Buonasera, sono la mamma di una bimba di 6 anni che ha iniziato dal 22 aprile a piangere a scuola senza un motivo apparente, abbiamo provato a chiedere se è successo qualcosa a scuola, lei risponde dicendo che c'è una compagna di classe che la disturba, Abbiamo fatto spostare di banco la bambina ma il problema persiste, le maestre mi hanno fatto rimanere in classe per tutto il tempo per due giorni, la bambina quando sono in classe è tranquilla, ma appena vado in corridoio si mette a piangere, è giusto questo comportamento da tenere, cosa dobbiamo fare?
ho già contattato un psicologa e sto aspettando l'incontro, ma nel frattempo come devo comportarmi? Ringrazio fin d'ora per la risposta.
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6 MAG 2013
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Cara Mirka,
la sua bambina piange anche se si allontana da lei in altre situazioni. Provi a tenere un diario delle volte in cui succede questo comportamento specificando i pensieri e le emozioni sia della bambina e che di voi genitori. Esprimete con una specie di termometro da 1 a 10 l'intensità di questa emozione.
13 MAG 2013
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Davvero è la compagna che la disturba? Sembrerebbe di più una ansia da abbandono, e mi chiedo se questa ansia è presente solo nella figlia o coinvolge anche la madre. Eviterei di "psichiatrizzare" la bambina portandola da psicoterapeuti, quando si può tranquillamente lavorare in modo efficace agendo sui comportamenti delle figure di riferimento: genitori ed insegnanti in primo luogo.
8 MAG 2013
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Carissima Mirka,
i bambini così piccoli non sono capaci di spiegare il perché dei loro comportamenti. Spesso indicano delle cause al loro malessere che non corrispondono alla realtà, ma che, dal loro punto di vista, i grandi vogliono sentirsi dire.
Vista la disponibilità della scuola, in questi casi, si possono fare degli accordi tra insegnanti, genitori e bambino, che possono aiutare il piccolo a recuperare la sua autonomia. Si può iniziare, ad esempio, richiedendo al bambino di rimanere in classe senza la presenza della mamma per un tempo limitato, sapendo che la mamma è nel corridoio e che, se proprio non ce la fa, può andarla a salutare. Se si riesce a costruire un primo step, dove i bambino riesce a tollerare la situazione ansiogena, questo può rappresentare il punto di partenza per successive richieste sempre un po’ più complesse.
Le faccio i migliori auguri
7 MAG 2013
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Gentile Mirka, abbia fiducia circa l'incontro con la psicologa: è il primo importante passo per poter sbloccare questa situazione di stallo.
Cordialmente.
Dott. ssa Alessia Sorsi
Psicologa Piacenza
6 MAG 2013
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Gentile Mirka,
comprendo la sua preoccupazione ed è stata un'ottima scelta quella di consultare uno psicologo. Sembrerebbe che sua figlia sia stata toccata profondamente da qualcosa e il colloquio e l'interazione con la collega potrà dirle molto di più rispetto ad uno scambio via mail.
Un saluto
dott.ssa Cristina Mencacci