Non riesco mai..

Inviata da Pix · 2 apr 2024 Orientamento professionale

Buonasera! È possibile che io non riesca in nessun lavoro? È da quando mi sono diplomat, (ormai moltissimi anni fa ), che in ogni lavoro/tirocinio/stage non vado mai bene? Sembro sempre un impedìt che mandano via...alla prima occasione. Ho provato diverse mansioni.. Ma nulla.. Sempre uguale. Ci metto un sacco di tempo ad imparare sciocchezze e sembro sempre un imbranat cronico. Questa cosa mi crea tantissimi disagi, e mi infastidisce. Vedo gente che al primo lavoro viene assunta ed io che ne provo millemila non vado mai bene. A completare la cosa, si aggiungono anche ansia e panico, in sicurezza e timidezza. Cosa fare? Non ne posso piu! Ormai non sono così giovane!

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Miglior risposta 10 APR 2024

Gentile Pix. Il senso di inadeguatezza che sente insieme all'ansia e al panico dovrebbero essere maggiormente esplorati. Dei colloqui di orientamento ma, soprattutto, di comprensione di quelli che potrebbero essere i suoi blocchi e difficoltà specifiche l'aiuterebbero a dare una svolta a quello che sembra essere un loop. Un caro saluto e a disposizione anche on line. Maria dr. Zaupa

Dottoressa Maria Zaupa Psicologo a Vicenza

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OGGI, 1 MAG 2024

Io comincerei a prendere sul serio questa tua voglia di sentirti realizzato!
A volte dei gesti molto piccoli possono portare grandi risultati.
Puoi contattarmi per fissare un colloquio preliminare se ne hai interesse.
Un caro saluto

Dott. Filippo Fortunato Psicologo a Gallarate

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26 APR 2024

Buonasera, comprendo che sia fonte di sofferenza per lei questa situazione considerato che il lavoro è una parte importante di noi che dovrebbe farci sentire capaci e utili. Dirle che cosa fare ,senza approfondire bene il suo definirsi imbranato sarebbe dal mio punto di vista poco utile. La cosa che però mi sento di dirle, è che balza all'occhio quanto lei sia più concentrato a "farsi accettare" che a scegliere che cosa la farebbe stare bene davvero dal punto di vista lavorativo e ciò non fa altro che fomentare l'ansia, il panico e la sua insicurezza che le impedisce di comprendere davvero ciò che desidera e che potrebbe orientarla anche scelte più adatte alle sue potenzialità e desideri. La passione per una professione è un tratto importante anzi fondamentale per poter svolgere bene un lavoro e per sentirsi adeguati nel poterlo fare. Ritengo che potrebbe esserle molto utile farsi sostenere da un professionista della relazione di aiuto con il quale andare a fondo di questa situazione per cercare di affrontarla nel migliore modo possibile. e per comprenderne le reali cause.
A disposizione anche online.
Un caro saluto e un grande in bocca al lupo.
Dott.ssa Bellini Annalisa

Dott. Giuseppe Alessandro Dinoia e Dott.ssa Annalisa Bellini Psicologo a Capriolo

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21 APR 2024

Gentile Pix,
mi sembra che lei stia partendo dalla fine del processo anzichè dall'inizio. Mi spiego. Ansia, panico, insicurezza, timidezza, non posso essere "aggiunte". Sono le cose da cui partire per poi trovare la propria strada. Quindi, la domanda non è come mai non riesco in nessun lavoro, ma piuttosto è: da dove arriva questa ansia e questa insicurezza? A cosa mi è servita? Adesso mi serve ancora? ecc... Le consiglio di andare a fondo sulla sua persona, con un percorso di psicoterapia.
Dott.ssa Valentina Borsari

Dott.ssa Valentina Borsari Psicologo a Mantova

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17 APR 2024

Salve Pix. Leggo con interesse che lei si è già fatto una diagnosi di imbranato cronico...quindi nei lavori che lei cerca di sperimentare porta avanti questa modalità da lei impartita. Spesso le definizioni che noi diamo di noi stessi ci portano a bloccarci e a renderci fermi nelle nostre insicurezze e timori che diventano paradossalmente il nostro biglietto da visita, oltre che alimentare vissuti di ansia, frustrazione e timori del giudizio altrui. Poter "ridefinire" il suo biglietto da visita potrebbe esserle utile. Pensi a cos'altro vorrebbe scrivere sul proprio biglietto...
Spero di esserle stata di qualche utilità
dr.ssa Jessica Geremia

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16 APR 2024

Salve Pix,
Grazie per il suo messaggio e per la sincerita' con cui ha descritto la sua situazione. Lei parla di insicurezza e timidezza, ma ci vuole anche coraggio per raccontarsi cosi'. Dice di sembrare un imbranat* ed e' proprio in quel "sembrare" che potrebbe trovarsi una chiave di lettura utile. Sembrare e' molto diverso da essere, e dal suo messaggio infatti traspare l'incredulita' di fronte ai tanti lavori provati senza successo. Si puo' comprendere la frustrazione che ne deriva, ma la questione non e' forse non essere in grado di completare bene un lavoro, quanto di essere frenato dal farlo. Inizierei quindi con una riflessione, decida Lei se da sol* o con il supporto di un/a professionista, su cosa significa per Lei il lavoro, cosa cerca e cosa teme iniziando un nuovo lavoro. Chiarire questi punti aiuterebbe a creare quel circolo vizioso di insicurezza/insuccesso/ansia che descrive.
Le faccio i miei migliori auguri e resto a disposizione, se vuole.
dott.ssa Francesca Calvano

Dott.ssa Francesca Calvano Psicologo a Roma

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15 APR 2024

Gentile utente,
io proverei con l'iniziare a cambiare prospettiva, piuttosto che provare "millemila" lavori e sperare di riuscire, perché non prova intanto a pensare a quale lavoro lei voglia effettivamente fare?
Qual è il lavoro che svolgendolo non si sentirebbe un imbranato che tenta di imparare sciocchezze?

Ciò che più mi ha colpito, però, è stato il fatto che ansia, panico, insicurezza e timidezza completino la cosa, quando in realtà credo che più che un completamento, sia il vertice della piramide da cui partire.

Se è molto tempo che è in questa situazione e non riesce ad uscirne e a vivere serenamente, le consiglio un percorso con un professionista.
Con il giusto aiuto potrà riuscire ad avere più chiarezza e ad agire di conseguenza per realizzarsi.

Resto a disposizione per qualsiasi informazione.
Un caro saluto,
Dott.ssa Silvia Brandini

Dott.ssa Silvia Brandini Psicologo a Roma

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15 APR 2024

Salve Pix

ho l'impressione che si reiteri una dinamica sabotante ogni qual volta debba conseguire un obiettivo.
Si descrive come una persona lenta ad apprendere ed imbranata ma si è chiestə come mai si sente così?
Cosa le piacerebbe fare? Cosa sogna di diventare?
Ci sono tanti elementi di riflessione che emergono dalla sua storia e che varrebbe la pena di approfondire.
Un percorso terapeutico potrebbe aiutarla a mettere a fuoco ciò che le sta accadendo e quale messaggio che agisce a livello inconsapevole la porta a comportarsi, sentire e pensare in determinati modi.

Resto a disposizione.

In bocca al lupo


Dott.ssa Maria Chiara Del Mastro Psicologo a Portici

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15 APR 2024

Grazie per condividere i tuoi pensieri. Le nostre capacità possono emergere in modo differente a seconda dei contesti. A volte ci troviamo in situazioni che ci mettono alla prova e possono farci sentire meno capaci di quanto siamo veramente.Ognuno di noi ha dei talenti unici che emergono nel contesto più adatto.
La mindfulness può essere uno strumento potente per esplorare e rafforzare le tue potenzialità. Attraverso la pratica della mindfulness, possiamo sviluppare una maggiore consapevolezza di noi stessi e delle nostre capacità, permettendoci di individuare contesti in cui possiamo brillare.
Possiamo lavorare insieme per identificare le tue passioni e i tuoi interessi, e trovare la tua strada verso il successo e il benessere.

Sono qui per te e sarò felice di accompagnarti in questo viaggio
cordialmente
Dott.ssa Giorgia Sapienza

Giorgia Sapienza Psicologo a Monza

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15 APR 2024

Buongiorno Pix e molto piacere. Mi dispiace leggere cosa sta passando e La ringrazio per la condivisione. Le consiglierei di intraprendere un percorso psicologico così da poter esplorare e capire meglio la natura dei sentimenti di cui parla. Il senso di inadeguatezza, l'ansia ed il panico andrebbero eviscerati per capirne la natura. Inoltre un percorso potrebbe supportarla nel capire quale potrebbe essere la strada effettivamente giusta per lei, aiutandola nel prendere ulteriori decisioni.
Resto a disposizione , un saluto
Dott.ssa Federica Lucchetti

Dottoressa Federica Lucchetti Psicologo a Firenze

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14 APR 2024

Salve,
la ringrazio per avere condiviso il momento di disagio che sta attraversando.
La cosa che maggiormente mi ha colpito è che abbia aggiunto alla fine del suo racconto: ansia, panico, insicurezza e timidezza, come se fossero marginali alla situazione che sta vivendo.
In realtà quello che emerge dalla sua descrizione è un bassissimo livello di autostima che insieme ad ansia e insicurezza; compromette l'esito dell'inserimento socio-lavorativo.
La prima cosa che mi è venuta in mente leggendola è una sorta di "profezia che si autoavvera", cerco di spiegarmi meglio: la convinzione di insuccesso che lei ha può andare a ineficiare realmente la sua prestazione facendole fare un "autogoal".
Penso che per lei sia veramente importante andare a lavorare in un percorso di psicoterapia le convinzioni disfunzionali automatiche che ha instaurato nel contesto lavorativo associato a un lavoro di consapevolezza delle sue risorse poichè spesso la bassa autostima, la svalutazione e l'insicurezza non ci fanno vedere le nostre risorse.
Sperando di esserle stata utile,
Rimango a disposizione anche per consulenze online.
Dott.ssa Simona Adorni

Dott.ssa Simona Adorni Psicologo a Podenzana

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14 APR 2024

Gentilissimo/a Pix, grazie per la condivisione. Capisco la situazione che descrive, e comprendo la fatica che sta vivendo nel non sentirsi mai soddisfatto e nel posto giusto. Credo che intraprendere dei colloqui di terapia potrebbe aiutarla a comprendere ed esplorare le motivazioni sottostanti la sua fatica nel trovare lavoro, nonchè delle strategie per provare a uscire da questa situazione.
cordiali saluti
AV

Dott.ssa Antea Viganò Psicologo a Pessano con Bornago

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12 APR 2024

Caro Pix,
intanto la ringrazio per aver condiviso qua la sua sofferenza.
Cercherò di darle uno spunto di riflessione. Spesso quando chiedo ai miei pazienti da dove nascono le emozioni, mi rispondono che la causa è da trovare in qualche situazione esterna. Ma non è così!
Le emozioni nascono dal pensiero, o meglio, da come pensiamo/interpretiamo una data situazione, e da qui in poi ci saranno una serie di comportamenti conseguenti.
Occorre anche dire che noi diamo sempre per vera al 100% questa nostra prima interpretazione (di solito disfunzionale e che ci fa stare male), senza mai andarne ad analizzare la veridicità e, inoltre, tendiamo a porre l’attenzione su tutti quegli elementi che “ci daranno ragione”.
Le faccio un esempio; se non vengo presa per un lavoro e un mio collega si e inizio a pensare “ecco, come al solito non ci sono riuscito, sono un fallimento, gli altri riescono ed io no”, questa interpretazione rischierà per accompagnarmi nelle mie seguenti prove lavorative, e pensando che non riesco mai e sono una fallita tenderò ad avere comportamenti che vanno verso questa direzione.
Ciò che sarebbe buono fare e che viene fatto attraverso la terapia cognitivo comportamentale, insieme al terapeuta, è quella di andare a cercare le prove favorevoli e quelle contrarie a questo pensiero, in modo da riuscire a formularne uno più attinente alla realtà e sicuramente più funzionale.

Spero di esserle stata di aiuto,
Dott.ssa Giada Valmonte

Dott.ssa Giada Valmonte Psicologo a Genova

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11 APR 2024

Gentile utente,
comprendo la sfida e la frustrazione che sta affrontando nel suo percorso professionale. È comune sentirsi scoraggiati di fronte a una serie di esperienze negative nel mondo del lavoro. Tuttavia, è fondamentale mantenere saldo il timone della fiducia e dell'ottimismo nel corso del processo di ricerca e sviluppo professionale. Le suggerisco di adottare un approccio costruttivo nell'affrontare tali difficoltà, magari cercando un sostegno da parte di professionisti qualificati, i quali possano agevolarla in una ponderata riflessione sulle sue competenze, passioni e progetti professionali. Tale esercizio potrebbe rivelarsi decisivo nell'individuare opportunità di carriera più congruenti con il suo bagaglio di competenze e sulle sue aspettative. In aggiunta, un supporto psicologico mirato, potrebbe fornirle gli strumenti necessari per gestire in maniera efficace l'ansia, il panico e la timidezza che sta sperimentando, permettendole di affrontare con maggiore sicurezza le sfide future. Ricordi che il cammino verso il successo professionale è caratterizzato da una serie di alti e bassi, ed è normale imbattersi in ostacoli lungo il percorso. La perseveranza e la capacità di trarre insegnamento dalle esperienze negative costituiscono aspetti fondamentali per progredire nel proprio percorso professionale. Resto a sua disposizione per ulteriori informazioni o supporto,
Un saluto

Nicole Ferrante Psicologo a Pontecorvo

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10 APR 2024

Buonasera gentile utente, leggo con rammarico la sua condivisione e provo ad immaginare come ci si sente nel ruolo di chi vive tutti questi fallimenti. Come poterla sostenere per riuscire a aiutarla ad uscire da questo loop confermativo di "impotenza appresa"? Sarebbe possibile per lei valutare un percorso di psicoterapia? Così facendo potrebbe esplorare i sensi di queste emozioni così invalidanti. e rafforzare le sue risorse per ricostruire il suo Sè. Cordialmente, Dott. Claudio Pieroni

Dr. Claudio Pieroni Psicologo a Lequile

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10 APR 2024

Gentile Pix,
Nel caso da lei descritto emergono elementi (ansia,panico,insicurezza e timidezza) che influiscono non poco sulle prestazioni lavorative. È fondamentale nel suo caso analizzare la situazione in qualche seduta per capire quali siano le cause reali di questo ostacolo nel mondo del lavoro e se per caso si imbatte in situazioni simili anche in altri contesti di vita. A volte le aspettative irrealistiche o le nostre emozioni mal gestite ostacolano il raggiungimento dei nostri obbiettivi ma è tutto migliorabile e risolvibile attraverso una breve terapia.
Resto a disposizione nel caso abbia bisogno di confrontarsi.
Cordialmente
Dott.ssa Gloria Giacomin

Dott.ssa Gloria Giacomin Psicologo a Bologna

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10 APR 2024

Buonasera,
è curioso che abbia "aggiunto" gli elementi di ansia, panico, insicurezza e timidezza, come se fossero solo elementi in più al contesto che, come dice lei, ogni volta si ricrea nei vari contesti lavorativi.
Sembra che, in questo momento, si trovi ad attribuire la responsabilità di quello che accade a suoi "difetti" innati ed immodificabili. Al contrario, quello che si crea talvolta è una sorta di "profezia che si autoavvera", per cui la convinzione di insuccesso, preliminare a qualsiasi esperienza, inficia inevitabilmente la sua prestazione.
Riterrei opportuno analizzare in sede di terapia le convinzioni disfunzionali automatiche che probabilmente le si presentano ogni qualvolta in un contesto lavorativo diverso e che la portano a determinati comportamenti disfunzionali.
In secondo luogo, riterrei opportuno eseguire un lavoro di presa di consapevolezza delle sue risorse: spesso l'insicurezza di base (che influenza, a sua volta, il proprio comportamento) deriva da una ridotta consapevolezza degli strumenti già insiti in noi, a causa di un contesto di sviluppo poco attento e riconoscente di questi ultimi.

Sperando di esserle stata utile,
Rimango a disposizione anche per consulenze online.

Dott.ssa Elisa Folliero

Dott.ssa Elisa Folliero Psicologo a Spino d'Adda

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10 APR 2024

Gentile Pix,
da come sinteticamente si descrive, emerge un bassissimo livello di autostima insieme ad ansia e insicurezza; ciò spesso compromette il buon esito nell'inserimento socio-lavorativo.
Un percorso di psicoterapia preferibilmente ad orientamento cognitivo-comportamentale può esserle di aiuto e pertanto è consigliabile.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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10 APR 2024

Le suggerisco di rivolgersi ad un/una professionista per fare una valutazione cognitiva e un bilancio di competenze. La valutazione cognitiva è utile per comprendere se ci sono dei deficit di attenzione o nel funzionamento della memoria di lavoro. Essa è funzionale ad escogitare strategie alternative per imparare ad ascoltare ed osservare meglio nella fase di apprendimento e per mantenere la concentrazione nella fase di esecuzione dei compiti. E' necessario cioè comprendere se lei sbaglia perché non apprende bene le procedure da mettere in atto o se al momento dell'esecuzione salta dei passaggi perché si distrae.
Da capire inoltre se è un problema di ansia che interferisce nell'apprendimento. Ad ogni modo, l'importante è non diventare fatalisti e non pensare che tutti non vedano l'ora di licenziarla. Può migliorare la sua attitudine al lavoro, migliorando gli aspetti che le ho citato.

Dott. Lelio Bizzarri Psicologo a Roma

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10 APR 2024

Gentile Pix,
Dalle sue parole mi arriva tanta insicurezza personale, tanta svalutazione di sè e delle proprie capacità e quasi una rassegnazione per questa condizione. Il modo in cui ci si percepisce è molto importante anche per come gli altri ci vedono e valutano. Se Lei in primis sente di essere inadeguat dal punto di vista lavorativo che immagine trasmetterà di sè agli altri? Come pensa che La tratteranno? Questo a suo volta rinforza il suo modo di sentirsi poco competente e performante. La buona notizia è che attraverso un percorso su di sè potrà modificare il suo modo di guidicarsi e di sentirsi efficace a lavoro così come in altri ambiti. Inoltre lavorare sulla gestione delle emozioni potrà aiutarLa a vivere con più serenità e lucidità le esperienze lavorative future. Non esiti a contattarmi per ricevere una prima consulenza gratuita.
Dott.ssa Vita

Dott.ssa Antonella Vita Psicologo a Padova

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10 APR 2024

Gentile utente, i motivi possono esser tanti, con un percorso psicologico individuale potrà conoscer meglio se stesso e affrontare situazioni che le creano disagio.

Saluti

Maria Luisa Mazzeo Psicologo a Fidenza

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9 APR 2024

Buon pomeriggio Pix,

leggendo le sue parole, la prima impressione è che sia presente in lei un profondo senso di inadeguatezza e che sia proprio ciò che dichiara alla fine del suo racconto, quando parla di "ansia e panico, insicurezza e timidezza", il cuore della questione. Sembrerebbe che il suo comportamento al lavoro sia "influenzato" da un dialogo interiore svalutante e continuamente critico verso se stesso, che finisce per ostacolarla e boicottarla nel portare avanti le mansioni lavorative.

Penso avrebbe bisogno di affrontare un percorso che la aiuti ad entrare in contatto con il suo valore, che la aiuti a sentire il suo valore, a contattare e a prendere consapevolezza delle sue risorse, che sicuramente ci sono, ben nascoste da un atteggiamento goffo, conseguenza del suo sentirsi inadeguato e "non in grado" di svolgere le attività lavorative.

Una volta riscoperto il suo valore, potrebbe intraprendere un breve percorso orientativo per comprendere che lavoro le interessa veramente, quali sono le sue attitudini, i suoi valori professionali e le sue competenze, in modo da trovare un contesto lavorativo che sia in linea con lei, con le sue caratteristiche e con i suoi desideri.

Un caro saluto.

Dott.ssa Claudia Cioffi

Dott.ssa Claudia Cioffi Psicologo a Ancona

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9 APR 2024

Buonasera Pix, comprendo quanto sia frustrante e scoraggiante trovarsi in una situazione in cui sembra che ogni opportunità lavorativa sia accompagnata da difficoltà e insuccessi. È comprensibile che questa situazione le provochi disagio e ansia, soprattutto considerando il lungo periodo di tempo in cui ha sperimentato questa difficoltà.
La sua sensazione di sentirsi un "impedimento" e di non riuscire a soddisfare le aspettative sul lavoro è comprensibile, ma è importante ricordare che il suo valore come individuo va al di là delle tue esperienze lavorative passate. Ogni persona ha talenti unici e può contribuire in modi diversi, e può essere utile esplorare quali potrebbero essere le sue aree di forza e come valorizzarle al meglio.
Inoltre, la sua menzione di ansia, panico, insicurezza e timidezza suggerisce che potrebbe beneficiare di un supporto psicologico per affrontare queste difficoltà emotive e comportamentali, potrebbe aiutarla ad esplorare le origini di queste sensazioni, sviluppare strategie per gestirle in modo più efficace e migliorare la sua autostima e fiducia in se stesso/a e raggiungere consapevolezze che le consentano di acquisire anche una maggior stabilità emotiva.
La invito a riflettere sull'opportunità di parlare con uno psicologo per esplorare queste preoccupazioni in modo più approfondito e per sviluppare strategie concrete per affrontare le sue sfide lavorative e emotive.
Cordialmente

dott.ssa Sabina Aldrovandi

Sabina Aldrovandi Psicologo a Piacenza

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9 APR 2024

Buongiorno,
la ricerca del lavoro dovrebbe partire da noi, se non capiamo cosa realmente ci piace e che tipo di vita vogliamo avere faticheremo a realizzarci e a trovare la nostra direzione. I sintomi che manifesta potrebbero essere una diretta conseguenza di questo malessere.
Solo uscendo dal circolo vizioso dato dalle nostre insicurezze possiamo realizzare la vita che vogliamo.
Parlare con un professionista potrebbe aiutarla.
Un cordiale saluto
Daniela Rega

Daniela Rega Psicologo a Rimini

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9 APR 2024

Gentile Pix,

Le consiglio di lavorare sulla sua autostima, assertivita e sicurezza personale.
Chi è sicuro di se stesso ha molte più probabilità di essere selezionato rispetto agli altri.
Le consiglio di intraprendere qualche seduta per lavorare sulla sua personalità.
Cordiali saluti
Paola von korsich Giardini

Dott Paola Von Korsich Giardini Psicologo a Monza

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