Ho 18 anni e sono una ragazza depressa. Alla mattina non mi alzerei mai perchè non trovo un senso a questa vita, faccio sempre pensieri negativi e spero sempre che mi venga una malattia o semplicemente mi capiti un incidente mortale. La mia famiglia sono solo mio padre, mia nonna e i miei zii che vivono vicini. Mia madre mi abbandonò quando ero piccola per scappare nella sua terra d'origine, la sento di rado solo quando si rende conto che esisto. A scuola ho avuto due insuccessi con una bocciatura alle medie e una alle superiori e che sto ripetendo ora. Mio padre non fa altro che farmi notare questi insuccessi e trattandomi come una buona a nulla non dimostrandomi mai affetto. Nonostante abbia amici che tengano a me non riesco a trovare un senso e mi arrabbio con me stessa chiedendomi del perché della mia nascita..non riesco più ad andare avanti così, a volte piango anche in continuazione sempre senza motivo.
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23 NOV 2015
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Cara Nicole,
capisco il tuo dolore e il tuo bisogno di affetto ma devi farti coraggio e possibilmente farti guidare dal senso del dovere per quanto riguarda l'impegno scolastico.
Tuo padre non è capace di essere affettuoso con te e consolarti, forse perchè ha bisogno delle stesse cose di cui hai bisogno tu e quindi non può darti quello che lui stesso non ha e magari ha vissuto i tuoi insuccessi scolastici come un ulteriore motivo di delusione.
Quanto al perchè della propria nascita non c'è una risposta.
Nessuno di noi ha mai potuto chiedere di nascere e la vita dovrebbe essere intesa, a mio avviso, innanzitutto come un dono di Dio e dopo come un dono dei nostri genitori che a loro volta l'hanno ricevuto dai loro genitori e questo passaggio del testimone avviene attraverso le generazioni da sempre come espressione dell'energia vitale intrinseca al nostro pianeta.
Nessuno ha chiesto la vita ma tutti abbiamo il dovere di viverla e dovremmo avere anche il piacere di viverla.
Quando questo piacere non c'è si dovrebbe fare qualcosa per trovarlo perchè ci sono sempre tanti buoni motivi, che spesso non conosciamo e non vediamo, per ritrovare la gioia di vivere.
Appoggiati agli amici e alle persone da cui ti senti voluta bene e verifica se è possibile anche farti aiutare da uno psicoterapeuta rivolgendoti magari alla tua ASL di appartenenza.
Cordiali saluti..
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
22 DIC 2015
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Cara Nicole
in effetti non è facile trovare un senso alla vita, specie quando ci si trova in un contesto come il tuo e deprivati di affetto, tuttavia tu devi scuoterti da questo malessere e cercare di riprendere uno stile di vita che vada verso un miglioramento.
Tuo babbo deve essere un tipo burbero, ma tieni anche presente che forse sotto questo suo "caratteraccio" c'è un cuore tenero.
Spesso in condizioni come le sue è la troppa preoccupazione per i figli a far esprimere in modo aspro il genitore; paradossalmente quello che a te appare come non volerti bene, forse è solo sua preoccupazione e paura per te e per il tuo futuro.
Comunque sia tu devi riuscire ad andare avanti nonostante queste difficoltà e rendere la tua vita interessante e importante, anche attraverso lo scopo del rendere migliore quella degli altri.
Guarda con occhi diversi la tua famiglia: padre nonna e zii, in fondo sono parecchia gente e, anche se ti criticano, rimani aperta e affettuosa; sono convinta che ti vogliono un gran bene.
Stai anche certa che se sei nata e fai parte di questo immenso universo un motivo c'è e magari è proprio quello di rendere un poco felici le persone attorno a te.
Guardati intorno e dai amore, ti sentirai subito meglio, spesso la realizzazione è in poccole cose..
Un caro saluto e augurio Dott Silvana Ceccucci psicologa psicoterapeuta.
24 NOV 2015
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Cara Nicole,
ti invito a trovare il coraggio per consultare uno psicoterapeuta della tua zona in modo da poter affrontare la situazione che ti sta consumando in modo più costruttivo. A volte purtroppo non abbiamo persone intorno che riescono a motivarci a percorrere la strada giusta ne sanno darci l'affetto di cui abbiamo bisogno. In questi momenti di sconforto occorre una grande forza interna, un grande coraggio per mettersi in discussione e salvarsi dall'oblio.
Un compagno di viaggio potrebbe trovarlo nel suo psicoterapeuta e poi magari in qualcun'altra persona che potrebbe conoscere in futuro.
Rimango a sua disposizione,
dott.re Claudio Lorenzetto
23 NOV 2015
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Cara Nicole,
non è difficile comprendere le cause dello stato in cui ti trovi. La tua vita pregressa non deve essere stata facile, e la sensazione di abbandono può averti influenzato in modo particolare, specie negli “insuccessi” di cui parli. Tuttavia, dovresti reagire a questa condizione. Hai ancora tutta una vita davanti.
Per cominciare, potresti chiedere aiuto. Ai tuoi nonni, ai tuoi zii, oppure fuori dalla tua famiglia. Per esempio a qualche insegnante che ti ispira fiducia e che possa indirizzarti da un professionista di sua conoscenza, magari anche all’interno della scuola. Oppure potresti rivolgerti direttamente ad uno psicoterapeuta, contattando i servizi pubblici della tua città.
Qualunque sia la tua strada, potresti ricominciare a trovare un senso alle tue giornate, e a dedicarti a qualcosa che ti piace (compresa te stessa), tanto da non desiderare più la morte, ma la vita.