So che una domanda simile è già stata risposta ma ho sentito il bisogno di scrivere comunque nonostante le piccole differenze..
Da che mi ricordi ho sempre avuto questa strana sensazione di piacere ogni volta che vedevo o (più spesso) immaginavo delle persone soffrire fisicamente, non a caso, ma determinate persone. Quando ero alle elementari spesso immaginavo i miei personaggi preferiti di un cartone o un film feriti o comunque sofferenti e questa cosa non è mai finita... Provo piacere a veder soffrire delle persone a cui in qualche modo sono attaccata, probabilmente in cui in parte mi riconosco. Oltre a ciò a darmi "senso di piacere" è anche il dolore manifestato da altri vicini a queste persone: mi sono persino ritrovata a pensare quale potrebbe essere la reazione di chi mi è vicino se io dovessi farmi male seriamente.... Non ho mai parlato di questa cosa con nessuno, ho paura, soprattutto di me stessa.....
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30 DIC 2015
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Gentile lettrice,
se vuoi trovare la risposta alla tua domanda devi approfondire la conoscenza di te stessa e della tua personalità (che include tratti sadomasochistici) in un percorso di psicoterapia preferibilmente psicodinamica.
Sarebbe interessante, infatti, conoscere quale è stata la natura delle tue relazioni intrafamiliari a partire dalla prima infanzia fino ad ora.
Non dici la tua età ma qualunque essa sia, ritengo che ti potrà senz'altro essere utile l'esperienza emozionale correttiva della psicoterapia.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
31 DIC 2015
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Hayleen, quelle che tu esprimi sono emozioni, desideri, spinte, molto profonde ed antiche, risalenti alla prima infanzia, che a quell'età erano normali, Nel senso che erano una fase di crescita. E poi normalmente sono superate, anche se tracce rimangono nascoste nell'inconscio. Nel Tuo caso il problema è che sono ancora molto attive e filtrano dall'inconscio alla coscienza. Non averne troppa paura, ma non scherzarci sopra. Fai il punto della situazione con un bravo psicoterapeuta che Ti aiuti ad elaborare e infine a normalizzare e superare queste che, al momento, sono solo fantasie.Con molti auguri. Dr. Marco Tartari, Asti
31 DIC 2015
· Questa risposta è stata utile per 4 persone
Gentile Hayleen,
nella sofferenza profonda che soggiace a questo suo fantasticare potrebbe esserci un bisogno inespresso di attenzioni e considerazione che sente non è stato compreso in tutta la sua urgenza dalle persone care. Il fatto che lei non ha mai parlato con qualcuno di questo non esclude che lei proprio non esprima le sue necessità affettive con le persone accanto a lei. Questa è solo un ipotesi ma per evitare che il suo disagio - piacere invada la sua vità è necessario che valuti seriamente un percorso psiologico de visu. Il professionista di riferimento è lo/a psicologo/a psicoterapeuta. La psicoterapia a mio avviso più adatta per lavorare a fondo su questo disagio è la psicoterapia ad impostazione psicodinamica proprio per gli elementi riscontrati.
Cordiali saluti
Dr.ssa Anna Mostacci Psicologa Psicoterapeuta Roma
30 DIC 2015
· Questa risposta è stata utile per 4 persone
Cara Hayleen
nel tuo scritto c'è della sofferenza, soprattutto la tua sofferenza nel vivere una condizione interiore di questo tipo.
Nel descrivere quello che provi, tu dici che, nel veder soffrire gli altri (o nell'immaginarlo), tu provi una "strana sensazione di piacere" (queste le tue parole), quindi tu stessa ammetti che non è un vero piacere ma qualcosa di "strano" che forse al piacere assomiglia.
Non credo che sia una puntualizzazione da poco questa.
E' dentro questa "strana sensazione" che occorre cercare e indagare.
Lì possono trovarsi le vere motivazioni e i meccanismi che occorre ricalibrare per il raggiungimento di un equilibrio emotivo reale e per andare ad un vero piacere.
Io penso che le tue attuali modalità siano da riferirsi ad un modo che hai trovato (evidentemente fin dall'infanzia) di intensificare le sensazioni.
E' come tu abbia bisogno di darti stimoli molto forti per provare qualcosa.
Un percorso di Psicoterapia è indispensabile per un tuo ritorno ad una naturale reattività emotiva.
Fai in modo di concederti e assicurarti questo percorso.
Un caro saluto Dott. Silvana Ceccucci Psicologa Psicoterapeuta