde, più che altro perché non se lo aspettano. Più volte mi sono ritrovata in queste situazioni imbarazzanti e avrei voluto non conoscerlo nonostante io lo trovi di una bellezza inenarrabile..
Un'altra sua caratteristica sono le battute fuori luogo, che magari offendono una determinata persona oppure le battute ripetute talmente tante volte che non fanno più ridere. E se una persona si dimostra offesa o annoiata da una sua battuta lui sembra non capire, drammatizza, non gli tocca minimamente il fatto che possa annoiare...lui continua così.
E' estremamente geloso e si offende per ogni minima cosa. Per farvi un esempio, una sera si è offeso perché al ristorante io mi sono versata dell'acqua e non ne ho versato anche a lui. A volte i motivi sono così futili che non riesco a credere che si sia veramente offeso. Il problema è che successivamente se ne va sfuriando, scompare nel nulla e non richiama (sono sempre io che lo richiamo). I suoi sorrisi sono pochi quando sta con me e spesso mi ritrovo a ridere e ad essere felice di stare con lui DA SOLA, cioè sono felice solo io. Qualche volta ha mostrato i suoi risentimenti addirittura in pubblico, lamentandosi delle mie presunte mancanze (ad es.dicendo che quando stiamo insieme io "sto sempre a navigare col cellulare" e altre cose del genere!) davanti ai nostri amici, facendomi sentire ancora una volta in imbarazzo. Poi se ne va sfuriando, come sempre, dicendo che non è vero che a me lui interessa, quando invece a me interessa davvero tanto. Ultimamente ha iniziato a dire che siccome si è stufato di essere trattato così (ma non so cosa intende..) non sa se mi risponderà al telefono la prossima volta che lo chiamerò; in più mi ha detto che sta uscendo con altre donne che lo trattano molto meglio di come lo tratto io, ma io non so cosa ho fatto di male. Ora mi ritrovo sola, mi sento vittima di una follia e non posso credere che mi stia accadendo tutto questo.
Grazie

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Miglior risposta 25 NOV 2013

Cara Claudia, le rispondo con una domanda: come mai essendo lei in terapia scrive a noi?
C'è di che riflettere
Un caro saluto

Studio Di Psicologia In Corso Vittorio Psicologo a Torino

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19 NOV 2013

Gentile Claudia,
quattro terapie diverse sono molte, credo sia importante che si interroghi su questo aspetto e sul motivo per il quale ha chiesto anche on-line, nonostante lei sia attualmente in terapia. Voglio dire che ascoltare pareri diversi può essere utile e rassicurante da una parte, ma credo sia opportuno che lei ne parli con il professionista che la sta attualmente seguendo.
Scegliere un partner "complementare" (una coppia con caratteri opposti), può essere un'ottima risorsa, ma nel suo caso credo sia disfunzionale perché lei desidera "essere" come l'altro e questo non è possibile, perché avrà la tendenza ad assecondarlo e questo contribuirà a limitare se stessa. Non si può vivere di riflesso assorbendo l'autostima altrui, ma bisogna brillare di luce propria, altrimenti si rischia di diventare dei satelliti che orbitano intorno a pianeti.

Cordiali saluti,
Dott. Giuseppe Del Signore - Psicologo Viterbo

Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo a Viterbo

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14 NOV 2013

Buonasera gentile Claudia, mi chiedevo che tipo di richiesta stesse facendo con la sua descrizione? una valutazione della personalità di questo showman? un consiglio sul suo eventuale comportamento risposta? E' evidente da ciò che scrive che il signore in questione ama molto sè stesso prima di tutti gli altri...donne e uomini, resta inteso, non c'è molta distinzione; io mi chiederei, da parte sua, cosa potrei trarre di beneficio da una relazione con un soggetto che, seppur così "ammaliante" o inopportuno e impulsivo (aggiungo io), dà unicamente priorità alle proprie emozioni e ai propri vissuti, scartando le ripercussioni di comportamenti spesso inadeguati a luoghi, momenti e modalità...mah..non reputa che una relazione implichi condivisione di obiettivi ed empatia? Quali sono i suoi con questa persona, se ne avete, ovviamente,? Spesso le persone con questi tratti caratteriali non percepiscono nemmeno il dolore creato alle persone, e lasciano un grande vuoto e un grande senso di impotenza dentro....ma una cosa si può sempre percepire di positivo da quanto scrive e che mi sento di consigliarLe: è una esperienza di vita che Le potrà fornire parametri di misura utili per una prossima relazione futura.

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14 NOV 2013

Vi ringrazio infinitamente per le Vostre risposte che mi stanno aiutando molto a riflettere. Rispondo ad alcune domande che Mi avete posto. Della personalità "istrionica" ho ovviamente letto sul web e mi sono permessa di utilizzare questo termine perché le similitudini che trovavo tra le varie descrizioni di questa personalità e il carattere di quest'uomo erano davvero tante.. Il nostro è un progetto di coppia, nel senso che lui vuole stare insieme a me seriamente, non vuole una semplice storia. Io ovviamente ci sto andando coi piedi di piombo. Mi è stato chiesto "cosa mi attrae di lui", visto che pare essere una persona così poco empatica; io credo che quello che mi attragga, a parte l'aspetto fisico, sia poter avere in qualche modo, quello che a me manca: la bellezza, la cura del proprio corpo, la capacità di dire agli altri quel che si pensa senza il timore di esserne rifiutati. Io sono un tipo estremamente introverso: la cosa non mi agita, non mi esaspera ma produce in me una tale tristezza che poi, per assurdo, uscire con un tipo così, che è il mio OPPOSTO, è come se mi desse una sveglia; è come se qualcuno mi dicesse: guarda e impara, guarda che portento! Chiaramente poi ne esco comunque perdente a livello affettivo. Sono stata in terapia quattro volte e lo sono tutt'ora. In particolare la prima e l'ultima terapia, del tutto diverse, mi hanno (e l'ultima mi sta dando) molto ma ho scritto anche qui perché so che ci sono approcci diversi. Grazie ancora !

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14 NOV 2013

Gentile Claudia, sembra decisamente un narcisista incallito questo soggetto, ho scritto un articolo sui narcisisti neanche tanto tempo fa e le posso dire che avere a che fare con loro non è affatto facile. Il narcisista tende infatti a sminuire totalmente la persona che ha di fronte, è bravo solo lui, vuole essere ammirato, non contraddetto, e al tempo stesso non sa dare affettività. Credo che lei dovrebbe recuperare un rapporto con sè stessa e mi raccomando non cada nella rete ingannevole dell' "Io ti salverò", perchè questi soggetti possono essere aiutati solo se lo vogliono e da un esperto, ma è ben difficile che sentano questa esigenza. Se infatti vengono lasciati da una donna esausta non pensano a fare riflessione personale, pensano di aver perso qualcuna che non li meritava. Pensi a sè stessa mi dia retta, le relazioni con questi uomini sono decisamente logoranti e danno poche soddisfazioni reali e umane.

Dott.ssa Chiara Pica Psicologo a Grosseto

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12 NOV 2013

Gentile signora Claudia
più che istrionico mi sembra un narciso, ha necessità che gli altri gli rispecchino la sua grandiosità, la sua bellezza, la sua unicità. Lei rischia con questa persona di non essere mai rilassata poiché deve essere sempre attenta a riflettere (proprio come uno specchio) l'altro, e a non modificare l'immagine che il narciso ha di sé per evitare di intaccarne la sua "perfezione". La persona di cui parla mi sembra sensibile e vulnerabile nella sfera relazionale (dice di avere altre donne e quindi ricerca conferme altrove), mi sembra che agisca una distruttività che non gli crei dipendenza relazionale (che significa incontrare l'altro e accettare la "normale" dialettica di coppia che promuove la crescita e il cambiamento). Qui è chiaro che non è possibile porre una diagnosi, e non ne vedo l'utilità per lei se non riconoscere (forse) in questa persona i tratti che le ho delineato. Più che altro la domanda che si dovrebbe porre è il senso di questa storia, i motivi per cui lei decide di accollarsi la fatica di rispecchiamento annullandosi. Si perchè il narciso, annulla, nel senso che non vede l'altro, ma ha necessità di vedere se stesso rispecchiato, ma un sè che non è il suo vero sè ma un ideale da lui inseguito che denuncia insicurezza e un Sè debole. Gli altri hanno funzione di appoggio, quindi non riesce a non averlo tale appoggio per evitare il rischio di cadere nell'acqua e annegare proprio come il Narciso. Nel mito il Veggente Tiresia disse "Narciso vivrà fino a tarda età, purchè non conosca mai se stesso". La relazione svela, per cui per lui è avvertita come pericolosa. Torniamo a Claudia, dando meno spazio a Narciso. Claudia non ha fatto nulla che non dovesse fare; è lecito attendersi nel gioco di tale relazione un sentimento di inadeguatezza da lei percepito che fa da contraltare ad un rinforzo nell'altro dell'idea di sè.
Uscire fuori da questa dinamica per lei può essere utile, per non perdersi di vista, per recuperare Claudia persa in dinamiche di rispecchiamento e di completamento dell'altro che appena vengono meno la fanno sentire sola. Quindi bisogna stare attenti a non recuperare l'altro per non sentirsi sola, poiché si ricadrebbe nella trappola del rispecchiamento riavviando un ciclo di cui non si può sapere la fine.
D'altra parte lei si può percepire tanto forte da sostenere il peso del rispecchiamento, con la fantasia che l'altro cambierà e si dedichi più a lei "pagando dazio" per un certo periodo di tempo che non è quantificabile e ricavandone poi interessi, non si sa quando. A mio parere, la complementarità rigida che caratterizza questi rapporti la fissa in un ruolo che deve tenere forzatamente ma che la possono annullarla, perché dovrà comportarsi in funzione delle richieste dell'altro. Il fatto che forse non "le risponderà al telefono" nasconde il messaggio implicito "se ti adegui a me bene" che è come dire bisogno di rispecchiamento.

Questo non significa che il vostro rapporto non possa avere cambiamenti ma questo, come è ovvio, non dipende solo da lei.

Sono a disposizione per ulteriori chiarimenti

Dott. Giuseppe Esposito

Dott. Giuseppe Esposito Psicologo e Psicoterapeuta Psicologo a Piano di Sorrento

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12 NOV 2013

cara noi sentiamo di dirti che forse è il caso che tu cominci a pensare un po' di più a te stessa....... evita di richiamarlo aspetta che sia lui a farsi sentire, comincia a mettere al primo posto la tua dignità di donna e di persona tutti hanno diritto di essere rispettati in quanto esseri umani e se tu senti che questo rispetto non ti è dato allora devi fare qualcosa... rifletti un po' e cerca di capire cosa vuoi fare della tua vita....

Associazione Un Nuovo Sguardo Onlus Psicologo a Marcianise

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12 NOV 2013

Cara Claudia, mi viene immediatamente da riflettere su questa tua considerazione finale: "mi sento vittima ..." "... di una follia.". Utilizzi due parole forti, pesanti,pregne di significati importanti, che attingono da chissà quali radici o antiche esperienze.
nel qui ed ora della situazione ti direi di allontanarti da un uomo così problematico ed apparentemente incapace di uscire dal suo ego, quindi di dare. Le cose non sono però sempre così facili e lineari come sembrano e probabilmente varrebbe la pena soffermarsi un attimo a riflettere sul perchè di certe scelte e sofferenze. Puoi farlo anche nel corso di qualche seduta, facendoti aiutare da un terapeuta. Un cordiale saluto. Dott.ssa S. Orlandini

Dott.ssa Sabina Orlandini Psicologo a Torino

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12 NOV 2013

Gentile Claudia,
cosa le piace di questo uomo?
Certamente avrà una forte attrazione fisica e un innamoramento, poichè se lui è uno showman, certamente sarà molto colto ed interessante in termni di argomenti, di stimoli etc..
Tuttavia dalle sue parole emerge chiaramente la "paura" di non riuscire a gestire un qualcosa più grande di lei.
Perchè lei sostiene che lui sia istrionico? ha letto su internet o lui ha già una diagnosi in merito?
A quanto pare lui la fa sentire come se fosse sempre sul filo del "rcatto affettivo", come se lei dovesse dimostrare sempre qualcosa e lei resta con la paura e l'ansia di "non star facendo ciò che è giusto per soddisfarlo".
Queste sono trappole emotive in cui si cade molto insinuosamente e senza rendersene conto.
Valuti veramente quanto sia per lei sano, proseguire una relazione così distruttiva e si chieda "perchè mi piace così quest'uomo"?
Queste domande possono trovare una più soddisfacente risposta nel colloquio con una/o psicologa/o che la aiuterà a comprendere le sue dinamiche relazionali e i motivi che sottendono determinate scelte.
Si concentri su di lei e non su di lui ora.

Un Caro Saluto
D.ssa Michelini

D.ssa Silvia Michelini Psicologo a Roma

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12 NOV 2013

Gentile Claudia, la invito a riflettere su cosa vuole da una storia d'amore, da un rapporto di coppia e vedere se ciò coincide con quello che ha costruito fino ad ora con questa persona. Provi anche a fare una valutazione di quelle che sono state le sue relazioni fino ad ora, cercando di capire se ciò che avviene con questo uomo è già avvenuto in passato. Difficoltà di questo tipo sono un'ottima occasione per riflettere su se stessi e capire di più anche delle proprie modalità relazionali.
cordiali saluti
Dr.ssa Pannone

Dr.ssa Francesca Pannone Psicologo a Latina

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12 NOV 2013

Gentile Claudia,
a tratti oltre che di una persona narcisista e istrionica, sembra descrivere un individuo violento, che non si fa problemi a mancarle di rispetto, con sua grande sofferenza. Ora il suo scritto è molto sbilanciato, nel senso che parla soltanto di lui, del suo carattere, ma non di lei, della sua storia e di ciò che lo ha portata a scegliere questa persona.
Gli individui non cambiano solo perché noi lo vogliamo. Non ci sono strategie che ci permettano di farlo. L'uniche persone che possiamo cambiare davvero siamo noi stessi. Forse dovrebbe riflettere su ciò che la lega a lui. Avete un progetto di coppia?
Come pensavate di strutturare il vostro futuro?
Che cosa vuole LEI da una relazione sentimentale?
La bellezza, anche se è inenarrabile, da sola non basta a cementare un rapporto.
Forse potrebbe discuterne direttamente con un collega.
Restiamo in ascolto.

Dr Mori Francesco Psicologo a Siena

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12 NOV 2013

Gentile Claudia,
dal suo racconto emergono dei livelli diversi di investimento nella coppia. Ha descritto una persona poco empatica che ha difficoltà nel rapportarsi con gli altri e probabilmente lo fa in maniera egocentrica.
Queste persone possono anche essere affascinanti, ma probabilmente lo splendore che emanano non è supportato da altre capacità come ad es. lo stare "in relazione con l'altro", comprenderne gli stati emotivi e sintonizzarsi ad un livello emotivo più profondo.
Cosa l'attrae di questa persona?

Cordiali saluti,
Dott. Giuseppe Del Signore - Psicologo Viterbo

Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo a Viterbo

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12 NOV 2013

Buongiorno gentile Claudia,
credo di non aver compreso la sua domanda. Comunque da quello che ha scritto emerge un suo stupore riguardo il comportamento del suo patner, questo suo stupore andrebbe ascoltato attentamete domandandosi, per es., quale bisogno soddisfa lei stessa stando in una relazione così conturbante.
Cordialmente

Dr.ssa Anna Mostacci Psicologa Psicoterapeuta Psicologo a Roma

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