Mi sono intrappolata da sola
Ciao a tutti. Ho un problema di cui mi vergogno parecchio e non riesco a parlarne con nessuno. Il tema è " scegliere tra due persone"...
Sono una donna di 26 anni,ho sempre studiato, lavorato assiduamente, molto altruista ma con un enorme difetto: troppa , troppa, energia sessuale.
Ora passiamo al problema.
Partiamo con A., che conosco da Febbraio dell'anno scorso.
Con lui le cose erano impossibili un anno fa. In una prima fase ho sofferto un "amore non corrisposto". Dopo aver perdonato i suoi atteggiamenti, ho deciso di voler affrontare la cosa e sono riuscita a cambiare il mio modo di vederlo. Col tempo tante cose sono cambiate, sono evolute... e in tutto questo noi abbiamo sviluppato un'amicizia in cui ci sentiamo ogni giorno, anche per parecchie ore al telefono, parlando di qualsiasi cosa. Ha avuto diversi interessi per altre ragazze, e io l'ho sempre sostenuto, a volte anche aiutato, in tutto. Con lui ho un confronto principalmente di alto livello intellettuale. Parliamo di libri , di successo, di soldi, di psicologia, di cultura. Ci incoraggiamo a fare sempre meglio e ci confrontiamo spesso. Non mancano però i momenti in cui uno dei due perde il controllo, più spesso capita a lui. Discutiamo spesso, lui ha visioni particolari e non mi trovo d accordo con tutto. È una persona molto instabile, come me d'altronde. Ma non si fa problemi a riversare sugli altri la sua instabilità. Spesso è infantile e mi comporto come se appunto...fosse un ragazzino. Cosa non va bene in tutto questo? La codipendenza. Siamo molto attaccati perché siamo molto soli, molto simili e abbiamo vissuto le stesse esperienze traumatiche in famiglia e nella vita. Inoltre lui ha solo me, sono una amica,una sorella, un'amante. Sono tutto, anche se non può ne vuole ammetterlo. Chiama me per qualsiasi cosa, a qualsiasi ora del giorno e forse esagera. Stiamo ore al telefono. A volte lo vedo come un fratello da difendere a spada tratta. Col tempo ho capito che non ero innamorata di lui l anno scorso, ma provavo un grandissimo affetto. Su questo torno più tardi.
In tutto questo, però,da qualche mese io mi sono trasferita a 100 km da casa, e anche A. si è trasferito altrove.
Dopo poco il trasloco ho conosciuto E. grazie ad un'applicazione di incontri, mai usata prima di quel momento. La mia descrizione era "appena trasferita in città, vorrei solo conoscere qualcuno del posto per due chiacchere". E così è stato: ci vedevamo, ridevamo un po e fine. Poi le cose hanno preso un'altra piega e abbiamo iniziato a vederci in un altro modo, ma senza mai approfondire il rapporto. Solo altissima intesa sessuale, tanti giochi coinvolgenti e nuovi, altissima intesa anche sulla vita, molte risate. Discorsi leggeri a volte, pesanti altre. Diciamo quello che ho sempre cercato alla mia età: poco impegno, molta intesa, poche pretese. E. mi piace, però. Non è la persona che ho sempre cercato, ha molti atteggiamenti che non corrispondono affatto alla persone che vorrei avere al mio fianco, fa cose che non apprezzo ad esempio, l unica volta la settimana in cui ci vediamo, a volte ha atteggiamenti strani... nasconde il telefono e quando facciamo colazione insieme guarda le storie su instagram. Non discutiamo mai, ma qualche volta abbiamo affrontato l argomento, finito sempre con "tranquilla che se volessi altre donne te lo direi, ma con te sto benissimo".
Inoltre entrambi sappiamo consapevolmente che la storia è destinata a finire, non avrà nessuna evoluzione.
Torniamo a A.. Lui non ha mai saputo di E. , non gliene ho mai parlato per paura del suo giudizio. E in generale, nessuno lo sa. Ho sempre pensato che certe cose preferisco tenerle per me.
A capodanno, ero sola. Allora ho preso l auto e sono andata da A. Volevo festeggiare un capodanno decente, dopo tanti anni passati a lavorare senza fermarmi.
Abbiamo bevuto una birra insieme, poi dello spumante. Eravamo brilli ed eccitati e lo abbiamo fatto. Sensi di colpa a non finire. Mi sono promessa che non sarebbe più successo e che avrei messo una fine con E., per rispetto. Ma quando sono tornata nella mia citta, e nelle settimane successive ho fatto finta di nulla, tornando alla mia vita. Ai miei incontri con E.
Il problema non sta tanto nel fatto che loro provino qualcosa per me: è chiaro da entrambe le parti che nessuno dei due è innamorato o voglia qualcosa di serio. Il problema ovviamente è il mio. Ho capito che ho un disperato bisogno di dare amore, di prendermi cura di entrambi. Sono sempre io quella che coccola, che abbraccia, che pettina i capelli di A. o che fa un nassaggio alla schiena di E. Nessuno dei due mi mostra un affetto estremo che giustifichi il mio attaccamento morboso ad entrambi.
Con A. il sentimento è intenso, perché deriva da un anno di continuo sentirsi e vedersi, da una conoscenza profonda della sua persona e da una grande stima e fiducia nelle sue capacità, nella sua intelligenza. Esteticamente mi piace molto.
Con E. il sentimento non è intenso, ma sto bene con lui, è piacevole averlo nella mia vita.
Mi spiacerebbe perderlo, e deluderlo.
Penso che nessuno dei due apprezzerebbe la verità e pertanto la tengo ben nascosta e lungi da me farla trapelare...
A volte mi giustifico dicendo che si può amare più persone senza danneggiare nessuno perché in fondo è così... metto tutta me stessa con entrambi e faccio qualsiasi cosa per farli stare bene. Quella che sfa male sono io però, per I sensi di colpa e la grande incapacità di decidere, perché ancora una volta mi trovo a mentire senza motivo ed essere incoerente con tutto cio a cui ho sempre creduto.
So che la cosa giusta sarebbe la sincerità, ma non riesco ad uscirne. Mi sento egoista, mi sento sporca, mi odio e vorrei solo che entrambi decidessero di lasciarmi sola come merito di essere. SOLA.