Non riesco a immettermi nel mondo del lavoro e affrontare le relazioni
Salve,
ho 25 anni e vorrei parlarvi di un problema. Sono una persona solitaria e socialmente molto schiva, questo perché sono sensibilissimo alle parole degli altri e al loro giudizio, ma lo stare
solo non lo sento più come un problema, infatti di idee per passare il tempo da solo ne ho molte e mi basta anche poco per farmi arrivare a fine giornata sereno, però l'importante è che sia
solo perché altrimenti vado completamente in crisi, ma mi starebbe anche bene essere così, se non fosse per il fatto che mi mancano i soldi e sono costretto ad arrangiarmi con quelli dei
miei genitori, che per me è una grossa umiliazione, infatti vorrei tantissimo scrollarmi di dosso l'etichetta "mantenuto".
So perfettamente che i soldi si fanno lavorando e so anche di essere una persona tenace e che se vuole può tirare fuori tanta forza di volonta, di avere delle competenze, di essere
composto, educato, rispettoso e paziente, però la paura che ho della società e delle sue regole non mi fa avere il coraggio di fare il "grande passo", cioè iniziare a consegnare
curriculum.
Non pretendo di essere compreso da qualcuno, anche perché so che è molto molto difficile, vorrei solo essere più resistente ai pensieri e le parole altrui, in modo da poter affrontare
almeno le relazioni più importanti, come quelle lavorative o familiari.
So che dovrei rivolgermi a un professionista, ma chiederlo ai miei genitori è una cosa che proprio non riesco a fare, è troppo umiliante, e vorrei che capissero da soli questo problema, ma
purtroppo non sono persone che riescono a leggere tra le righe e non capiscono nulla di me, senza contare che la mia paura degli altri mi impedisce di esprimermi.
A questo punto vi domando: C'è secondo voi un modo per fargli notare il problema senza dirglielo direttamente ?
Grazie in anticipo per le risposte