Paura di morire e lasciare soli i figli

Gentile Paola,
la maternità stravolge la vita e le priorità di una donna ed allo stesso tempo può far riemergere paure e fantasmi rimossi che sono collegati al precedente vissuto da analizzare ed elaborare.
Peraltro, potrebbe essere importante conoscere qualcosa sulla sua relazione di coppia e se condivide con l'altro genitore queste sue paure di poter lasciare orfani i suoi figli.
Il futuro non è prevedibile e può essere fonte di ansia per cui ciò che conta è vivere nel presente con consapevolezza e positività facendo anche tesoro degli insegnamenti di eventuali errori del passato.
Da queste considerazioni nasce il suggerimento per lei di chiedere un sostegno psicologico per poter sciogliere quest'ansia e ritrovare la perduta serenità per il benessere suo e dei suoi bambini.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Buon giorno Paola,
Convivere con l'ansia non è facile, capisco la sofferenza e la difficoltà da te espressa in ciò che hai scritto e ti sono vicino. Prendere consapevolezza del problema , mettere in atto la volontà di affrontare la situazione e trovare il coraggio per chiedere aiuto sono i primi passi importanti. La sintomatologia ansiogena, quando come in questo caso è di clinica rilevanza, può arrivare a interferire gravemente con il nostro stile di vita, mettendoci all'angolo e limitandoci nelle più disparate aree di vita limitando la nostra qualità di vita, la nostra salute ed il nostro benessere.
L'ansia non è però una manifestazione di paura , pericolo e istinto di fuga fine a se stessa. L'ansia è il punto di arrivo e non quello di partenza.
Le ragioni alla radice sono endogene, interne.
Ti propongo un percorso di psicoterapia psicoanalitica per affrontare al meglio questa situazione al fine di fornirti consapevolezza e libertà rispetto questa condizione invalidante.
Nel frattempo ti mando un caloroso saluto.

Cara mamma, grazie per averci affidato le sue paure.
Posso solo provare a immaginare quanto possa essere devastante per lei il pensiero di non poter essere presente per stare vicino ai suoi figli.
Dalle sue parole mi sembra quasi che lei abbia messo in pausa la sua vita per preservare a tutti i costi la sua incolumità e la possibilità di non lasciar soli i bambini.
Sicuramente questo enorme timore, che oggi la paralizza e non le concede di godersi la vita per il timore della morte, è espressione di una paura più profonda, che ha trovato una via di uscita attraverso questa forma.
Credo sarebbe importante esplorare le radici di questo blocco, per restituirle la possibilità di viversi e di vivere per lei stessa e i suoi bambini, per riuscire a guardarli crescere con occhi del futuro, non ancorati ad un presente spaventoso e pericoloso.
Infatti, anche se facciamo di tutto per mettere la nostra vita in pausa - e a volte crediamo di esserci riusciti - il tempo scorre e il rischio è di rimpiangere i momenti che non siamo riusciti a goderci a pieno, perché proiettati in paure che assorbono le nostre energie e la nostra attenzione. Sono sicura che, potendo contare sulle sue risorse individuali - tra cui l'infinito amore per i suoi figli - sarà possibile prenderla per mano e aiutarla ad uscire dal buio del presente per andare incontro con curiosità e gioco ad un futuro con i suoi figli.
Spero di esserle stata di aiuto e rimango a disposizione per qualsiasi cosa,
un abbraccio.
Dott.ssa Annalisa magnaneschi

Cara Paola,
Il vissuto che racconti è terribile, la paura di morire e di lasciare i tuoi figli orfani deve essere invalidante nelle tue giornate. Non ho molti elementi per poterti dire da cosa possa derivare ma posso dirti che probabilmente guardandoti dentro e con l'aiuto di una psicoterapia potresti cogliere il significato di questa paura. Quando dici che hai paura di lasciare i tuoi figli orfani mi chiedo se nella tua vita senti di poterti fidare di qualcuno che possa accoglierti e sostenerti in questi momenti, è molto importante fare una riflessione su questo per riuscire a connetterti in maniera autentica con persone con le quali puoi sentirti libera.
Tanti cari auguri per tutto e se vuoi io sono a disposizione.
Valentina Cafaro

Cara mamma Paola, se comprendo bene ciò che dice, in questo momento non riesce più a vivere la sua vita per paura di morire ed è costretta a rinunciare a ciò che prima la faceva sentire viva, per paura di morire. Quello che le suggerisco è di contattare una terapeuta strategica breve per individuare le migliori strategie che le permetteranno di non rinunciare più a vivere in virtù della paura: dopotutto, per usare le parole di Honoré de Balzac, la rinuncia è un suicidio quotidiano.
Resto a disposizione per domande o curiosità, nel mio studio o online; nel frattempo la saluto cordialmente
Dr.ssa Maria Beatrice Brancati

Buongiorno Paola,
grazie per aver condiviso con noi il suo problema, ma sono dispiaciuta per la sua sofferenza. Comprendo che la nascita dei figli possa spostare l’attenzione e priorità da sé all’altro e far insorgere le paure che descrive, anche se mi sembra di capire che la stiano influenzando troppo. Per questo le suggerisco di rivolgersi ad un professionista, per comprendere le emozioni connesse al cambiamento che c’è stato, e per trovare la strategia migliore per riconnettersi alla “leggerezza” del vivere, per il suo bene e per i suoi cari. Mi contatti se ne vorrà parlare, anche online. Spero di esserle stata utile e le auguro il meglio.
Un caro saluto
Dott.ssa Myria Laghi

Gentile Paola,
quando si è madri si scopre di avere un istinto incredibile, che fa temere molto più per i figli che per se stessi e quindi comprendo alla perfezione quanto possa essere alto il suo livello di preoccupazione qualora le avvenisse qualcosa.
Sarebbe utile esplorare le sue percezioni riguardo questa tematica, poichè gran parte di esse, inevitabilmente, alimentano questa forte ansia, che sta diventando sempre più prepotente e che le sta impedendo di vivere serenamente.
La morte riguarda tutti noi esseri umani, ma non può diventare un pensiero così rigido, da bloccarci nella vita.
Il mio suggerimento è quello di affidarsi al supporto di un professionista, in modo da capire come funziona la sua paura, in maniera tale da mettere in atto delle strategie efficaci, per permetterle di riappropriarsi della sua vita, trasmettendo serenità a se stessa e ai suoi figli e godendo ogni attimo della vostra vita, insieme.
Spero di esserle stata utile e resto a sua completa disposizione per un'eventuale consulenza psicologica, anche online.
Un saluto.
Dott.ssa Deborah De Luca

Gentile, si rivolga ad uno psicologo per poter comprendere le cause di questo malessere, elaborandolo e coscientizzandosi sulle risorse che ha per poterlo affrontare e superare, costruendo nuovamente un equilibrio.
Buona fortuna e serenità.
Dr.ssa Amanda D'Ambra.

Buongiorno, mi dispiace molto sentire che sta vivendo questa situazione così difficile. La paura che sta provando sembra essere molto intensa e strettamente legata alla sua preoccupazione di lasciare da soli i suoi figli. Questo può essere molto limitante e impedirle di vivere la vita in modo soddisfacente. La terapia individuale può aiutare ad affrontare questi sentimenti e a trovare modi per gestirli. Durante la terapia, potremmo esplorare le radici della sua ansia, aiutandola a comprendere meglio le sue paure e le sue preoccupazioni. Inoltre, potremmo lavorare insieme per sviluppare strategie per gestire le situazioni che scatenano l'ansia, come la guida o l'uscita di casa. La terapia individuale può essere molto utile per aiutare a superare queste difficoltà e ritrovare il benessere psicologico. La invito a prendere in considerazione questa opzione e ad iniziare un percorso di cura.

Buongiorno signora
Mi dispiace della sua sofferenza potrebbe fare dei colloqui con uno psicoterapeuta per superare l'ansia.
Coraggio i problemi su risolvono, tranquilla
Dott.ssa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma