Buongiorno,
mi piacerebbe che mi aiutaste a capire come mai sono perennemente insoddisfatta, non riesco mai ad apprezzare quello che ho, la vita delle altre persone la ritengo sempre più interessante e felice della mia (ma spesso poi scopro non essere così).
Ho una meravigliosa famiglia (sposata con due meravigliosi figli), anche la mia famiglia di origine è sempre presente e ci vogliamo tutti molto bene. Ora, da due mesi, sono rimasta senza lavoro ma non è questo che mi rende insoddisfatta.
Non lo so è una costante della mia vita...è come se rincorressi sempre qualcosa e non riuscendolo ad ottenere, provo in maniera continua questa sensazione di insoddisfazione.
Eppure avrei tante cose di cui gioire: la salute, la famiglia, gli affetti in generale.
E non sono neanche una persona capricciosa, anzi tutt'altro: non ho vizi di nessun tipo e conduco una vita regolare.
Forse il problema sono proprio io, sono molto esigente da me stessa e mi giudico continuamente.
Grazie per l'ascolto.
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29 SET 2020
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Buongiorno, per poter rispondere alla Sua domanda servono informazioni sui Suoi modi di essere nel mondo e con l'ALtro, di progettarsi e di mantenere il senso di sè, che solo un colloquio clinico può raccogliere. Viceversa, qualsiasi ipotesi parlerebbe di una possibile persona nella Sua situazione - ma non di Lei. Lei è alla ricerca di ciò che La renderà felice e per farlo, ipotizza situazioni e contesti alla luce di ciò che ha a disposizione (ad es, si guarda attorno e sbircia nelle vite altrui, pensando che forse, "se fosse così" sarebbe meglio). Di fatto ci sono due momenti alla base di questo: il fatto che non sembra essere particolarmente proprietaria della Sua esperienza, e il fatto che non sembra esserci un progetto su cui mantenersi e dire di sè, e sul quale investire identitariamente. Così prende in prestito progetti, ne immagina alcuni, ma se non sono identitari e autentici, sono destinati a restare orizzonti vuoti. Contatti un terapeuta: è possibile un lavoro molto fertile e positivo con l'obiettivo ultimo di darLe le redini della Sua vita, delle Sue scelte e del futuro, recuperando il senso di proprietà delle esperienze e rispondendo, infine, alla domanda che sembra in fondo essere il substrato di tutta la Sua sofferenza: "Chi sono io?". In bocca al lupo! Cordialità, DP
29 SET 2020
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Buongiorno,
Credo descriva il suo problema nell’ultima frase, è molto esigente con se stessa e si giudica continuamente.
Farsi delle domande avrebbe un senso, cercare conoscenza, significati e lavorarci con un professionista l’aiuterebbe.
Un cordiale saluto
Dr.ssa Elisabetta Ciaccia
29 SET 2020
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Salve. La ringrazio per la sua apertura e per aver condiviso il disagio che porta. Ha mai pensato a cosa la faccia sentire insoddisfatta, cosa vorrebbe cambiare o migliorare e a quale emozione sia legata questa insoddisfazione? Quali pensieri la accompagnano e dove porta maggiormente la sua attenzione? Credo la sua sia una situazione da dover approfondire per potre far si che possa comprendere meglio ciò che sta vivendo e trovare le sue risposte. Rifletta sulla possibilità di intraprendere un percorso psicologico potrebbe esserle davvero molto utile per alleggerire il suo disagio e mettere in gioco le sue risorse. Rimango a disposizione in caso di ulteriori informazioni e domande. Saluto cordialmente, dott.ssa Laura Paniccià.
29 SET 2020
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Buongiorno,
è importante apprezzare quello che si ha ma altrettanto importante è avere chiari i propri obiettivi, conoscere i propri talenti e le proprie attitudini. Il lavoro che faceva le dava soddisfazione? Accanto a salute e famiglia c'è tutta la parte di autorealizzazione individuale, che fonda insieme al resto il nostro benessere. Quello che lei chiama vizi non sono per caso passioni, interessi? Tutte quelle attività che ci consentono di esprimere la nostra creatività e vitalità. E' così esigente e rigida con se stessa da non permettersi gioia ed entusiasmo per ciò che le piace fare? Tutto questo, se lei ne avesse voglia, potrebbe essere materiale da portare in psicoterapia.
Le auguro di inizire un percorso di scoperta di sè.
Dott.ssa Franca Vocaturi
29 SET 2020
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile Helpme,
anche la più meravigliosa delle vite se non si aggiunge un pizzico di diversità rischia di diventare monotona e di generare insoddisfazione.
Nei percorsi individuali viene spesso presentata questa problematica a cui si risponde prontamente attraverso piccoli espedienti che la persona mette in atto e che fin da subito, rompendo gli schemi ormai stereotipati, sono in grado di generare benessere.
Non c'è nulla di sbagliato in lei e se vorrà dotarsi di qualche strumento sono sicura che saprà apprezzare ciò che la circonda in modo autentico come non ha mai fatto.
Resto a sua disposizione per eventuali chiarimenti.
Un caro saluto.
Dr.ssa D'Amico Maria-Francesca